Se c’è una regione che sa come rendere il termine folklore degno di nota è sicuramente la Sicilia. Sono tante le feste che ogni anno si ripetono seguendo stili e ritmi che coinvolgono in prima linea gli abitanti delle piccole città e i turisti di tutto il mondo che si mostrano incuriositi da così tanta meraviglia.
Ad Agosto sono due gli eventi che ti segnaliamo da non perdere, in particolare nella Sicilia sud orientale. Precisamente nella città di Caltagirone e Palazzolo Acreide.
La Luminaria di Caltagirone
La Luminaria di Caltagirone è una festa in onore del Santo Patrono della Città di Caltagirone, San Giacomo e prevede proprio l’illuminazione del monumento simbolo della città, ovvero la Scala di Santa Maria del Monte.
Questa tradizione viene dal 1600, quando migliaia di coppi, preparati a mano, venivano posti lungo i gradini per formare un unico meraviglioso disegno. Sul fondo del coppo veniva posta della sappia e una luméra, un recipiente di terracotta con uno stoppino in cotone che un tempo veniva riempita con olio di oliva.
L’evento si svolge già dalla mattina del 24 Luglio quando la scala già inizia ad attirare i turisti e i cittadini curiosi di vedere il disegno nella sua interezza, l’illuminazione ha la sua massima espressione il 25 Luglio quando con un’asticina di legno centinaia di persone affollano la scala per accendere i lumini e offrire uno spettacolo unico.
L’evento inoltre viene replicato il 14 e il 15 agosto in occasione della festa in onore di Maria SS.ma del Ponte.
Festa di San Sebastiano a Palazzolo Acreide
Siamo in provincia di Siracusa, a pochi chilometri dal capoluogo aretuseo e dalla Val di Noto, qui ogni anni il 10 Agosto si festeggia il patrono di una città con una storia incredibile. La Festa di San Sebastiano, difensore della fede, ogni anno si tiene con grande devosione e con una spettacolarità unica nel suo genere grazie anche alla grande partecipazione del pubblico fatto di turisti e abitanti.
La giornata inizia alle 10.30 con la benedizione delle cuddure votive, delle ciambelle di pane offerte al santo e dell’alloro in onore del bosco di alloro sacro ad Adone dove San Sebastiano fu bersaglio delle feroci arcieri della Mauritiana.
Lo spettacolo vero è proprio è alle 13 con la suggestiva “sciuta” (uscita in siciliano) e della reliquia portata a spada nuda tra lo sparo dei mortaretti e il lancio di innumerevoli nasareddi (striscette di carta multicolori) che a suon di musica delle bande rendono la stessa Basilica di San Sebastiano uno spettacolo unico nel suo genere. I due fercoli vengono seguiti da donne a piedi scalzi, neonati e bambini nudi offerti al santo. L’emozionante “Catena Umana” contina alle 14 lungo la salita di via Fiumegrande.
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