In Italia, prima della pandemia, c’erano quasi cinquemila musei. Il Covid ha costretto parecchi a chiudere, ma il numero rimane comunque molto elevato. Il dato non stupisce, considerato il patrimonio storico, culturale e artistico del Belpaese (non a caso). Luoghi come la Galleria degli Uffizi, Palazzo Ducale e il Museo Egizio richiamano ogni anno milioni di turisti.
Ma accanto alle realtà più conosciute, ne esistono anche altre meno note. A volte insolite, spesso decisamente fuori dall’ordinario. A Torino, per esempio, c’è il Museo di anatomia Luigi Rolando, che espone scheletri, parti anatomiche e organi veri e riprodotti fedelmente con gesso, cera e altri materiali. A Tradate, invece, si trova il Museo Fisogni delle pompe di benzina vintage e a Modena ha sede il Museo della figurina.
Tra le esposizioni inusuali ci sono anche il Museo della macchina per scrivere di Parcines e il Museo della tortura e della pena di morte di San Gimignano, che con la sua disturbante “collezione” svolge un’importante attività di divulgazione e sensibilizzazione.
Di tutt’altro tenore è il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro, un vero e proprio tesoro nascosto nel cuore della Pianura Padana, che racconta in maniera unica le “cose di uso comune” e la vita contadina. Mentre a Castelnuovo Rangone c’è il Museo della salumeria, che eleva a “beni culturali” prosciutti e salami, e a Parabiago esiste da anni un “angolo di Oriente”, il Crespi Bonsai Museum.
Tutti quanti propongono un viaggio unico alla scoperta di oggetti, storie, luoghi e tradizioni poco conosciuti, fuori dagli schemi e sempre emozionanti. Allora, perché non visitarli?