Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Letino
Siamo alle quote più elevate del Matese, oltre i 1000 m. Qui s’incontra un borgo d’aspetto montano, il paese più alto della Campania, lontanissimo dalle dolcezze del golfo di Napoli. Ha origine antichissima come testimoniano i resti delle sue mura megalitiche. Nei pressi delle fonti del fiume Lete, nelle cui acque secondo la mitologia le anime trovano l’oblio, Letino è raccolto su un lungo sperone di roccia del versante meridionale del Matese. Una passeggiata per le stradine del centro storico conduce alla parrocchiale di S. Giovanni Battista, con facciata e campanile in pietra, per poi finire sul punto più alto, dominato dal Castello. Prima di ogni altra cosa va ricordata di Letino la tenace e orgogliosa conservazione del costume tradizionale femminile. Il vestito è di pesante lana turchina, senza maniche, con il petto lavorato da ricami d’oro e nastri di seta. Un panno è legato all’altezza della vita. Il colletto in merletto si adorna di collane d’oro. Le calze sono rosse, di lana pesante. Il copricapo, detto mappelana, ha colori diversi a seconda dello stato civile delle donne. Tra i prodotti da degustare, la patata di Letino, una varietà montana qui coltivata fin dal 1820, e gli ottimi formaggi del Matese, come il pecorino, la ricotta di pecora, la scamorza e il caciocavallo.