Il Parco dell'Orecchiella
Tra le prime mete per rigenerarsi nel verde più rigoglioso della Garfagnana c'è sicuramente il Parco dell'Orecchiella. In questa riserva di 5 ettari, la natura è curata con amore e attenzione così da creare esperienze magiche. Puoi vivere il parco attraverso diverse tipologie di itinerari e percorsi, studiati per tutti i livelli di esperienza. Ciò che li accomuna è la presenza di alberi rigogliosi, come faggi, pini, castagni e abeti, e non sarà così insolito imbattersi in animali selvatici. Mufloni, cinghiali, cervi, aquile e falchi rendono il Parco dell'Orecchiella un vero paradiso terrestre.
La Grotta del Vento
Il mondo naturale non ha ancora smesso di regalarci tesori nascosti, come ad esempio la Grotta del Vento, scoperta di recente, che merita assolutamente una visita.
Prendendo la strada che parte da Gallicano, arriverai a questo sistema di caverne situato all'interno delle Alpi Apuane, a circa 500 metri sopra il livello del mare.
Qui troverai tre percorsi di livello differente che ti accompagneranno a scoprire le sue bellezze naturali, di inestimabile valore. Le infiltrazioni di acqua e neve hanno scavato e modellato la roccia lungo i millenni, creando stalattiti e stalagmiti, laghi e corsi d'acqua sotterranei, piccole grotte e formazioni in alabastro che formano un tempio naturale stupefacente.
L'Orrido di Botri
Andando alle pendici dei Monti Rondinaio e Tre Potenze, troverai una gola calcarea conosciuta con il nome di Orrido di Botri. Una bellezza naturale creata dallo scorrere dei torrenti Mariani e Ribellino nel corso del tempo. Attraverso un paziente lavoro durato millenni, l'Orrido di Botri è oggi uno scenario davvero affascinante e particolare.
L'aspetto più caratteristico, però, è rappresentato dalle sue pareti ripide che, oltre a costituire una bellezza unica, lo rendono il luogo perfetto per la costruzione di nidi da parte dell'incantevole aquila reale. Cos'altro puoi desiderare da uno scenario naturale?

Barga
In questa zona della Toscana sono molte le città che hanno resistito allo scorrere del tempo, dotate molto spesso di costruzioni fortificate o castelli medievali, mete ideali per una gita che ha come scopo un salto nel passato.
Ne è un perfetto esempio la città di Barga, il cui centro storico possiede ancora tutto il fascino di un tempo. Il borgo era famoso in epoca medievale per la produzione di fili di seta.
Inoltre, riuscì a catturare l'interesse di Lucca e Pisa, che per la sua conquista scesero in battaglia diverse volte. Barga è quindi circondata da mura protettive, di cui solo due entrate sono ancora oggi attraversabili.
Castelnuovo della Garfagnana
Altro borgo molto affascinante è Castelnuovo della Garfagnana. La sua costruzione principale è la Rocca Ariostesca, nome ispirato da Ludovico Ariosto che governò in passato sulle province della zona. Città considerata inespugnabile, ti colpirà sicuramente per la sua maestosità . Ma non lasciarti ingannare: si tratta solamente di un tratto della sua personalità .
All'interno potrai osservare opere d'arte di bellezza elegante e delicata come una Pala di San Giuseppe e un Cristo Nero. O percorrere il magico Sentiero di Ariosto, conosciuto anche come la Passeggiata degli Innamorati. Per arrivare a una vista mozzafiato del panorama circostante.
Gallicano
Poco distante da Castelnuovo di Garfagnana, puoi fermarti per una visita a Gallicano. Il borgo toscano sembra poggi le sue fondamenta sui resti di una fortezza romana che possedeva il nome di un soldato, Gallicano appunto. In epoca feudale vennero aggiunte le mura difensive e l'attuale chiesa in stile romanico, per diventare successivamente una vera e propria fortezza. Anche qui potrai osservare opere d'arte di inestimabile valore, come la Madonna con Bambino e Santi, conservata nella Pieve di San Jacopo. Oppure visitare la Rocca di Trassilico. L'aria in questo borgo è colma di storia e cultura, percepibili a ogni metro fatto durante una tranquilla passeggiata.
L'Eremo di Calomini
La Zona della Garfagnana custodisce al proprio interno anche alcune località veramente particolari, uniche e affascinanti, che meritano di essere conosciute. Ne è un esempio molto rappresentativo l'Eremo di Calomini, in provincia di Lucca, costruito quasi interamente all'interno di una roccia in prossimità del torrente Turrite, vicino Vergemoli. Si narra che sia stato eretto dove, intorno all'anno Mille, una giovane pastorella ebbe l'apparizione della Madonna. Oltre allo scenario evocativo che la sua facciata esterna riesce a creare, ti consigliamo di visitare anche l'interno, aperto tutti i giorni durante il periodo estivo e solo la domenica il resto dell'anno.

Borgo Mozzano
Perfetto mix tra borgo storico e località insolita è la città di Borgo Mozzano, custode di un'opera architettonica davvero particolare. Anche se il suo nome ufficiale è Ponte della Maddalena, la via d'attraversamento che sale sopra il fiume Serchio è più famosa come Ponte del Diavolo e la sua costruzione è protagonista di una curiosa leggenda.
Il ponte, costituito da tre archi, sembra sia stato costruito in una sola notte dal Maligno in persona, dopo aver fatto un patto con gli abitanti del borgo. Questi però riuscirono a ingannarlo ed evitare le conseguenze di un legame così pericoloso.
Che tu creda alla storia o meno, il Ponte del Diavolo risulta comunque un'opera architettonica molto affascinante. In passato era un punto fondamentale della Via Francigena per i pellegrini diretti a Roma.
Il Monte Forato
Se invece di ricalcare le vie di un tempo, hai voglia di un'escursione nella natura, allora puoi dirigerti verso un gruppo roccioso meglio conosciuto come il Monte Forato. Il motivo di un nome così particolare è dato dall'arco che unisce due cime delle Alpi Apuane, di altezza più o meno simile, e che è visibile sia dal lato della Versilia che da quello della Garfagnana.
Il percorso che ti porta a scoprire questa località è di difficoltà medio-alta, con partenza e arrivo a Fornovolasco. Ma ti accompagnerà fin sopra le due cime, attraversando questo particolare ponte del diametro di 12 metri e uno spessore di 8. Una leggenda vuole che l'origine di tale foro sia il risultato di uno scontro tra il Diavolo in persona e San Pellegrino.