A leggere la storia di Nettuno, si finisce con il provare un po’ di confusione. Il comune laziale che si affaccia sul Mar Tirreno un tempo si chiamava Antium. Ma la moderna Anzio è un’altra città. Com’è possibile? La spiegazione è complicata all’apparenza, ma nei fatti lineare.
Nettuno è l’”erede diretta” di Antium. Dopo essere stata rasa al suolo dai Goti, la città fondata dai Latini e colonizzata dai Volsci e dai Romani è rinata come “oppidum” dove probabilmente sorgeva un tempio di Nettuno. Il nuovo insediamento ha mantenuto il territorio del precedente (che comprendeva anche quello della moderna Anzio), ma ha cambiato nome in onore (forse) del dio omonimo.
Anzio è sorta formalmente nel 1857, quando gli abitanti dell’area del nuovo porto (costruito tra il XVII e il XVIII secolo) hanno ottenuto da Papa Pio IX il diritto a costituirsi come città e un terzo del territorio di Nettuno. Vero è che anche Anzio è erede di Antium per questioni storiche e geografiche. Ma in senso stretto, l’antico insediamento ha attraversato il Medioevo ed è arrivato all’Età moderna come Nettuno.