Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Corinaldo
Nel Quattrocento molti borghi delle Marche agognavano a divenir città. Ma ci volevano un decreto papale e ottimi requisiti. Corinaldo si meritò il titolo con la costruzione di un’imponente cerchia di mura.
Quasi un chilometro di fortificazioni con portoni, bastioni, baluardi e torri. Fatta la città occorreva abbellirla. Nel XVII secolo Corinaldo diventò luogo di palazzi e sontuose chiese. A riempire queste ultime di opere d’arte ci pensò, fra Sei e Settecento, una schiera di artisti, primo fra tutti Claudio Ridolfi. A lui è intitolata la Civica raccolta d’Arte, ospitata nell’ex convento delle monache benedettine. L’impianto urbano non tradisce l’impronta murata. La parte antica risale al 1366. È un ambiente dai caratteri medievali con vie strette e compreso, su tre lati, dalla citata cerchia murata del 1480 tuttora in piedi. Questa si allarga a ponente dilatando il tessuto urbano con vie più ampie e regolari. Alcune, nel nucleo più antico, hanno aspetto monumentale come la Piaggia che sale fino alla piazza del Terreno, sulla sommità del colle.
Informazioni utili per visitare Corinaldo
Metri 203 • Abitanti 4998 • Ancona 55 km • Ecotour Treno fino a Senigallia
(www.trenitalia.com), poi autobus per 19 km (Atma, www.atmaancona.it) • Info Iat, largo XVII Settembre 1860, tel. 0717978636, www.corinaldoturismo.it - www.corinaldo.it
Da non perdere
Il circuito delle mura. Si parte dallo Sperone, torre di 18 m d’altezza, per finire alla porta San Giovanni, con torre difensiva eretta dopo l’introduzione della polvere da sparo, nel XV secolo.
S. Maria Goretti. Santuario del Settecento con interni barocchi secondo i disegni della scuola vanvitelliana. Teatro comunale Carlo Goldoni. Ambiente databile alla seconda metà dell’Ottocento, dotato di un dispositivo capace di elevare o abbassare la platea, fino ad arrivare allo stesso livello del palco.