La tradizione del foliage arriva da oltreoceano. Il turismo alla scoperta degli alberi e dei boschi che cambiano colore in autunno è nato in Canada e negli Stati Uniti e poi ha preso piede in Europa. Ma allora perché viene indicato con un termine francese?
In realtà si tratta di un malinteso. La parola “foliage” è inglese e significa genericamente “fogliame”. Non solo. Ha anche una pronuncia diversa da quella “francesizzata” che è entrata in uso (l’accento cade sulla prima sillaba e la “a” è muta). La confusione e l’uso improprio sono nati probabilmente dalla somiglianza con il termine francese “feuillage” e hanno finito con il dare forma a una sorta di neologismo.
Al di là delle dispute linguistiche, la parola “foliage” ormai è familiare a tutti ed evoca paesaggi autunnali accesi da infinite sfumature di giallo e di rosso delle foglie che cambiano colore prima di cadere. Quello che invece è meno noto è che il foliage è il risultato di una strategia di sopravvivenza delle piante, che “tagliano” la dispendiosa attività della fotosintesi clorofilliana per affrontare i rigori dell’inverno.
In Italia i posti per vivere la “stagione dei colori” non mancano e in Piemonte sono presenti alcuni molto suggestivi. Qui ne trovate 8 dove lo spettacolo del foliage prende forma tra natura, storia, arte e spiritualità.