Il Carnevale di Verona è il Carnevale più antico d’Italia. Più del Carnevale di Venezia e di Viareggio. Le origini del Carnevale di Verona risalgono alla notte dei tempi. Alcuni dicono che è anche il Carnevale più antico d’Europa e, nonostante l’età, riesce ancora a mantenere vivo l’entusiasmo delle persone che lo vivono oggi.
La storia del Carnevale di Verona: le origini
Il periodo a cui risale è il tardo Medioevo, quando il Carnevale Veronese si chiamava Bacanàl del Gnoco ed era una festa indetta da Tomaso Vico, medico del XVI secolo, il quale scrisse nel testamento l’obbligo di distribuire annualmente viveri e alimenti alla popolazione di San Zeno, quartiere di Verona, dove tutt’oggi si trova l’omonima Basilica, a causa della carestia provocata dalle inondazioni del 1500 che avevano colpito la città. In questo periodo i fornai dovettero aumentare il prezzo del pane a causa della scarsa reperibilità delle risorse e il popolo, visto il prezzo aumentato, decise di rivoltarsi contro i fornai stessi. La rivolta fu scongiurata grazie a un gruppo di abitanti del quartiere di San Zeno, tra cui lo stesso medico Vico, che era stato indicato come istruttore e restauratore del Baccanale del Gnocco con l’obiettivo di distribuire i viveri ai sansenati.
Il Carnevale di Verona oggi: informazioni utili
Oggi, nella piazza di San Zeno, esiste un tavolo di pietra che è lo stesso tavolo dove, il venerdì precedente la Quaresima, detto Venardi Consolàr, i poveri venivano invitati.
Altri accenni storici ricordano, nel quartiere di San Zeno, una festa del popolo in cui venivano allestiti mercatini con mercanti della zona e stranieri, adiacenti alla Basilica di San Zeno. Il tutto svolto tra canti, balli e suonate della tradizione.
Nel Settecento, Gianalberto Tumermani, stampatore veronese, racconta di una festa con gente in maschera e carrozze che circolavano per le vie di Verona. Cerimonie, gente e animali vestiti in maniera colorita rendevano allegre le strade della città. In particolare, la disposizione di questo corteo era a forma di lumaca, in veneto “Bogon”.
Nell’Ottocento, il Carnevale assume sempre più importanza, con delle premiazioni riguardo la maschera più bella, tanto da incoronare “Il Papà del Gnoco”. Questa tradizione, però, con la fine dell’impero austroasburgico e l’Unità d’Italia va un po’ a perdersi, per poi riprendere in pompa magna nella seconda metà del Novecento, quando, oltre alla Papà del Gnoco, viene istituito anche un premio per la Reginetta di Verona.
Ancora oggi il corteo allieta le strade veronesi e, per legare il tutto alla tradizione, si ha anche una premiazione del carro allegorico più bello con il Bogon d’oro (Lumaca d’oro) proprio per ricordare la forma che il corteo formava in passato. Vivere il Carnevale di Verona è dunque un’esperienza da provare anche per via della storia che ha dietro, e trovare una casa vacanza in questo periodo potrebbe essere una soluzione ideale per vivere a pieno lo spirito della città.
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