La Sicilia non è solo terra d'arte e di mare, ma anche di sapori. Un'idea alternativa di vacanza sarebbe proprio quella di seguire la sua tradizione culinaria, da un angolo all'altro dell'isola, per assaporarne l'essenza. In ogni zona di questa terra si trovano specificità uniche, ma anche varianti significative di prodotti diffusi in tutta l'isola, come succede per prodotti simbolo come cannoli e arancine.
Un tour enogastronomico completo della Sicilia richiederebbe settimane, anche per sostare un po' di più per ammirarne le bellezze architettoniche e paesaggistiche. In questo caso, proveremo a darti i giusti consigli per farti un tour in cinque giorni, il minimo sindacale per avere uno spettro dei sapori isolani e portare a casa un po' di gusto di questa antichissima terra.
Giorno 1: Street food a Palermo
Che sia estate o inverno, una gita a Palermo non può prescindere da un tour nel suo street food. Fra i mercati all'aperto, tra cui i famosi Ballarò e Vuccirìa, non potrai evitare di prenderti un pane e panelle o un panino ca' meusa. Il primo è un panino ripieno con una frittatina di farina di ceci. Il secondo, un po' più per stomaci forti, è sempre un panino, questa volta ripieno di milza e altre interiora di vitello bollite, che si può prendere con o senza copertura di caciocavallo. Sempre per chi vuole sapori decisi, largo alla stigghiola, spiedino di budella d'agnello condite con sale, olio e prezzemolo.
Altra tipicità palermitana è lo sfincione, una variante di pizza locale. Come si diceva in precedenza, ti toccherà assaggiare anche arancine, cannoli e cassate, così da poter poi paragonare le diverse varianti in giro per la Sicilia. Ma anche assaporare la celeberrima pasta con le sarde, specialmente tra marzo e settembre, quando sarde e finocchio saranno più probabilmente freschi.
Giorno 2: Cous cous alla trapanese
Nel territorio di Trapani, a pochi chilometri da Palermo, potrai assaggiare un'altra delle tipicità della cucina sicula. Il cous cous alla trapanese è un regalo dell'eredità araba, che ha lasciato in Sicilia questa preparazione tipica della sua tradizione. Si può assaggiare sia a Trapani che nella pittoresca San Vito lo Capo, dove, tra l'altro, a settembre, si organizza abitualmente la sagra del cous cous. Questo viene preparato con la semola, bollita e sgranata, e condita con brodetto e pezzi di pesce locale, come scorfano rosso, gambero rosso trapanese, cernia, gallinella e anguilla. Famoso è anche il pesto alla trapanese, una variante che prevede basilico, pomodoro e mandorle tra gli ingredienti principali.
Giorno 3: Macco di fave ad Agrigento
Macinando un po' di chilometri dalle terre trapanesi, si approda ad Agrigento, patria dei templi greci, ma anche tappa obbligatoria per un tour enogastronomico in Sicilia. Originario di queste parti è il macco con le fave, un piatto che consiste in una crema di fave, arricchita con verdura e condita con olio extravergine d'oliva. Altri ottimi primi dell'agrigentino sono la pasta coi carciofi, la pasta con fave e ricotta e i cavatelli all'agrigentina, con melanzane e ricotta salata.
Giorno 4: I gusti del barocco
Fra i monti iblei e la Val di Noto, oltre ai più fulgidi esempi di arte barocca siciliana, si trovano altri prodotti tipici da non mancare. Sosta obbligatoria per gli amanti del cioccolato è Modica, dove la tradizione cioccolatiera è portata avanti da secoli. Qui la cioccolata è impastata senza burro, utilizzando solo cacao e zucchero, dandole una consistenza particolare ed un sapore unico. Altra specialità del luogo sono gli 'mpanatigghi, paste di carne di maiale e cioccolato di derivazione spagnola, assolutamente prelibate. A Ragusa, invece, dovrai provare le scacce ragusane, focacce ripiene in modi diversi, con pomodoro, melanzane, patate, ricotta o broccoli.
Giorno 5: Il pistacchio di Bronte
Diffida dalla imitazioni. Il pistacchio di Bronte si coltiva solo sulle terre di questo comune all'ombra dell'Etna, che qui cresce saporito e unico proprio grazie all'influenza del vulcano siciliano. Per conservare la sua unicità , non viene raccolto ogni anno, e viene lasciato spazio e tempo alla terra per recuperare le proprietà giuste che restituiscono la prelibatezza del prodotto. Qui, oltre a fare una visita al vulcano, potrai assaporarlo in diverse varianti, tra cui il succulento pesto di pistacchio.
Vini Siciliani
Forse non è molto risaputo, ma anche la Sicilia ha delle ottime bottiglie e vini doc sul suo territorio. Sono diversi i vitigni autoctoni siciliani che hanno raggiunto la fama grazie al loro gusto. Il Nero d'Avola e il Frappato sono i principali vitigni rossi, che danno vita a vini come Cerasuolo di Vittoria, mentre uve bianche sono la base del Grillo, dell'Inzolia e del Grecanico. Ottimi i vini dolci liquorosi siciliani, come lo Zibibbo, il Marsala e il Passito di Pantelleria, ottimi da abbinare a cannoli e cassate.