Le Ville Palladiane fanno parte del complesso delle ville venete, abitazioni signorili fatte costruire dal XV secolo lungo i territori della Repubblica di Venezia.
Fra questi circa quattromila siti disseminati su tutto il Veneto, le residenze costruite da Andrea Palladio costituiscono una piccola ma preziosissima parte. Basti pensare che molte di queste, 24, sono state inserite nella lista Unesco come Patrimonio dell'Umanità. Oggi te ne vogliamo presentare dieci, la nostra top ten personale, fra le più belle di quelle scelte dall'Unesco.
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Villa La Rotonda - Vicenza
È forse una delle più famose e fotografate ville del Palladio, quella nota come La Rotonda. In realtà, come per tutte le ville, prende il nome dal committente. In questo caso, fu il monsignor Almerico Capra, che affidò la costruzione di questa villa-tempio al Palladio nel 1566.
Una facciata identica si ripete sui quattro lati di questa villa, in una simmetria perfetta che dona incredibile fascino alla costruzione. La villa si erge dall'alto di un leggero altipiano vicino Vicenza, a dominare un ampio tratto della campagna veneta sottostante. Solitamente, gli spazi interni sono visitabili solo due giorni a settimana, e da marzo a novembre. Per cui, sempre meglio informarsi.
Villa Angarano – Bassano del Grappa
Siamo a Bassano del Grappa se ci troviamo al cospetto di questa maestosa e regale villa, la cui realizzazione fu affidata da Giacomo Angarano all'amico Andrea Palladio. Quello che si vede oggi, tuttavia, non è tutta opera dell'architetto veneto.
Sue sono rimaste le barchesse, strutture laterali tipiche delle ville venete, che avevano la funzione di separare gli ambienti destinati ai contadini da quelli dei proprietari. Il corpo centrale della villa fu invece opera del Margutti, che rifinì con perizia il lavoro iniziato dal Palladio.
Visite: la villa si può visitare dall'esterno su appuntamento, ed è possibile acquistare oli e vini prodotti nei suoi terreni.
Villa Chiericati – Grumolo delle Abbadesse
Di notevole importanza questa villa a Vancimuglio di Grumolo delle Abbadesse, nella provincia di Vicenza.
Segna infatti un passaggio fondamentale nell'architettura delle ville palladiane, essendo il primo modello di villa-tempio realizzato dal Palladio, presentando un pronao che si innesta sulla struttura della villa tradizionale. Un modello che Andrea Palladio poi riprenderà in molte altre sue residenze, rendendolo un vero e proprio marchio di fabbrica.
Visite: Da 1 maggio a 31 ottobre - Da lunedì a sabato
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Villa Godi Valmarana - Lugo di Vicenza
Questa villa del Palladio, la prima di cui si ha testimonianza certa di attribuzione, dataci dallo stesso architetto nei suoi Quattro Libri, ospita anche un museo paleontologico con numerosissimi fossili.
Decisamente austera l'impostazione dell'edificio, dove ogni decorazione è quasi bandita. Un elemento tipicamente palladiano, che in questo caso sembra essere un riflesso del committente, un ricco mercante, tuttavia non nobile, come erano invece gran parte dei proprietari per cui lavorò il Palladio.
Di questa villa si possono visitare i nove saloni, questi sì, adorni dei dipinti di vari pittori, tra cui il Padovano, che qui lavorarono dal 1540. Da vedere inoltre il giardino dietro la villa, anch'esso realizzato secondo il progetto del Palladio.
Visite: da maggio a settembre – martedì, sabato, domenica e festivi
Villa Thiene – Quinto Vicentino
Diversi sono i rimaneggiamenti che hanno riguardato Villa Thiene, e tra questi, anche quelli di Andrea Palladio. Il progetto originario la famiglia Thiene lo affidò a Giulio Romano, mentre Palladio ne modificò successivamente alcuni aspetti.
Vicende alterne portarono la famiglia committente lontano da Quinto Vicentino, dove sorge la villa, e l'edificio rimase incompiuto. Fu solo parecchi anni dopo, nel '700, che Francesco Muttoni realizzò una serie di interventi per completarne il profilo, dandogli in gran parte l'aspetto che possiamo ammirare oggi.
