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I luoghi di Sissi in Italia: 7 tappe da non perdere

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La figura e la vita di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach (nata duchessa di Baviera) sono entrate a fare parte della cultura popolare con i tre film di Sissi interpretati da Romy Schneider. Ma la realtà storica è molto diversa dalla finzione. A partire dal fatto che l’imperatrice d’Austria non ha mai avuto il titolo di “principessa”.

Anche sul nomignolo di Elisabetta è aperta una vivace discussione. Se sembra essere opinione condivisa che “Sissi” sia un “falso storico” diventato di uso comune con le pellicole degli anni ’50, le cose si complicano quando si tratta di stabilire quale fosse quello reale.

Secondo Paul Heinemann, antiquario e grande appassionato di Elisabetta di Baviera, il vero diminutivo dell’imperatrice era “Lisi”, nomignolo con il quale la sovrana firmava la propria corrispondenza privata. Ma la storica biografa di Elisabetta, Brigitte Hamann, ha respinto la tesi e ha spiegato che solo il duca Massimiliano Giuseppe di Baviera poteva chiamare la figlia “Lisi”. Per tutti gli altri (almeno, gli intimi) era “Sisi”.

Di certo, Elisabetta di Baviera ha sempre faticato ad adattarsi alla vita della corte di Vienna e ha finito con l’ammalarsi. Per curarsi, ma ancora di più per sfuggire all’atmosfera opprimente del palazzo di Hofburg, l’imperatrice ha compiuto numerosi viaggi in tutta Europa. In molte occasioni con il marito Francesco Giuseppe I d’Austria, ma più spesso da sola.

Nelle sue peregrinazioni si è recata di frequente in Italia. Elisabetta di Baviera cercava sollievo dai pensieri che la opprimevano e da vari (mai chiariti) problemi di salute e ha trovato un rifugio sicuro tra le cime e le valli delle Dolomiti. L’imperatrice ha soggiornato a Merano, a Madonna di Campiglio, al Lago di Carezza e al Passo della Mendola. Ma non solo. “Sissi” ha frequentato il Belpaese anche per ragioni politiche.

Tracciare un itinerario completo dei viaggi di Elisabetta di Baviera in Italia è molto difficile, ma qui trovate 7 dei luoghi del cuore e più significativi a livello storico tra quelli da lei visitati.

1. Il Museo Correr a Venezia

Dal 1822 custodisce uno straordinario patrimonio rappresentativo dell’arte, della storia e della cultura di Venezia, ma in origine era una residenza reale. Il Museo Correr è allestito nelle Procuratie nuove e nell’Ala napoleonica, che è stata costruita dall’imperatore francese per accogliere la corte.

Quando la Serenissima è passata all’Austria, la reggia in piazza San Marco è diventata la residenza degli Asburgo e ha ospitato l’imperatore Francesco Giuseppe ed Elisabetta di Baviera. La “principessa” Sissi è poi tornata da sola e ha soggiornato ben sette mesi nel lussuoso palazzo veneziano.

Gli alloggi reali costituiscono il percorso di visita delle “Stanze dell’imperatrice Elisabetta” e comprendono nove sale dove si svolgeva la vita privata e pubblica dei sovrani. Gli ambienti sono in stile neoclassico e custodiscono preziosi mobili e oggetti d’arredo. 

Il patrimonio del Museo Correr include anche un sontuoso salone da ballo, una ricca collezione di opere di Antonio Canova, una raccolta di documenti, opere e oggetti che illustrano la “civiltà veneziana”, una quadreria, una biblioteca, un gabinetto di disegni e stampe e un archivio fotografico.

2. Il Castello di Miramare a Trieste

Il Castello di Miramare a Trieste è uno dei (tanti) luoghi in Italia dove ha soggiornato Elisabetta di Baviera e sarebbe sorprendente se non fosse così. Il maniero affacciato sul Golfo di Trieste è stato costruito da Massimiliano d’Asburgo-Lorena, fratello dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria. 

L’arciduca ha fatto erigere il castello per avere una “residenza consona al proprio rango” e ha scelto il promontorio di Grignano per la sua bellezza impervia e selvaggia. L’edificio è stato realizzato in stile eclettico – con una commistione di elementi gotici, medievali e rinascimentali – e sorge all’interno di un parco di 22 ettari.

I lavori del giardino sono stati seguiti in prima persona da Massimiliano I, grande appassionato ed esperto di botanica. Il parco custodisce molte specie rare e comprende una zona ispirata al naturalismo inglese e un’altra all’ordine e alle geometrie all’italiana.

