Cosa fare, cosa vedere: consigli per visitare Sarnano
Il Palio del Serafino a Sarnano prende il nome dall’angelo con sei ali che campeggia nello stemma del Comune. La competizione verte su giochi in auge nel passato come il tiro alla fune, la salita del palo, il taglio del tronco, la corsa con la brocca.
Negli Statuti del 1508, questa tenzone era paragonata a una ‘guerra’, per via dell’afflusso del pubblico e dell’agonismo dei contradaioli. Il Palio è legato all’evoluzione del borgo: quattro delle cinque contrade partecipanti - Brunforte, Castelvecchio, Poggio, Bisio - corrispondono all’originario aggregato che ebbe vita svincolandosi dal giogo dei feudatari. Le prime tre contrade diedero il nome alle porte delle mura più antiche, la quarta fu aggiunta nella successiva cerchia, la quinta - Piobbico - rimase una frazione esterna.
Quindi l’abitato (che ha subito danni a causa del terremoto del 2016), oltre a essere fitto e compatto sulla china di un colle, ha un doppio giro di mura ancora riconoscibile nel suo andamento. I vicoli, che prendono di petto la pendice, sono stretti e oscuri, quasi fessure che i sarnanesi chiamano ‘barbacani’: un tempo li si sbarrava in caso di agguati.
La piazza Alta è il centro dell’insediamento antico. La sua posizione in altura la protegge restituendola silenziosa e sacrale come un tempo. Come a un raduno concordato qui s’incontrano la chiesa, i palazzi del Podestà, dei Priori e del Popolo.
Informazioni utili per visitare Sarnano
Metri 539 • Abitanti 3264 • Macerata 39 km • Ecotour Treno fino a Tolentino(www.trenitalia.com), poi autobus (Contram Mobilità, www.contrammobilita.it)
• Info Iat, Borgo Garibaldi 88, 0733 657144, www.comune.sarnano.mc.it
Da non perdere
(Nota: Le strutture seguenti potrebbero essere inagibili causa terremoto. Per info, contattare lo Iat locale)S. Maria Assunta. La chiesa, purtroppo lesionata a causa del sisma del 2016, fu edificata nella seconda metà del XIII secolo e sovrastata, un secolo dopo, da un massiccio e caratteristico campanile. Pietro Alemanno, pittore della fine del XV secolo, lavorò in questa chiesa lasciando una Madonna della Misericordia, su tavola, e, nella cripta, vari soggetti ad affresco. Pinacoteca. Possiede opere di vero interesse della pittura marchigiana e un capolavoro di Vittore Crivelli, una Madonna col Bambino di impagabile bellezza. Abbazia di S. Maria o di S. Biagio. È situata in località Piobbico. Ha origini antiche, forse il 977. Del complesso resta la chiesa a una navata con capriate lignee. Le pareti della navata sono ricoperte di affreschi attribuiti a pittori locali dei secoli XV e XVI. Purtroppo l’abbazia è stata gravemente danneggiata dal sisma del 2016.