Il 25 aprile è la giornata della Liberazione. Uno dei periodi chiave della storia recente italiana. In tutta la penisola, sono molti i luoghi che sono stati scenario di questi eventi, simboli di una battaglia che ha segnato il destino di un intero Paese. Da Nord a Sud, si ritrovano ancora i riferimenti al periodo della Resistenza: tra borghi, valli, città e castelli dove, ancora oggi, si commemorano i fatti e le persone protagonisti di questo importante momento storico. Andiamoli a conoscere.
Bosio (Alessandria)
A Bosio si trova l’Abbazia della Benedicta, un centro religioso nel cuore dell’Appennino Ligure, che fu teatro il 7 aprile 1944 di un eccidio nazifascista, costato la vita a 147 partigiani. Ogni anno qui viene ricordato questo evento grazie a una manifestazione promossa dall’associazione Memoria della Benedicta.
Gattatico (Reggio Emilia)
A Gattatico, tra Parma e Reggio Emilia, c'è il Museo Cervi, una grande casa colonica che ospita al suo interno un museo della Resistenza e della storia del movimento contadino. Il nome prende spunto dalla Famiglia Cervi, tristemente nota per la fucilazione dei 7 fratelli figli di Alcide Cervi, il 28 Dicembre 1943.
Oltre alla visita, nel museo si possono seguire delle attività didattiche ed espositive sulla guerra e la Resistenza italiana.
Milano
Piazzale Loreto, oggi una delle piazze principali e nevralgiche della città è stata teatro della fucilazione di 15 partigiani il 10 Agosto 1944, fucilazione voluta dal comando di sicurezza nazista. Proprio in questa piazza, meno di un anno dopo fu protagonista dell’esposizione dei cadaveri di Mussolini, della sua amante Claretta Petacci e di altre 15 persone.
Compiano (Parma)
A Compiano nacque la Repubblica Partigiana della Val Taro, momento importante per l’esistenza delle terre emiliane strette tra Liguria e Toscana che nell’estate del 1944 ebbero come capoluogo il piccolo paese di Compiano. Una piccola capitale del mondo, così come recitava lo scrittore Piero Pelizzari.
Folgaria (Trento)
Oggi Folgaria è una località turistica estiva ma soprattutto invernale, ma proprio qui nel 1945 tra le sue montagne successero I Fatti di Carbonare, dove morirono 3 residenti e un soldato disertore tedesco proprio a Carbonare. Qui in Piazza 28 Aprile, giorno in cui avvenne l’accaduto, si trova un monumento commemorativo.
Padule di Fuccecchio (Pistoia, Firenze)
Tra le città di Pistoia e Firenze è famosa la più grande palude interna italiana chiamata Padule di Fucecchio, un'area pianeggiante compresa tra i comuni di Cerreto Guidi, Larciano, Monsummano Terme, Ponte Buggianese e Fucecchio. Qui, il 23 Agosto 1944 furono fucilati 174 civili tra cui donne e bambini innocenti provenienti dalle province di Pistoia e Firenze. La riserva naturale del Padule di Fucecchio è tutt’oggi visitabile ed è possibile avvistare animali in libertà dagli osservatori faunistici dislocati all’interno dell’Oasi.
Bergiola Foscalina (Carrara)
A Bergiola i tedeschi delle SS il 16 Settembre 1944 commisero un eccidio giudicato oggi crimine contro l’umanità . In seguito all’uccisione di uno dei soldati delle SS, i tedeschi aprirono fuoco contro il paesino di Bergiola, presso il valico de La Foce e ai piedi delle Alpi Apuane in Toscana. I partigiani accorsi sul posto per difendere il paese arrivarono però troppo tardi. Oggi è il monumento nella piazza centrale a ricordare quanto accaduto più di 70 anni fa nella piccola cittadina toscana.
Civitella (Arezzo)
Siamo a Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo. Quello che oggi è un pacifico borgo toscano, il 29 Giugno del 1944 fu teatro di un massacro di circa 244 persone. Uno scontro fuoco a fuoco tra partigiani e tedeschi, i quali entrarono violentemente nelle case degli abitanti e nella chiesa di Civitella mentre stavano celebrando la messa. Purtroppo i morti furono tanti, e oggi sono ricordati con una piazza in onore del parroco Alcide Lazzeri, che decise di condividere lo sfortunato destino dei parrocchiani, nonostante poteva scegliere di essere risparmiato.
