Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Petralia Sottana
‘Pitralia, prisipiu ri muntagna’. Così recita un vecchio adagio siciliano, volto a cogliere il fascino segreto, pastorale di Petralia Sottana. E, in effetti, a prima vista il borgo pare proprio uno di quei paesini di cartapesta che usano adornare la montagna di sughero e il tappeto di muschio attorno alla grotta del Bambin Gesù. L’antico nome Petrae Lilium, giglio di pietra, racconta la storia di un centro scolpito dall’arte nella pietra. Su una moneta trovata a Imera, è inciso il nome della città romana Petra, il cui unico vestigio è oggi un ponte. L’attuale assetto urbanistico corrisponde quasi totalmente a quello medievale. Petralia Sottana, oggi all’interno del Parco delle Madonie, nacque come borgo circostante un castello voluto da Ruggero il normanno. Da qui l’idea di vigilare un amplissimo territorio che con lo sguardo arrivava fino all’Etna. Il geografo arabo Idrisi la descrive come una città chiusa entro alte mura nella quale convivevano diverse culture fra cui un nucleo arabo e una comunità ebraica. Le ‘petralie’ sono due: Soprana e Sottana. Malgrado le forti rivalità nei documenti del XIV secolo esse costituivano un unico agglomerato urbano influenzato dai vari feudatari: i Ventimiglia, i Moncada, gli Àlvarez de Toledo. Percorrendo l’asse principale di corso Agliata, dal basso verso l’alto, si ha modo di avvicinare, lungo lo stesso o nelle vie laterali, tutti i principali monumenti cittadini. Piazza Umberto I è il luogo conviviale di Petralia, dove ogni sera si anima la vita cittadina. Si apre con un panorama sulla valle dell’Imera meridionale e sul monte San Salvatore. IL PARCO REGIONALE DELLE MADONIE Petralia Sottana e il suo vastissimo territorio comunale (178 km²) si trovano all’interno del Parco regionale delle Madonie, e qui ha sede l’Ente Parco, centro base per l’escursionismo che si articola in numerosi sentieri che intersecano dorsali e vallate, passando per i luoghi più significativi del territorio e offrendo al visitatore scorci di paesaggi di integra bellezza. Il piano di sentieristica, in costante ampliamento, comprende percorsi di varie difficoltà, sono inoltre fruibili percorsi cicloturistici ed equestri.
Da non perdere a Petralia Sottana
Chiesa Madre Dell’originario edificio cinquecentesco sussiste un portale tardogotico; il resto della chiesa è del secolo successivo (il prospetto del XVIII secolo). L’interno a tre navate contiene numerose opere d’arte, fra cui molte statue marmoree, mentre la sagrestia espone nel Tesoro oreficerie, stoffe e suppellettili sacre. S. Maria alla Fontana Costruita fra il XVI e il XVII secolo, conserva un ciborio e diversi gruppi in marmo di scuola gaginesca (Antonello Gagini, scultore palermitano del 1550).S. Francesco d’Assisi. Il suo campanile è caratterizzato da un arco ogivale, che sottolinea un passaggio. L’edificio è un vivace ambiente del Settecento, con pareti e soffitto ad affresco; da notare il pulpito ligneo intagliato e dorato di Pietro Bencivinni (1705). Ballo della Cordella Rito di origine precristiana, di ringraziamento per il raccolto e propiziatorio per la fertilità, eseguito al ritmo incalzante di una tarantella da 12 coppie di ballerini, arrotolando e srotolando dei nastri colorati attorno a una pertica. Si tiene la prima domenica successiva al 15 agosto.
Informazioni utili per visitare Petralia Sottana
Metri 1000 • Abitanti 2821 • Palermo 100 km • Ecotour Treno fino a Palermo (www.trenitalia.com), poi autobus (Sais trasporti, www.saistrasporti.it)• Info Ufficio turistico comunale - Museo civico ‘Antonio Collisani’, corso Paolo Agliata 100, tel. 0921641811, www.petraliavisit.it - www.comune.petraliasottana.pa.it