Si scrive Bolzano, si legge mercatini di Natale. Ma il capoluogo della omonima provincia autonoma ha molto altro da raccontare. La città altoatesina è stata fondata alla fine del XII secolo ed è da sempre un punto di incontro e di scambio tra popoli e culture diverse.
A Bolzano si parla italiano, tedesco e ladino (la lingua della omonima comunità originaria di alcune valli dolomitiche). Il melting pot culturale è legato alle vicende storiche del territorio. L’area di Bolzano è stata un dominio austriaco fino al 1919, quando è stata annessa all’Italia. Il nuovo assetto ha causato un lungo periodo di tensioni, ma oggi i tre gruppi convivono pacificamente.
La lunga e complessa storia delle città prende forma nelle sue strade e nei suoi monumenti. Via dei Portici testimonia l’antica vocazione mercatile e “cosmopolita” di Bolzano, mentre Piazza Walther von der Vogelweide è un omaggio a uno dei più famosi trovatori di lingua tedesca (i cosiddetti “minnesänger”).
Il nastro del tempo si riavvolge ancora più indietro al Museo Archeologico dell’Alto Adige. Nell’imponente edificio che è stato sede della imperiale Banca Nazionale Austriaca e della Banca d’Italia è custodita la celebre “mummia del Similaun”. La vita, le implicazioni storiche e scientifiche e i misteri di Ötzi (come è stato battezzato “l’uomo dei ghiacci”) sono raccontati in un’affascinante mostra su tre piani.
Fuori dal centro abitato, Castel Roncolo e Castel Firmiamo custodiscono (e sono essi stessi) altri tesori artistici e culturali del territorio. Mentre il Lago di Carezza è uno straordinario esempio della bellezza naturalistica della zona.
Le cose da vedere a Bolzano e dintorni non mancano. Qui ne trovate alcune che vale la pena non perdere.