Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Brisighella
Il profilo di Brisighella è dominato da tre poggi, in cima ai quali si ergono i suoi monumenti. Accanto a essi si aggiungono le atmosfere, ora terse, ora nebbiose, al piede delle colline romagnole punteggiate di cipressi e di ginestre come in Toscana, o disegnate da rette e filari di pioppi e salici della Pianura Padana. Il borgo si sviluppò, allungato da est a ovest, nel pianoro sottostante la collina dei tre poggi. Il poco spazio disponibile ingegnò gli abitanti che aprirono nel caseggiato una strada coperta, la cosiddetta via degli Asini, dove transitavano le carovane cariche di gesso, olio, vino, lane e seta, pronte a partire per Firenze o per Venezia. Al livello del portico si aprivano le stalle, al piano inferiore i magazzini e le cantine, a quelli superiori gli alloggi. Sulla prima altura, nella torre dell’Orologio, si visita un’esposizione di strumenti per la misura del tempo. Il secondo poggio, chiamato ‘Frisone’, è dominato dalla rocca, una delle fortezze meglio conservate della regione. Iniziata nel 1310 da Francesco Manfredi, signore di Faenza, deve il suo attuale aspetto agli interventi voluti nel 1457 da Astorgio II Manfredi e, nel 1503, dai veneziani che eressero la torre maggiore. Il terzo poggio, detto di Monticino, accoglie il santuario della Madonna, un tempietto del XVIII secolo pensato per custodire un’antica immagine in cotto della Madonna con il Bambino. La seicentesca collegiata dei Ss. Michele e Giovanni Battista si trova nella parte più bassa dell’abitato. Un altro edificio sacro, degno di visita, è la chiesa di S. Maria degli Angeli o dell’Osservanza, unita al relativo convento. Sorse nel XVI secolo per volontà del munifico Girolamo Bacchi della Lega. Conserva una pala d’altare, del pittore forlinese Marco Palmezzano, del 1520.
Da non perdere a Brisighella
Feste medievali di Brisighella Ogni anno, ai primi di giugno, occasione imperdibile quando la cittadina si trasforma in un animato convivio in cui il lontano periodo storico ritorna in vita con le sue suggestioni, i canti, le passioni, i cibi e i costumi. I prodotti di qualità della valle del Lamone Il ‘Brisighello’, olio extravergine di oliva estratto a freddo, compete con l’altro olio pregiato della zona, il ‘Nobil Drupa’, ricavato da olive ghiacciole e prodotto in quantitativi limitati. Fra le altre specialità alimentari: il ‘formaggio conciato’, fatto stagionare nelle cavità gessose; il carciofo ‘Moretto’; la pera ‘Volpina’ e l’antica razza suina della ‘Mora’ romagnola.Informazioni utili per visitare Brisighella
Metri 115 • Abitanti 7639 • Ravenna 51 km • Ecotour Treno fino a Brisighella(www.trenitalia.com) • Info Ufficio informazioni turistiche, via Naldi 2, tel. 054681166,
www.brisighella.org - www.comune.brisighella.ra.it