Il castello si sviluppa su due piani ed è composto da più di 20 stanze dove il tempo sembra essersi fermato. Le sale sono state riarredate con i mobili e le suppellettili originali tra il 1925 e il 1926, in seguito a un accordo tra Austria e Italia per trasformare il maniero in un museo. 

Il Castello di Miramare è stato ancora abitato dal duca Amedeo di Savoia tra il 1930 e il 1937, poi ha ospitato il quartier generale di vari eserciti durante la Seconda Guerra Mondiale. In seguito a un importante intervento di restauro, è tornato definitivamente a essere un museo nel 1955.

3. Il Lago di Carezza 

Il Lago di Carezza in Trentino Alto Adige è una tra le più rinomate località turistiche del Trentino-Alto Adige e il soggiorno di Elisabetta di Baviera nel 1897 ha contribuito (non poco) alla sua fama. L’imperatrice vi ha trascorso un periodo di riposo dietro consiglio del proprio medico e ha alloggiato presso lo storico Grand Hotel Karersee.

Sissi amava fare lunghe passeggiate e il 24 agosto ha scelto di percorrere la strada che dal lago attraversa le malghe di Nova Levante e porta al maso Zenay. Quella camminata è passata alla storia e poco tempo dopo il sentiero è stato ribattezzato “Passeggiata Elisabetta” e all’arrivo è stata posta una targa commemorativa.

Il Lago di Carezza è anche chiamato Lago dell’Arcobaleno (“Lec de Ergobando”) per la sua acqua cristallina, che sembra brillare di una moltitudine di riflessi multicolore. Il piccolo bacino naturale è immerso tra fitti boschi di abeti e dalle sue sponde si ha una vista unica sul Latemar e il Catinaccio.

4. Madonna di Campiglio

Era il 1889 quando Elisabetta di Baviera si è recata per la prima volta a Madonna di Campiglio, probabilmente dietro suggerimento dell’arciduca Alberto d’Asburgo-Teschen. Il piccolo borgo tra le Dolomiti di Brenta e le Alpi dell'Adamello e della Presanella ha conquistato l’imperatrice e Sissi vi ha fatto ritorno nel 1894 con Francesco Giuseppe.

All’epoca Madonna di Campiglio era una meta privilegiata dell’aristocrazia europea, ma non ancora la celebre località sciistica che è oggi. Il paese si è affacciato al turismo invernale nel 1910, quando alcuni “skiatori” inglesi hanno risalito il Monte Spinale. Ma l’affermazione è arrivata con la costruzione dell’attuale statale negli anni ’30.

Da quel momento sono sorti diversi impianti di risalita (il primo è stato la “slittovia del Belvedere”) e dopo la guerra è arrivato il turismo di massa. Oggi il comprensorio di Madonna di Campiglio conta più di 150 chilometri di piste e ha oltre 60 tra cabinovie, seggiovie, skilift e tapis roulant.

Il borgo alpino è diventato una meta alla moda del turismo estivo e invernale, ma non ha dimenticato Sissi e Francesco Giuseppe. Il soggiorno della coppia viene ricordato con il “Carnevale asburgico”, una manifestazione di più giorni che mescola rievocazione storica e grandi festeggiamenti. 

A Elisabetta di Baviera è anche intitolato il “Sentiero dell’imperatrice”. La camminata porta da Madonna di Campiglio al Monte Spinale e lungo la strada si incontra una pietra dove la sovrana si sedeva a contemplare il panorama. Il cosiddetto “Sasso di Sissi” si trova nella “Piazzetta dell’imperatrice” e riporta la scritta: “A memoria – Erinnerung 6 – 14 sett. 1889”.

5. Passo della Mendola

Stretto tra il Monte Penegal e il Monte Roen, con pareti che scendono a strapiombo a nord-est e digradano dolcemente a sud-ovest, il Passo della Mendola collega le province di Trento e Bolzano. Il valico offre una vista straordinaria sulla Valle dell’Adige e la Val di Non, ma non è stato scoperto dal turismo fino alla costruzione della (omonima) strada della Mendola tra il 1880 e il 1885.

Negli anni seguenti sono sorti in poco tempo una stazione termale e due alberghi e il passo tra il Penegal e il Roen è diventato un’esclusiva località di villeggiatura per l’aristocrazia europea. Elisabetta di Baviera vi ha soggiornato più volte, in almeno un’occasione con la figlia Maria Valeria. E così pure Francesco Giuseppe.

