Maschere, coriandoli, stelle filanti, travestimenti e tradizione popolare. Ma anche trasgressione, liberazione dai vincoli e sregolatezza. Il Carnevale è sempre più diventata la 'festa dei folli', il periodo di bagordi prima del digiuno quaresimale. Il momento per festeggiare, ritrovare allegria e rompere con l'ordinario.
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Questo spirito libertino carnevalesco è rimasto, fortunatamente, intatto fino ad oggi. La bellezza del Carnevale nella tradizione italiana è che, pur con tratti comuni, ha sviluppato peculiarità di paese in paese, con elementi e tradizioni che cambiano percorrendo l'Italia da nord a sud, da est a ovest.
Il Carnevale in Italia: da Ivrea a Venezia
Capita così che, approdando ad Ivrea, si possa assistere alla Battaglia delle Arance, mentre a Putignano al 'taglio delle corna' durante il giovedì dei Cornuti. Due delle molte città in Italia che hanno fatto del Carnevale un vero e proprio simbolo cittadino, e manifestazione principale dell'anno. Riti, preparazioni, assemblee, storia che si confonde nella leggenda. Trascorrere una vacanza in questi luoghi è anche occasione per scoprire l'anima cittadina, che si risveglia, ogni anno, per far rivivere magicamente questa secolare tradizione.
Si è detto di Ivrea, dove si può assistere ad una guerra senza quartiere fra 'Aranceri' sui carri, simbolo del potere, ed 'Aranceri' a piedi, rappresentanti del popolo. Ma è quasi d'obbligo affiancare la parola 'Venezia' quando si parla di Carnevale. Quello veneziano è uno fra i più antichi di cui si abbia traccia scritta delle origini. Nella città sulla laguna sono nate le maschere più simboliche della festa, che, nei secoli, sono diventate esse stesse simbolo veneziano. Come succedeva anche nel passato, gente da tutta Europa accorre ancora oggi verso calli e canali veneziani per assistere alla parata di maschere, feste ed appuntamenti nella splendida cornice della città .
Le 'regine' del Carnevale
Difficile mettersi in competizione con Venezia quando si tratta di attrazione, ma in questo caso ci sono un po' di pretendenti al suo trono come regine del Carnevale. Come si diceva prima, Putignano, sulle Murge pugliesi, che ha riempito ulteriormente di storia e significato questa festa, portando il suo spirito goliardico ai massimi livelli, nelle celebrazioni satiriche e dissacranti degli ordini sociali e facendolo durare da fine dicembre a fine febbraio.
E come non menzionare Viareggio, che ha saputo fare del Carnevale un'opera d'arte, grazie alle maestranze artigiane che pongono il loro estro e talento nella realizzazione degli splendidi, maestosi carri che sfilano, ogni anno, per le sue strade. E Milano, la voce fuori dal coro del Carnevale in Italia. Si dice che lo slittamento del Carnevale Ambrosiano oltre la data limite del martedì grasso sia stato dovuto ad un pellegrinaggio del patrono Sant'Ambrogio, che chiese di attendere il suo ritorno per celebrare l'inizio della Quaresima.
Questi sono solo gli esempi più conosciuti, i luoghi che hanno fatto del Carnevale una festività del tutto unica ed un vero e proprio spettacolo di fine inverno. Tuttavia, molto conosciuti nei loro contesti territoriali anche il Carnevale di Fano e quello di Cento, così come quelli della Sicilia, dove 'rivaleggiano' fra loro due centri che reclamano il titolo di 'festa più bella dell'isola': Sciacca e Acireale.
Partire in vacanza per Carnevale non è solo un ottimo pretesto per viaggiare, ma un viaggio tra il divertimento e la cultura, alla scoperta delle radici e delle tradizioni locali, tra canti popolari, maschere, scherzi e goliardia.