Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Acquaviva Picena
Per avere un’idea della bellezza del paesaggio marchigiano bisogna salire al belvedere di Acquaviva Picena. Vi si contemplano i colli che, l’uno dietro l’altro, si rincorrono verso il mare e poi rimirare le alte vette del Gran Sasso e della Maiella. Rientrando verso l’abitato si noterà infine il profilo della Fortezza.
La centrale piazza San Nicolò è il riferimento per la visita dei monumenti cittadini. Qui si affacciano la chiesa omonima, la casa Rossi Panelli del XIX secolo e la torre civica. La piazza è il baricentro del borgo antico, disposto in forma allungata fra due opposti colli. Su quello occidentale sorge la citata Fortezza, su quello orientale la Terra Nova, ovvero l’aggiunta residenziale al di fuori dalle mura. Nel nucleo antico le strade, quasi parallele fra loro, sono raccordate da rampe gradonate come il pittoresco vicolo del Trabucco, che deve il nome al fatto che anticamente vi erano depositate macchine belliche, simili alle catapulte. Lungo via Marziale s’incontrano abitazioni in cotto con cornici marcapiano, portali e altri ornati. La via si chiude nella piazza del Forte, ai piedi della Fortezza, in un contesto ambientale di pregio per via della bella cornice di basse case disposte a semicerchio.
Informazioni utili per visitare Acquaviva Picena
Metri 359 • Abitanti 3831 • Ascoli Piceno 35 km • Ecotour Treno fino aSan Benedetto del Tronto (www.trenitalia.com), poi autobus (Start, linea 9, www.startspa.it)
• Info Pro loco, piazza San Nicolò 1, tel. 0735765080, www.comuneacquavivapicena.it
Da non perdere
Fortezza. Impiantata già prima del Trecento dai nobili Acquaviva, la possente rocca fu rifatta nel Quattrocento. È un quadrilatero irregolare con bastioni angolari che chiude una corte. Il mastio, che ha una rara forma circolare, ospita il Museo delle Armi antiche.S. Nicolò. La chiesa risale alla prima metà del XVI secolo e contiene opere di Domenico Paci, scultore ascolano dell’inizio del XIX secolo. Nella cappella del Cristo Morto si conserva una bara entro la quale è deposta la statua lignea del Cristo, opera dell’inizio del XVII secolo.