Nel tratto di costa davanti a Gaeta, dove il Monte Orlando si tuffa nel Mar Tirreno, si innalza una falesia percorsa da tre profonde fenditure verticali. La peculiare formazione di roccia prende il nome di “Montagna Spaccata” ed è un luogo in cui storia, fede, natura e leggenda si intrecciano in maniera indissolubile.
La tradizione vuole che gli squarci siano stati aperti da un forte terremoto che si è verificato al momento della morte di Cristo. Per certo, sulla sommità della falesia sorge il Santuario della Santissima Trinità, fondato intorno all’Anno Mille come monastero benedettino e diventato rapidamente un importante centro di culto. All’interno della spaccatura principale, invece, si trova la piccola Cappella del Crocifisso, abbarbicata sopra un masso precipitato nel XV secolo e luogo di raccoglimento prediletto da San Filippo Neri.
La profonda religiosità che permea la Montagna Spaccata emerge anche nelle storie di pirati legate al luogo. Una in particolare narra che un marinaio turco, non credendo all’origine divina delle fenditure, abbia appoggiato una mano sulla roccia per saggiarne la consistenza e la pietra si sia “ammorbidita” all’improvviso. Verità o leggenda? Il confine, ancora una volta, è labile: all’interno della spaccatura principale è presente quella che sembra l’impronta di un palmo e di cinque dita.
Senza dubbio, la Montagna Spaccata è un luogo pieno di suggestioni. Se volete saperne di più, qui trovate sette curiosità sulle sue storie e i suoi misteri!