Dai territori montuosi del Gargano, e lungo tutto il Tavoliere delle Puglie, si trovano specialità tradizionali che vale la pena provare durante la tua vacanza in Puglia. Questi piatti della tradizione hanno oggi scavalcato i confini della regione e sono stati inglobati tra le eccellenze nazionali. La burrata, le cime di rapa e il pane di Altamura sono solo gli esempi più famosi di una terra che non smette mai di stupire.
Tra barocco salentino e uliveti millenari, rimane sempre tempo per intraprendere un prelibato itinerario enogastronomico della Puglia. Ecco come gustarsi un po' di Puglia in soli 3 giorni.
Giorno 1: I gusti del Gargano
Partendo da nord, la prima sosta del nostro tour non può che essere il Gargano. Nello sperone d'Italia, i prodotti che dovrai provare sono i formaggi. In primis, il caciocavallo podolico, una produzione tipica di questa parte di Puglia, dal gusto forte e deciso tipico della cucina meridionale. Da queste parti, in generale, col formaggio non si scherza. Lanciati nell'assaggio delle mozzarelle, dei canestrati, delle ricotte e del cacioricotta. Non sbaglierai mai. Prima di lasciare la zona, prova un limoncello fatto con i limoni locali, grossi e abbondanti, una tradizione radicata e decisamente piacevole.
Il tour del formaggio, nel primo giorno, prosegue appena più in basso, nei territori di Andria. Qui è dove è tradizionalmente nata la famosa burrata pugliese, un prodotto succulento che non smetteresti mai di assaporare. Per chi non avesse confidenza, si tratta di un formaggio a pasta filata simile alla mozzarella, ma molto più morbido, frutto dell'arte casearia delle Murge e proprio del territorio di Andria.
Giorno 2: Orecchiette con cime di rapa
Spostiamoci quindi a Bari, luogo natìo di uno dei simboli culinari della Puglia. Le orecchiette con le cime di rapa sono una deliziosa tradizione di origine contadina diffusa ormai in tutta la Puglia e oltre. Le sue origini risalgono proprio al territorio barese, dove oggi sono proposte in tutti i ristoranti tipici, forti della ricchezza di sapore di queste verdure, dal gusto molto distante rispetto a quelle che si trovano nel resto d'Italia. La sapienza con cui vengono poi cucinate e servite esalta il loro sapore, spesso accompagnato da una spolverata di formaggio locale.
Tra le specialità del barese, potrai trovare poi i cavatelli ai frutti di mare e le lasagne di mare, oltre che gustosi dolci come gli amaretti e le castagnedde. Se ti rimane tempo, e fame, lanciati verso i suadenti paesaggi dell'entroterra, dove Altamura ti accoglierà con la fragranza e il profumo del suo celeberrimo pane, da gustare con un goccio d'olio pugliese.
Giorno 3: Panzerotti e pasticciotti
Se ancora non ti è capitato, in giro per questa splendida terra dovrai fare un break con dello street food locale. Se hai fegato, lanciati all'assaggio dei panzerotti fritti pugliesi, che vengono preparati con diversi tipi di ripieno, dalla carne trita alle rape, dalla mortadella alla mozzarella filante. In qualsiasi modalità riuscirai a trovarli, sarà un'esperienza unica.
A questo punto, nel nostro tour enogastronomico, ci troveremo diretti verso il rinomato Salento e la sua città di riferimento. La meravigliosa Lecce, tra i suoi palazzi d'architettura barocca, nasconde (neanche troppo) una succulenta abitudine: fare colazione con i pasticciotti. Cosa sono? Si tratta di paste dolci di frolla, ripiene con crema pasticcera e servite calde. Ti basterà solo sentirne l'odore per ordinarne almeno uno.
Questa era la colazione. A pranzo, lasciati avvolgere dal suadente gusto dell'agnello con patate alla leccese, da annaffiare con un Primitivo di Puglia, il vino rosso d'eccellenza della regione.
In tre giorni ti sarai fatto/a un tour enogastronomico della Puglia soddisfacente, ma difficile esaurire l'offerta di questa cucina in così poco tempo. Hai sempre l'occasione di ripetere il percorso al contrario, e perderti fra i mille sapori di questa terra, le sue varietà di formaggio duro e filante, i suoi salumi e le sue preparazioni tradizionali, i suoi vini e il gusto del suo olio, i dolci alle mandorle e i liquori per provare a digerire il resto.