Allungato sui rilievi dell’Appennino Bolognese, Grizzana Morandi custodisce inaspettati tesori architettonici. Il simbolo del piccolo borgo è la Rocchetta Mattei, un castello del XIX secolo che mescola elementi moreschi, medievali e liberty in uno straordinario esempio di quello che viene definito stile eclettico.
A fare (ottima) compagnia al bizzarro palazzo c’è l’unico edificio in Italia progettato da Alvar Aalto. La Chiesa di Santa Maria Assunta si trova nella frazione di Riola ed è il solo luogo di culto cristiano realizzato dal grande architetto finlandese, oltre che l’ultimo lavoro che ha curato.
Ma Grizzana Morandi non custodisce solo costruzioni eccezionali. Il paese, fino al 1985, si chiamava semplicemente Grizzana. Il nome è stato modificato in omaggio al suo abitante più illustre, il celebre pittore e incisore Giorgio Morandi. Il grande maestro ha iniziato a frequentare il borgo per villeggiatura e ha finito per costruirci una casa. La piccola villetta bianca è stata trasformata in un museo e aperta al pubblico per volontà della sorella più giovane dell’artista, che ha posto come condizione che tutto venisse lasciato così com’era.
Nei dintorni di Grizzana Morandi si trovano anche un minuscolo borgo medievale ben conservato e molto suggestivo e un monte con due antichissimi edifici religiosi chiamato “Sinai Bolognese”. Inoltre, il comune fa parte del Parco Regionale Storico di Monte Sole, un’area di grande valore naturalistico, ma anche – soprattutto – un luogo della memoria. Grizzana Morandi è uno dei teatri dell’eccidio di Monte Sole, insieme a Monzuno e Marzabotto. Il parco include quasi tutti i territori coinvolti nel massacro e si adopera per mantenere viva la memoria e promuovere una cultura di pace.
A Grizzana Morandi c’è tanto da vedere, vivere e ricordare. Se volete saperne di più, leggete qui.