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Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Parma
Città rinomata per la sua eccellente proposta e tradizione gastronomia, Parma è anche una validissima meta grazie alla sua offerta artistica e culturale. Ma è anche la città vicino cui nacque Giuseppe Verdi, al quale è dedicato uno dei più importanti appuntamenti musicali dell'anno, Il Festival Verdi, ospitato al Teatro Regio. Tuttavia Parma è molto altro. Le sue antiche origini la indicano, secondo le più datate testimonianze, come sito etrusco, poi passato nelle mani dei Romani e diventato una colonia importante lungo la Via Emilia. Oltre all'importanza che ebbe l'università per questa città , istituita fin dall'XI secolo, grande lustro arrivò durante il Rinascimento, quando la città emiliana divenne il fulcro del Ducato di Parma e Piacenza.
In questo lungo periodo, in cui il Ducato prosperò sotto ingerenze italiane e straniere, passando anche da Napoleone e dagli Asburgo, Parma divenne un rinomato centro d'arte, accogliendo grandi interpreti come il Parmigianino e il Correggio. È anche grazie a loro che oggi Parma rappresenta un luogo adatto per un weekend in Emilia-Romagna, grazie alle molte attrazioni e testimonianze di valore, che abbiamo voluto raccogliere in questa breve guida.
Piazza Duomo
La visita di Parma non può che partire dalla principale piazza cittadina. Qui troviamo tre delle architetture più iconiche del centro storico, ovvero il Duomo, l'abbazia di San Giovanni Evangelista e il Battistero. Il primo è uno degli esempi meglio conservati in Italia di architettura romanica, la cui consacrazione risale al 1106. Al suo interno, la cupola affrescata dal Correggio cattura la scena, ma di notevole pregio è anche il bassorilievo della Deposizione dalla croce ad opera di Benedetto Antelami. Così come legato all'Antelami è il Battistero accanto al Duomo, di cui al pittore fu commissionata la realizzazione degli affreschi interni.
L'edificio, opera di giunzione tra stile romanico e gotico, è impreziosito da splendidi elementi in marmo rosa di Verona, che contraddistinguono gli interni così come l'architettura esterna. Infine, l'abbazia. Anche in questo caso, fu il Correggio ad essere assunto con l'incarico di dipingere la cupola, riuscendo a sfoggiare un ciclo di affreschi, realizzati fra 1520 e 1524, che rappresentano ancora oggi la punta di diamante di una visita ai suoi ambienti interni.
Monastero di San Paolo e Camera della Badessa
Si tratta in realtà di un ex monastero, secolarizzato nel 1810. Tuttavia, rappresentò un fondamentale luogo di culto per diversi secoli per la città di Parma. La sua fondazione e consacrazione risalgono all'anno 1000 per opera del vescovo della città . Fu tuttavia con le abadesse Cecilia Bergonzi e Giovanna da Piacenza, fra XV e XVI secolo, che il monastero divenne uno dei più vivaci centri culturali della città . Oggi, parte di esso è stata destinata a museo.
Gli appartamenti della abadessa Giovanna da Piacenza sono inclusi in questo percorso museale, in cui si ammirano le decorazioni cinquecentesche di Alessandro Araldi e la Camera della Badessa, affrescata splendidamente nel 1514 dal Correggio.
Chiesa della Santissima Annunziata
Fu costruita dal 1566, dopo una serie di vicissitudini che coinvolsero la famiglia Farnese. Pier Luigi fece distruggere l'originale basilica per destinare gli spazi ad architettura militare. Il figlio Ottavio invece la fece erigere nuovamente, in una posizione differente, affidandone la ricostruzione a Giovan Battista Fornovo. La chiesa oggi si presenta nelle sue articolate forme, dove numerosi absidi minori animano la struttura principale, ed un enorme arco d'ingresso introduce agli ampi e spaziosi ambienti coperti.