Visite: tutti i giorni
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Villa Trissino - Cricoli
Questa, in un viaggio alla scoperta del Palladio, è una tappa fondamentale, pur non essendo stata progettata dal famoso architetto veneto. Tuttavia, è da qui che prende avvio la sua formazione, sotto l'attenta guida e il contributo del suo scopritore, il letterato Giangiorgio Trissino, vero e proprio mentore di Palladio nei suoi primi anni.
È nel cantiere di questa villa che Trissino intuì il talento del giovane architetto, intento a lavorarci, e decise di portarlo con sé in numerosi viaggi che ne formarono definitivamente il talento e le capacità architettoniche.
La villa è nondimeno splendida, anch'essa ripresa da un edificio preesistente e trasformata secondo le tendenze del tempo, tenendo cioè in viva considerazione i temi dell'architettura romana.
Visite: da aprile a novembre, su prenotazione
Villa Saraceno - Agugliaro
Biagio Saraceno chiamò Palladio per affidargli il compito di restaurare la struttura preesistente di questa villa. L'intervento dell'architetto fu tuttavia circoscritto e non riguardò un completo rifacimento. Di stampo palladiano è quindi il corpo padronale dell'edificio, realizzato in maniera impeccabile secondo uno stile estremamente caratteristico.
Il profilo riprende i temi dell'architettura romana, in cui ogni decorazione viene eliminata e unico protagonista è l'elemento architettonico puro, a definire spazi ed estetica. Il risultato è quello di trovarsi di fronte ad una villa, con la sensazione, però, di essere al cospetto della facciata di un antico tempio.
Visite: da 1 aprile a 31 ottobre - mercoledì
Villa Valmarana - Vigardolo
Tappa fondamentale nello scoprire le ville palladiane quella che ci porta in questo tratto della provincia vicentina. Questa villa è uno dei primi edifici progettati dal Palladio in autonomia, e presenta infatti già numerose costanti della sua architettura.
Come, ad esempio, la dislocazione delle stanze, che sembra riprendere proprio quella di Villa Trissino a Cricoli, dove il Palladio lavorò in giovane età. Negli spazi interni della villa si possono ancora vedere dei resti di decorazioni parietali, testimoni dell'impianto di un edificio preesistente diffusamente affrescato.
Visite: da aprile a ottobre – mercoledì, sabato e domenica
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Villa Barbaro - Maser
È probabilmente una delle più magnificenti e meglio conservate ville del Palladio, rimasta tutt'oggi in ottimo stato e ancora abitata dai proprietari. La sua fortunata posizione, immersa in un verdeggiante paesaggio della campagna veneta, e la sua elegante architettura la rendono una delle più belle ville della zona.
Splendidi gli esterni, così come gli interni, le cui decorazioni vennero affidate, dai Barbaro, a Paolo Veronese, regalando a questi ambienti un elemento di preziosa unicità.
I dintorni della villa si distinguono per manifestazioni floreali di rose, glicini e bignonie, che adornano ed arricchiscono ulteriormente gli esterni della villa. In questi spazi è anche possibile assaggiare i vini prodotti nei terreni della residenza.
Visite: tutti i giorni, su prenotazione
Villa Emo – Fanzolo di Vedelago
Non siamo più negli anni giovanili di Palladio quando gli viene commissionata questa villa dalla famiglia Emo. Sono oltre vent'anni che l'architetto realizza residenze di questo tipo, e Villa Emo è forse una delle più complete nei suoi vari elementi architettonici, oltre che una delle più estese.
Dal corpo padronale, a cui viene dato particolare risalto, alle barchesse laterali, tutto è in perfetta armonia in puro stile palladiano. Di grande interesse è anche il parco che circonda la villa, dove si trova anche un particolare ecosistema di piante.
Non si può più rintracciare l'originale progetto palladiano, nel parco, e oggi rimane un'impostazione che richiama quella del giardino ottocentesco, di altissimo interesse.
Visite: tutti i giorni
Difficile riportare a parole quello che Palladio ha saputo così bene esprimere con i suoi progetti, portando innovazione, eleganza ed uno stile unico lungo i territori della Repubblica veneziana. Ora tocca a te partire alla scoperta di queste splendide testimonianze del Cinquecento in una vacanza nella campagna veneta tra le sue famose ville.