Il fenicottero rosa o fenicottero maggiore (Phoenicopterus roseus) è una specie tipica delle zone umide del Mediterraneo, ma in Italia è arrivato non molto tempo fa. La prima colonia ha nidificato in Sardegna nel 1993, mentre la seconda si è insediata in Toscana un anno dopo. Da allora, il grande uccello acquatico è presente in diverse regioni dello Stivale.
I fenicotteri hanno un modello di migrazione complesso, che li porta a viaggiare tra Europa, Africa e Asia e a spostarsi anche più volte nella stessa stagione. L’Italia è una “zona di sosta” lungo le rotte di migliaia di km attraverso il continente, ma anche un’area di svernamento e nidificazione.
Il periodo della riproduzione del Phoenicopterus roseus varia in base alla temperatura, alla piovosità e al livello dell’acqua ed è compreso in un intervallo che va da febbraio a settembre. Ogni coppia di uccelli (che tendenzialmente rimane la stessa per tutta la vita) depone un uovo e lo cova a turno fino alla schiusa.
I pulcini o “pulli” vengono accuditi da entrambi i genitori e quando nascono sono coperti da una lanugine grigia. La caratteristica colorazione rosa compare in seguito ed è dovuta a un gamberetto chiamato Artemia salina ricco di caroteni. I fenicotteri sono voraci consumatori del piccolo crostaceo che vive nell’acqua di saline e lagune e la quantità di pigmento che ingeriscono determina l’intensità del rosa del piumaggio.
Il Phoenicopterus roseus è un uccello di grande bellezza e osservarlo nel suo habitat naturale è un’esperienza molto suggestiva. Scoprite qui 10 posti in Italia dove è possibile ammirarlo tra saline, lagune, spiagge e natura selvaggia.