Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Gavi
Cortese è il nome del vitigno da cui si ricava il Gavi, il vino Docg prodotto in questa zona, e cortese è anche l’aggettivo adatto a definire un borgo così accogliente, che alla delicata bellezza del paesaggio abbina splendidi tesori architettonici, primo fra tutti l’imponente forte, e squisiti prodotti gastronomici. Fortificato in età romana (il Portino è l’unica superstite delle quattro antiche porte di accesso al borgo), nel medioevo il paese appartenne a Tortona e poi ai Malaspina, finché non venne acquisito nel Duecento da Genova, che lo controllò per 600 anni, lasciando un’inconfondibile impronta nella struttura urbanistica e architettonica e negli usi e costumi della gente. Agli stessi genovesi si deve la costruzione, tra il Cinquecento e il Seicento, del maestoso forte, edificato su un preesistente castello medievale, che si erge su una rocca in posizione dominante sul borgo. A forma di poligono stellare, con sei bastioni che si protendono ad angoli acuti uniti tra loro da cortine, fu disarmato nella seconda metà dell’Ottocento e usato prima come carcere e poi, nelle due guerre mondiali, come campo di prigionia. Oggi il forte è adibito a struttura museale ed è in parte visitabile.