Storia e geografia dei laghi italiani

Da sempre l'acqua, dolce o salata, ha rappresentato un punto di riferimento per l'uomo, in tutte le fasi dell'evoluzione dell'umanità. Le acque dei laghi sono al centro dell'interesse degli umani soprattutto per il loro essere un ecosistema chiuso: essendo circondati da terra e avendo pochissimi sbocchi nelle acque correnti, si sono prestati come terreno fertile per lo sviluppo delle comunità. Naturalmente, non tutti i laghi sono uguali: a seconda della loro origine e formazione questi hanno caratteristiche e strutture differenti.

Per laghi glaciali si intendono quei laghi che occupano la cavità che si è creata a seguito dell'erosione prodotta da un ghiacciaio o dal suo scioglimento (in questo caso vengono detti proglaciali). È in questo modo che si è formata la maggioranza dei laghi della terra: alcune volte il lago è nato ancora prima che il ghiacciaio scomparisse, e in questo caso viene chiamato subglaciale. Il lago Sirio, nel Canavese, è un esempio di questo tipo.
 
I laghi tettonici, invece, si sono formati a seguito del movimento della crosta terrestre, che in alcuni tratti è sprofondata e ha dato vita a delle depressioni, riempitesi poi di acqua: il lago Trasimeno, in Umbria, è un lago formatosi a seguito della creazione della catena degli Appennini.

Si chiamano laghi carsici, come il Lago del Matese in Campania, quelli la cui formazione è sì dovuta allo slittamento della superficie della Terra, ma che si sono creati per l'azione corrosiva delle soluzioni saline sul suolo terrestre. Sono detti laghi argini di paludi quelli prodotti dagli smottamenti di paludi.

I laghi di origine vulcanica, invece, come il lago di Bolsena o quello di Bracciano (in Lazio) si sono formati a seguito di un'imponente eruzione vulcanica oppure per via della fuoriuscita di materiale lavico da un vicino vulcano.

Laghi alluvionali sono quelli formatisi a seguito dello spostamento naturale di alcuni corsi d’acqua, che hanno lasciato i sedimenti per la formazione di laghi: il lago di Levico e il lago di Caldonazzo sono due esempi del genere.

I laghi costieri, poi, sono quelli creatisi nelle vicinanze della costa e, per questo motivo, spesso sono composti d'acqua salmastra (in Italia, ad esempio, annoveriamo il lago di Varano e il lago di Lesina).
 
Per laghi artificiali, infine, si intendono quei bacini acquatici che l'uomo ha creato artificialmente, principalmente per produrre energia idro-elettrica o per motivi naturalistici, ad esempio per ricreare l'habitat necessario per la riproduzione di alcune specie animali.