La tradizione vuole che l’imperatore d’Austria abbia anche utilizzato la “Funicolare della Mendola” per supervisionare le manovre militari dell’esercito asburgico in Val di Non. L’impianto è stato inaugurato nel 1903 e collega la frazione di Sant’Antonio di Caldaro con il valico. La teleferica è stata progettata dall’ingegnere svizzero Emil Strub e supera un dislivello di 854 metri con una pendenza massima del 64%.

La Funicolare della Mendola è tuttora in funzione ed è una delle più ripide d’Europa.

6. Castel Trauttmansdorff 

Nella seconda metà dell’Ottocento, Merano è diventata un’esclusiva località termale e di villeggiatura. Anche Elisabetta di Baviera vi ha soggiornato quattro volte e (soprattutto) la sua prima visita nel 1870 ha contribuito alla fama della cittadina altoatesina. I giornali austriaci hanno dato ampio spazio ai progressi di salute di Sissi e della figlia Maria Valeria e hanno finito per fare una straordinaria pubblicità a Merano.

In questa occasione (e poi di nuovo nel 1889), l’imperatrice ha scelto come propria residenza Castel Trauttmansdorff. Il maniero sorge su un piccolo rilievo ed è stato eretto a metà Ottocento sulle rovine dell’antica fortezza di Neuberg. Castel Trauttmansdorff è il primo esempio di maniero neogotico del Tirolo, anche se in seguito è stato ampliato con un’ala in stile rococò.

Il castello ha subito un lungo periodo di decadenza tra il primo e il secondo dopoguerra, fino a che è diventato di proprietà della provincia autonoma di Bolzano. Oggi è sede del Museo del turismo (Touriseum) ed è circondato da uno straordinario parco botanico.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati inaugurati nel 2001 e si sviluppano su una superficie ad anfiteatro che presenta più di 100 metri di dislivello. Il parco comprende ottanta paesaggi botanici in quattro aree tematiche – Boschi del mondo, Giardini del sole, Giardini acquatici e terrazzati, Paesaggi dell’Alto Adige – e custodisce numerose specie e varietà di piante antiche e rare. 

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono sorti vari anni dopo la visita di Elisabetta di Baviera, ma conservano lo stesso molte tracce dell’imperatrice.

Al loro interno si trova la “Passeggiata di Sissi”, che ricalca un sentiero che la sovrana era solita percorrere. Inoltre sono presenti un grande trono di marmo bianco fatto realizzare in onore di Elisabetta e Francesco Giuseppe dall’ultimo proprietario del maniero, il barone Friedrich von Deuster, e un busto in bronzo dell’imperatrice.

7. Il Teatro alla Scala a Milano

I tre film di Sissi con Romy Schneider raccontano una versione fiabesca della vita di Elisabetta di Baviera. Ma c’è un episodio che viene proposto quasi com’è accaduto nella realtà. Probabilmente, perché sembra uscito da un romanzo.

Tra il 1856 e il 1857, la coppia imperiale ha intrapreso un viaggio di stato nel Lombardo-Veneto e si è trovata a fare i conti con la profonda ostilità del popolo italiano. Il boicottaggio e gli sgarbi sono stati più d’uno. Ma celebre è rimasta soprattutto la decisione dei nobili di Milano di disertare la serata alla Scala in onore degli Asburgo e di mandare al proprio posto i domestici vestiti a festa in segno di disprezzo.

Il teatro d’opera, uno dei più prestigiosi al mondo, è stato costruito dopo che il “Regio Ducale“ è andato distrutto in un incendio ed è stato inaugurato nel 1778. “La Scala” è stata finanziata dalle nobili famiglie milanesi in cambio della proprietà dei palchi ed è sorta al posta della Chiesa di Santa Maria alla Scala (da cui il nome).

Il teatro ha ospitato i più grandi protagonisti della musica internazionale, ha tenuto a battesimo il giovane Giuseppe Verdi e ha avuto tra i suoi direttori artistici Arturo Toscanini. Nel 1943 è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti su Milano, ma la città si è mobilitata per ricostruirlo “com’era e dov’era”.

Le stagioni liriche e di balletto della Scala sono famose in tutto il mondo, ma il teatro ospita anche eventi e mostre, organizza laboratori, è sede di un museo e può essere visitato con diverse tipologie di tour guidati.

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