Oggi ti portiamo in una gita fra i castelli più belli d'Italia, antiche residenze o vere e proprie fortificazioni disseminate nel nostro paese fra i paesaggi più suggestivi.
L'antica frammentazione dell'Italia in signorie e potentati, spesso in guerra fra loro o con potenze straniere, ha portato il paese a dotarsi di numerose strutture difensive da nord a sud. Avamposti fortificati per resistere agli assalti nemici o semplicemente residenze di gran pregio, riadattate per ospitare i membri di importanti casate. Per nostra fortuna, una buona parte di questi castelli sono rimasti a testimonianza di quel passato, e sono diventati oggi simboli cittadini e mete d'eccellenza per rivivere quei tempi ormai trascorsi.
Marostica
Chi visita Marostica, nella provincia di Vicenza, potrà usufruire di un 2x1 davvero conveniente. A quasi due chilometri l'uno dall'altro, si trovano due castelli di origine scaligera, uno a monte, uno in piano. Quando il territorio di Marostica passò sotto il controllo degli Scaligeri, nel '300, Cangrande della Scala decise di edificare ben due fortezze. Il Castello Superiore, a dominare la vallata dalla sommità del Colle Pausolino, e quello Inferiore, che oggi contraddistingue il centro storico cittadino. Fu proprio il secondo a rimanere meglio conservato, dal momento che fu scelto come residenza preferenziale dal podestà nel '500, quando una guerra apportò gravi danni al Castello Superiore. Ad arricchire ulteriormente una visita al Castello Inferiore, l'antistante Piazza degli Scacchi, dove, con cadenza biennale, viene organizzata una partita con pedine viventi, in una suggestiva cornice medievale.
Castello Scaligero di Sirmione
Altra fortificazione ad opera degli Scaligeri è quella che si trova a Sirmione, una delle meglio conservate in tutta Italia. Fu Mastino della Scala, nel XIII secolo, che decise di far erigere un castello proprio sul lago, una posizione che, ancora oggi, gli regala un fascino particolare. Questo anche grazie alla darsena, fatta costruire appena dopo il castello, che si presenta proprio come un porticciolo circondato da una cinta muraria. Questo serviva, al tempo, come protezione per la flotta scaligera, che navigava lungo le coste del lago di Garda. In realtà , l'aspetto odierno della darsena è riconducibile ad un periodo successivo, quando Sirmione e il suo castello passarono sotto l'egida della Repubblica di Venezia. Oltre questa curiosa struttura, a colpire lo sguardo è l'imponente mastio del castello, che domina la veduta dall'alto dei suoi quasi cinquanta metri d'altezza.
Castel del Monte
Difficile non aver presente questo castello ottagonale, uno delle roccaforti più caratteristiche che si trovano in Italia. Fu il grande umanista Federico II di Svevia a voler realizzare questo imponente edificio, nel territorio vicino Andria, in un punto strategico della rete castellare sveva. Si pensa che Federico abbia dato forma ad una precedente fortificazione, avviando i lavori intorno al 1240 per completarne la struttura. Imponente quanto peculiare, Castel del Monte domina il territorio dall'alto di una collina sempre assolata, e la sua realizzazione sembra esser stata fatta tenendo in alta considerazione la luce solare, che ne illumina con precisione gli ambienti esterni ed interni. Sebbene un castello a tutti gli effetti, la raffinatezza dei suoi interni e la ricchezza delle decorazioni hanno fatto sempre sospettare che, più che a funzioni difensive, il castello fungesse come residenza degli Svevi e rappresentazione artistica della potente casata.
