Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Padova
Un giro turistico a Padova non può che iniziare dalla visita della Cappella degli Scrovegni. Capolavoro indiscusso di Giotto, che qui dipinse, nel 1305, questo celeberrimo ciclo d'affreschi per il committente Enrico Scrovegni. Nel panorama delle opere del genio toscano, rimane oggi uno dei suoi capolavori indiscussi e punto d'eccellenza del suo lavoro. Non fu tuttavia Giotto il solo a realizzare splendidi affreschi nella città. Altro strepitoso ciclo lo dipinse Giusto de' Menabuoi, in un percorso artistico che si può ammirare all'interno del Battistero di San Giovanni Battista, a cui è immorale negare una visita. Il cuore della città pulsa però nelle sue piazze, scenografici punti d'incontro fra cittadini e palazzi storici, dove accarezzare la più intima atmosfera cittadina. La principale è Piazza delle Erbe, antico centro di commercio di Padova, che risplende del contributo architettonico del suo Municipio. C'è poi Piazza dei Signori, la cui 'chicca' è rappresentata dal Palazzo del Capitanio e dal suo orologio, che, oltre all'orario, riporta indicazioni astronomiche su sole, pianeti e fasi lunari. Infine, Prato della Valle, un'antica zona paludosa bonificata nel '700, oggi piazza triangolare fra le più grandi in Europa, che ospita un giardino con statue circondato da un cerchio d'acqua. Se forse Prato della Valle è addirittura la piazza più estesa del vecchio continente, sicuramente l'Orto Botanico di Padova è il più antico del mondo. Fu inaugurato nel 1545, e oggi ospita una collezione di migliaia di piante, che contribuisce a rendere di questo posto un luogo magico ed estremamente fiabesco. La visita di Padova non può prescindere da un giro alla sua basilica, dedicata al patrono cittadino Sant'Antonio. Qui sono conservate le reliquie del santo, ma anche l'altare scolpito dal grande Donatello, autore oltretutto della statua al Gattamelata, che si ammira nella piazza antistante. Padova è un brulichio di arte di eccelso livello. La città si faceva custode anche degli affreschi del Mantegna nella cappella Ovetari, all'interno della basilica degli Eremitani. Purtroppo, quest'opera fu cancellata durante la Seconda Guerra Mondiale. Tuttavia, oggi è stato possibile recuperarla grazie alle nuove tecnologie, e si può in parte ammirare e apprezzarne la storia visitando la chiesa. Le ultime dovute menzioni sono quelle al Palazzo della Ragione e al tribunale comunale al suo interno, all'Università di Padova e al teatro anatomico collegato, a Palazzo del Bo e alla sua sezione novecentesca ad opera di Gio Ponti. Tutti luoghi per i quali non basterebbe un libro per descriverli, così come non basterebbe una giornata per apprezzare la magnificenza di Padova.