Monte Sant’Angelo (Ancona)
Ad Arcevia morirono 63 persone tra civili e partigiani il 4 Maggio 1944. Il paese sull’appennino Umbro-Marchigiano nella valle del fiume Misa oggi ha un monumento ai Caduti. Qui si possono fare passeggiate che portano fino alla cima per ammirare il panorama dei Monti Sibillini e del Gran Sasso, e in condizioni atmosferiche favorevoli anche il mare in lontananza.
Sant’Anna di Stazzema (Lucca)
Il 12 Agosto del 1944 le truppe delle SS entrarono nel paesino uccidendo 560 civili tra cui molti bambini e anziani rifugiati lì. Un attentato terroristico per limitare i contatti tra i civili e i partigiani. Oggi a Sant'Anna di Stazzema si può ammirare il Parco Nazionale della Pace che si estende sulle colline che delimitano la cittadina, dove è possibile ritrovare l'intreccio tra natura e storia, e dove ancora oggi si promuovono iniziative a favore della cultura della pace.
Castello Malaspina (Massa Carrara)
A Fosdinovo, in questo castello avvenne la Strage delle Fosse del Frigido, una fucilazione di 159 prigionieri detenuti nel castello Malaspina nel Settembre del 1944. Da anni il castello fu utilizzato come carcere cittadino, dove spesso venivano accompagnati anche anziani e malati che non erano riusciti a scappare in seguito agli assalti partigiani.
Il Castello o Rocca Malaspina è un esempio di struttura di stampo medievale e in alcuni tratti anche rinascimentali, dal fascino architettonico indiscutibile.
Napoli
Napoli durante la Seconda Guerra Mondiale reagì alle forze armate tedesche in quelle che vengono ricordate come le “Quattro giornate di Napoli", dal 27 al 30 Settembre 1943. Gli abitanti, insieme ai militari del Regno del Sud, si ribellarono ai nazisti e riuscirono a liberare la città il 1 Ottobre del 1943. Napoli diventò così una delle città in europa a dare esempio di ribellione contro l’occupazione fascista. Oggi, a ricordare questo momento, si trova il Monumento delle Quattro Giornate, detto anche dello Scugnizzo, lungo la riviera Chiaia nella Piazza della Repubblica.
Nola (Napoli)
Vicino Napoli, a Nola, avvenne una delle stragi più gravi della seconda guerra mondiale, da molti dimenticata. 16 persone, 12 ufficiali e 4 civili furono fucilate dai tedeschi nel settembre del 1943, durante quello che verrà segnato come uno dei primi eccidi in Italia per opera dei tedeschi, all’indomani dell’armistizio di Cassibile (SR) dell’8 Settembre 1943.
Castiglione di Sicilia (Catania)
Siamo in Sicilia, in provincia di Catania, e a Castiglione di Sicilia nell’agosto del 1943 si consumò una strage in cui persero la vita 16 persone.
Oggi Castiglione è considerato tra i borghi più belli d’Italia ed è uno dei comuni del Parco dell’Etna e del Parco Fluviale dell’Alcantara. Un luogo dal grande valore storico e paesaggistico allo stesso tempo.
Gli eventi (virtuali) del 2020 per il 25 aprile
Quest'anno, non potendo celebrare in altro modo la ricorrenza della Liberazione, è stato dato il la ad una serie di iniziative digitali per festeggiare comunque l'evento.
Artisti, giornalisti, professori e professionisti vari hanno aderito all'iniziativa #iorestolibero. Una serie di dirette sui canali social dove poter condividere testimonianze, riflessioni, dialoghi, tutti centrati sui temi della Resistenza, ma anche dell'attualità . Si possono trovare i dettagli al link www.25aprile2020.it/
Fra i partecipanti, troviamo Jovanotti, il professore Severino, Carlo Petrini, Lella Costa e molti altri. Per questa iniziativa, si avrà anche la possibilità di donare alla Caritas e alla Croce Rossa Italiana.