Castello Sforzesco
Uno dei simboli di Milano è il suo Castello. Benché la denominazione attuale lo indichi come Sforzesco, la sua originaria realizzazione risale alla famiglia Visconti, che pose le prime basi dell'antico insediamento fortificato. Con l'estinzione della casata, la proprietà passò a Francesco Sforza, già condottiero militare proprio sotto i Visconti. È sotto gli Sforza che il Castello assume la sua forma attuale, con la Torre del Filarete e i torrioni cilindrici che intervallano la cinta muraria, con la caratteristica punta a diamante ed una struttura che andava incontro alle esigenze difensive di metà Quattrocento. Oggi, gli spazi interni del castello ospitano diverse mostre, mentre il cortile interno è spesso teatro di spettacoli ed eventi all'aperto. Le mura del Castello racchiudono, infine, due perle assolute: la Pietà Rondanini di Michelangelo, capolavoro scultoreo del non-finito, e la Sala delle Asse, con i disegni floreali opera di Leonardo da Vinci.
Rocca Calascio
Corrisponde ad una sorta di pellegrinaggio laico quello che porta alla Rocca di Calascio. Si tratta di una delle strutture difensive poste più in alto, con i suoi 1450 metri d'altezza, all'interno del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, in Abruzzo. La proprietà del castello, edificato nel 1140 per volontà di Ruggero d'Altavilla, passò di mano in mano per diversi secoli, fino al 1703, quando un forte terremoto ne compromise la struttura, e portò i suoi abitanti a rifugiarsi nel vicino borghetto di Calascio. Fu molto dopo, nel corso del Novecento, che il castello andò incontro ad un massiccio progetto di restauro, insieme al paesino di Calascio, restituendo dignità e attrattività turistica a questo emolumento medievale, da cui si gode di splendide viste su tutto il Parco d'Abruzzo.
Forte Diamante
Questa particolare costruzione si trova sulle alture che guardano le spalle alla città di Genova, tra la Val Polcevera e la Val Bisagno. Il forte che si può ammirare oggi, che prende il nome proprio dal monte su cui ha trovato sede, è una costruzione che risale al Settecento, anche se prime notizie di un antica roccaforte risalgono addirittura agli ultimi anni del Trecento. La particolare forma a stella della palizzata, che si adagia sull'incurvatura del monte, fu realizzata come postazione da cui tenere sott'occhio possibili incursioni austriache nel corso del XVIII secolo. A questa seguì poi l'edificazione del forte stesso, seguita dall'ingegnere Jacques De Sicre. Oggi, si raggiunge attraverso una camminata su di un ripido percorso, che si inerpica a 'S' lungo il versante del Monte Diamante.
Castello di Fénis
A vederlo, sembrerebbe proprio uno di quei castelli da cartone animato, ricco di particolari, estremamente concentrato e tuttavia armonico, dove ogni elemento sembra stare al suo posto. La particolarità del Castello di Fénis è, anzitutto, la sua posizione. Non si trova su un'altura che domina la valle, ma, al contrario, è accerchiato dai monti valdostani, che ne compongono lo scenografico retroscena. Questa caratteristica ne definisce quella che fu la sua funzione nel corso dei secoli, ovvero più una residenza signorile ed elegante, che una roccaforte a scopo difensivo. La presenza massiccia di torri e torrette, che sembrano ammassarsi l'una sull'altra, è il risultato di accorgimenti e rifacimenti susseguenti, che si impostarono, nel tempo, attorno all'ambiente centrale a pianta pentagonale.
Castello Estense
Primordiale struttura difensiva, nel 1385, quando venne edificata, si trasformò dopo qualche tempo in elegante e maestosa residenza signorile. Il Castello Estense di Ferrara è il luogo simbolo della città emiliana, ed esempio della potenza della Casa d'Este. I rifacimenti di stile cui andò incontro nel corso dei secoli ne decorarono gli interni, dotandolo di splendidi cortili, saloni affrescati e adorni di opere pittoriche e scultoree. Grazie a questi arricchimenti, il castello non è rimasto soltanto un affascinante protagonista del centro storico di Ferrara, ma anche un museo che espone le sue sale come opere d'arte, oltre alle mostre periodicamente organizzate proprio all'interno di queste stanze.