Lasciate alle spalle le Baronìe e proseguendo verso sud, la foce del Cedrino forma grandi e belle spiagge, ben attrezzate per un turismo familiare, ma il paesaggio cambia in modo repentino oltre Orosei, dove si erge a strapiombo sul mare il massiccio calcareo del Supramonte.
Bianche falesie si susseguono con continui colpi di scena fino a Santa Maria Navarrese: i torrenti hanno inciso l’altopiano formando le ‘codule’, profonde gole incassate nella roccia, ricche di vegetazione rigogliosa, che sfociano a mare con piccole spiagge di incredibile bellezza. Cala Sisine, cala Mariolu e cala Goloritzè, tre delle spiagge più belle e famose della zona, sono nel territorio del comune di Baunei, un paese di pastori come nella tradizione sarda che grazie alle attrattive delle sue splendide coste oggi è anche meta turistica.
Poco più a nord, sempre nel golfo di Orosei, si incontrano le note cala Fuili e cala Luna. Tutte queste spiagge si raggiungono con difficoltà solo su sentieri e accidentate piste sterrate, oppure, ben più agevolmente, dal mare con piccole imbarcazioni. Belle spiagge si trovano anche poco più a sud, nella zona di Arbatax e nell’Ogliastra.
Natura incontaminata
Con i 40 km di massiccio calcareo a strapiombo sul mare del capo Monte Santo, il versante meridionale del golfo di Orosei è un luogo unico, quasi inaccessibile, un bastione ricoperto di macchia mediterranea con una natura pressoché incontaminata e panorami straordinari. Il sentiero Selvaggio Blu consente di inoltrarsi in questo territorio aspro e impervio, ma per le difficoltà tecniche delle sue 7 tappe è adatto a escursionisti esperti. Da cala Goloritzè invece si raggiunge comodamente in barca (ma anche a piedi, con un’escursione di circa un’ora) la grotta del Bue Marino, una delle più grandi e affascinanti dell’isola, con le stalattiti e le stalagmiti che riflettendosi nelle acque blu creano effetti particolarmente suggestivi.
LE LOCALITÀ
Baunei. Sovrastato da un alto e scosceso muraglione calcareo, è un borgo dall’aspetto tipicamente montano dove, nel centro storico, spicca la seicentesca parrocchiale di S. Nicola, con una rara copertura a cupole e un portale decorato, staccato dalla chiesa, con funzione di finta facciata.
Centro più importante dell’Ogliastra settentrionale, fin dall’antichità Baunei è stato borgo di pastori e ancora oggi si presenta come un grosso centro agricolo e pastorale, ma con forti e motivate possibilità turistiche grazie alla progressiva valorizzazione della sua zona costiera attorno al borgo di Santa Maria Navarrese, tranquilla località balneare di Baunei, uno dei principali centri vacanzieri del litorale, ideale soprattutto per chi vuole sfuggire alla mondanità e alla ‘Sardegna vip’.
Dal pendio del monte Santo il suo territorio si estende infatti su una vastissima costa ancora aspra e intatta, con insenature e paesaggi marini unici. Nel centro storico, riconoscibile è la chiesa di Santa Maria Navarrese, che, come narra la leggenda, fu fatta edificare dalla figlia del re di Navarra per adempiere a un voto fatto durante un naufragio.
Numerosi sono inoltre gli itinerari d’interesse ambientale, archeologico ed etnologico, tra questi l’altopiano basaltico del Golgo, selvaggio e spopolato, dove si apre l’omonima voragine (Su Sterru), la più profonda dell’isola; la vicina chiesa campestre di S. Pietro degli inizi del Settecento, davvero singolare con la sua facciata bianchissima che spicca in un panorama brullo e aspro, con un particolare cippo antropomorfo, e il nuraghe di Coa de Serra, eretto a sentinella dell’altopiano. A circa 4 km dall’abitato, percorrendo una strada asfaltata si raggiunge Sa Pedra Longa, uno spettacolare pinnacolo roccioso alto circa 128 m che svetta direttamente dal mare.
Cala Sisine
Come arrivare. Via terra lungo la codula di Sisine (dall’altopiano del Golgo si segue a destra sulla strada per la chiesa di S. Pietro); il percorso è lungo 15 km ma in auto è possibile arrivare a pochi km dalla spiaggia. Via mare da Santa Maria Navarrese o da Cala Gonone con i battelli turistici.
Ambiente. Si inserisce in un tratto di costa con falesie alte fino a 500 m e a picco sul mare; molte grotte naturali si alternano a lembi di arenile. La spiaggia, ampia e luminosa, è formata dallo sbocco a mare del torrente che scorre nella codula di Sisine, ed è costituita da un imponente accumulo di sabbia calcarea cosparsa di piccoli ciottoli levigati dall’azione dell’acqua di straordinaria trasparenza. Nei pressi del vicino punto ristoro un sentiero porta alla grotta Su Meraculu (1 ora circa).
Cala Goloritzè
Come arrivare. Via terra da Baunei si raggiunge l’altopiano di Golgo, dove si lascia l’auto, e si percorre un sentiero per circa 1 ora. Via mare da Santa Maria Navarrese o da Cala Gonone.
Ambiente. È una spiaggia incontaminata e selvaggia. Il sentiero riprende una mulattiera utilizzata in passato dai carbonai; la cala, il cui scenario si spalanca all’improvviso alla fine del sentiero, è una delle più belle dell’intero Mediterraneo tanto da essere divenuta monumento nazionale nel 1995. L’insenatura è resa suggestiva dal celebre arco proteso verso il mare, il cui colore turchese è dovuto ad alcune sorgenti sottomarine di acqua dolce; la spiaggetta è cosparsa di sassolini di quarzo bianco presenti anche nel fondale (è vietato raccoglierli e portare le imbarcazioni entro i 300 m dalla riva).
Santa Maria Navarrese
Come arrivare. La località di Baunei si raggiunge dalla statale 125 Orientale Sarda con due deviazioni segnalate; la spiaggia è a sud dell’abitato.
Ambiente. Il centro, contraddistinto dalla presenza di olivastri millenari, si affaccia sulla spiaggia di sabbia chiara e incassata tra rupi rosate. Il litorale è dominato da una torre spagnola e dall’isolotto di Ogliastra.
Testo esclusivo: Touring Club Italiano