Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Lama dei Peligni
Raramente tanti reperti e di tante epoche si rinvengono sul suolo di un singolo Comune. A Lama vi fu un villaggio neolitico, si scoprirono ruderi di civiltà italiche e si riportò alla luce una stele funeraria del tardo impero romano.
La storia non ha avuto pause a Lama. Ricco di eventi anche nel medioevo, quando fu ricetto di eremiti e asceti, e nel Rinascimento, il borgo conosce il massimo splendore nel XVIII e XIX secolo con l’industria laniera e un fiorente commercio. La notevole chiesa dei Ss. Nicola e Clemente è di origine del XVI secolo, ampliata nel XVIII con un singolare campanile a tre livelli. Da vedere anche le chiese di S. Pietro e della Maria Santissima della Misericordia e i resti di Palazzo ducale oltre alla fontana Cannella del XVI secolo.
Informazioni utili per visitare Lama dei Peligni
Metri 669 • Abitanti 1271 • Chieti 52 km • Ecotour Treno fino a Lanciano (www.trenitalia.com), poi autobus (Sangritana, www.sangritana.it) • Info Centro visita Parco nazionale della Maiella, località Colle Madonna, tel. 0872916010, www.comunelamadeipeligni.itDa non perdere
Area faunistica del camoscio appenninico. Rientra fra le strutture del Parco nazionale della Maiella. Il Museo naturalistico archeologico Maurizio Locati, con diorami, supporti multimediali, pannelli didattici e bacheche espositive, presenta la vita e le abitudini di questa specie animale. La cucina. La sfogliatella di Lama è una pasta sfoglia ripiena con marmellata d’uva e di amarena, con mosto cotto, noci e cacao. Da sperimentare le sagne a tacconi, le pallotte cacio e uova e le pizzelle.Ballo della Pupa. È un fantoccio di cartapesta recato in processione durante la festa di Santa Barbara, protettrice dei minatori, fra scoppi di fuochi d’artificio.