Le grotte sono luoghi di storia e mistero. Le cavità che si aprono nel sottosuolo sono abitate da sempre da numerose specie di animali e sono state il rifugio dei primi ominidi milioni di anni fa. Nel corso dei secoli hanno continuato a essere utilizzate dall’uomo come ripari e nascondigli, ma hanno anche ospitato eremiti, comunità religiose e antichi culti.
Al loro interno conservano spesso preziose testimonianze del passato e sono la “memoria geologica” della Terra, perché le rocce e i minerali che le compongono sono un vero e proprio “archivio” di informazioni sull’evoluzione del clima e del suolo avvenuta nel corso delle ere.
Le grotte vengono definite “primarie” quando si formano in maniera contestuale alla roccia in cui si aprono e “secondarie” quando derivano dall’alterazione del sito e del materiale di partenza. Queste modificazioni avvengono principalmente a causa dell’acqua e danno origine a sistemi di cavità, gallerie, cunicoli e pozzi che vengono chiamati “complessi carsici” (in relazione all’analogo fenomeno del “carsismo”, che indica l’azione erosiva dell’acqua nella formazione dei suoli).
Le grotte carsiche sono caratterizzate dalla presenza di tipiche concrezioni minerali che prendono il nome di stalattiti (formazioni pendenti) e stalagmiti (formazioni ascendenti). Le stalattiti e le stalagmiti possono raggiungere dimensioni considerevoli e unirsi in vere e proprie colonne, mentre dall’azione millenaria dell’acqua possono generarsi anche colate, drappeggi e altre concrezioni dalle forme più disparate.
In Italia esistono numerose grotte, la maggior parte di origine carsica, che offrono la possibilità di vivere un’esperienza alla scoperta del passato e delle meraviglie della natura. Se l’idea vi affascina, qui trovate 8 siti per compiere un vero e proprio viaggio al centro della Terra.