Cinque piccoli laghi (più uno “fantasma”), terre che ballano, un moltitudine di percorsi di trekking, un antico villaggio di palafitte, un imponente castello arroccato su un monte. A una cinquantina di chilometri da Torino, l’Anfiteatro Morenico di Ivrea (AMI) custodisce una straordinaria ricchezza storica e naturalistica.
La grande “arena” si è formata milioni di anni fa per l’attività di erosione e accumulo del Ghiacciaio Balteo, che ha dato origine a una serie di elementi che caratterizzano in modo peculiare il territorio. L’anfiteatro è delimitato da una serie di massicci rilievi di forma allungata (le morene”), al cui interno si alternano colline rocciose e una larga pianura alluvionale.
L’area più a nord dell’AMI è punteggiata da alcuni piccoli specchi d’acqua, che sono stati generati dal ritiro del ghiacciaio e che nel loro insieme formano il sistema dei “Cinque Laghi d’Ivrea”. Un sesto invaso si è prosciugato anni fa, ma della sua antica presenza resta traccia nelle “Terre Ballerine”, una zona boscosa caratterizzata da una straordinaria elasticità del terreno.
L’Anfiteatro Morenico di Ivrea è un “geosito” – un luogo di particolare rilevanza scientifica e ambientale – ed è tutelato dal punto di vista naturalistico per la grande ricchezza di specie animali e vegetali che lo popola. Al suo interno si trova una fitta rete di sentieri e sono presenti siti di grande importanza storica. Ma non solo. La zona è anche una meta balneare.
Se siete curiosi e volete saperne di più, qui trovate una piccola guida ai Cinque Laghi di Ivrea, alle Terre Ballerine e ai tanti tesori custoditi nello scrigno dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.