A volte disegnano panorami sahariani. Altre si presentano come aree selvagge dove la vegetazione lotta per sopravvivere. Le dune costiere sorgono alle spalle della spiaggia e sono degli ecosistemi di grande importanza ambientale e naturalistica.
A dare loro forma è il vento. Le correnti erodono in maniera incessante la costa e trasportano la sabbia modellando rilievi asimmetrici. La parte esposta al vento (lato anteriore) ha una pendenza minore, mentre quella sottocorrente (lato posteriore) è più ripida. Se il vento soffia sempre nella stessa direzione, le dune si spostano lentamente lungo questo asse (dune vive).
I rilievi di sabbia costieri sono coperti da una vegetazione più o meno fitta. Sul versante anteriore crescono le piante alofite, specie “pioniere” che vivono negli ambienti aridi e salmastri. Le piante alofite svolgono un ruolo cruciale nel consolidamento delle dune e nel creare un habitat adatto a specie meno “resistenti”. Una delle più comuni è lo sparto pungente, che forma grandi ciuffi di colore verde argentato. Invece, il versante posteriore e la zona retrostante sono colonizzati dalla macchia mediterranea.
I sistemi dunali sono l’habitat di numerose specie animali (alcune a rischio, come il piccolo uccello chiamato fratino). Inoltre, proteggono l’entroterra dall’azione del vento e del mare e contrastano l’erosione dell’arenile fungendo da “depositi” di sabbia. Per la loro importanza e per la natura fragile ed “effimera” del loro ecosistema, spesso si trovano all’interno di aree protette.
Lungo lo Stivale sono presenti numerosi sistemi dunali e alcuni sono così belli e particolari da essere famosi in tutto il mondo. Scoprite qui alcune tra le più suggestive spiagge di dune in Italia.