Teatro Regio
Uno dei templi della lirica italiana non poteva trovarsi che a Parma, città che ha visto sorgere il talento di uno dei più grandi compositori italiani, Giuseppe Verdi, nato nei dintorni della città . Il primo progetto di un nuovo teatro per la città partì nel 1821, per volere della duchessa Maria Luisa. Attraverso successivi rifacimenti, il teatro cambiò composizione lungo tutto l'Ottocento, nonché il nome, quando la città passò sotto il controllo dei Borbone. Fu prima Teatro Reale, e successivamente denominato Teatro Regio, nel 1860. Oggi è un vero e proprio simbolo culturale a cui la città è fortemente legata, e la sua struttura neoclassica ospita concerti di opera lirica, nonché, occasionalmente, concerti di musica e artisti contemporanei.
Palazzo della Pilotta
Un tempo luogo dove i soldati spagnoli si esercitavano nel gioco della pelota basca, da cui il complesso trae il nome, oggi è sede di diversi spazi museali. Si trovano in questi ambienti il Museo Archeologico nazionale, la Galleria Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano. Siamo nel cuore di Parma, affacciati all'omonimo fiume che attraversa la città . La conformazione del Palazzo della Pilotta, come lo vediamo oggi, è il risultato di una serie di interventi che iniziarono con Ottavio Farnese.
Il duca fece costruire un cammino fortificato che collegasse la Rocchetta Viscontea al Palazzo Ducale. Attorno a questo cassero si affiancarono, nel tempo, altre costruzioni di diversa natura, che oggi compongono le architetture massicce, fortificate, che danno vita al Palazzo della Pilotta.
Abbazia di Valserena
Questo appariscente edificio monumentale si trova appena a nord di Parma, a pochi minuti di macchina dal centro cittadino. La sua costruzione fu iniziata per ordine di Bonifacio VIII, sul finire del '200, anche se i lavori si conclusero quasi un secolo dopo. Nel corso dei secoli successivi, l'impianto dell'abbazia si ampliò notevolmente, fino a raggiungere le dimensioni che possiamo ammirare oggi, e la sua architettura in stile gotico lombardo.
L'edificio non è tuttavia più luogo di culto. Venne sconsacrato nel 1810, quando, dopo l'arrivo di Napoleone, il territorio di Parma passò sotto le mani dei Francesi, e l'abbazia venne soppressa. Al suo interno si trovavano una serie di opere artistiche e dipinti, tra cui alcune attribuite al Parmigianino, che oggi sono state trasferite all'Accademia di Belle Arti di Parma. Gli spazi attuali di questo edificio ospitano, dal 2007, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione.
Certosa di Parma
C'è ancora dibattito su quale sia stata la residenza dei monaci certosini per circa cinquecento anni, fra questo complesso e quello dell'Abbazia di Valserena. Ma è opinione diffusa e maggiormente accreditata quella di attribuire il titolo alla Certosa di Parma. In origine si trattava di un vastissimo spazio, circondato da mura perimetrali che proteggevano la chiesa, i chiostri e le stanze dei monaci. La sua costruzione sembra risalire a fine XIII secolo, anche se non rimane quasi nulla di quelli che furono gli elementi originari.
La Certosa rimase casa monacale fino alla fine del Settecento, quando fu soppressa e trasformata prima in una manifattura di tabacco, poi in riformatorio. Oggi ospita invece corsi dedicati alla formazione della polizia penitenziaria. Tuttavia, gli spazi della Certosa sono in parte visitabili, in particolar modo gli elementi monumentali, a cui si può accedere gratuitamente.
Palazzo del Giardino
Ultima menzione merita il Palazzo del Giardino, o Palazzo Ducale del Giardino. Uno degli edifici storici di Parma, tuttavia non visitabile, se non in alcune occasioni particolari. Ospita oggi infatti la sede dell'Arma dei Carabinieri e dei RIS, e nel futuro prossimo alcuni suoi spazi saranno destinati agli uffici dell'EFSA, l'ente di sicurezza alimentare.
Il palazzo tuttavia è degno di nota sia a livello architettonico che storico. Fu anch'esso costruito per volere di Ottavio Farnese, nel 1561, per dotare gli aristocratici parmigiani di una corte che fosse adeguata ad ospitare una potente casata europea. Rimase tale fino al Seicento, quando gli spazi dedicati ai duchi vennero trasferiti nei vicini ambienti del Palazzo della Pilotta, sull'altra sponda del fiume Parma.
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