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Le Spiagge della Costiera Amalfitana

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La Costiera amalfitana delimita a nord il golfo di Salerno e si estende per una quarantina di chilometri tra Positano e Vietri sul Mare. È un tratto di costa particolarmente ricco e vario a livello naturale, culturale e umano tanto da essere diventato, nel 1997, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Ogni paese della Costiera ha una sua caratteristica che lo distingue dagli altri, a partire da Vietri sul Mare, famosa per la sua tradizione nella lavorazione della ceramica, per giungere alle strette vie e al Duomo dell’antica Repubblica marinara di Amalfi. In alto, tra le rupi fitte di limoni è Ravello, cara a Richard Wagner e Greta Garbo e vera e propria cittadella della musica. Conca dei Marini offre lo spettacolo della grotta dello Smeraldo che, grazie al colore dell’acqua unito al drappeggio delle numerose concrezioni, è un vero e proprio gioiello. Infine Positano, borgo turistico in splendida posizione, è famosa per il suo paesaggio e per lo stile dell’abbigliamento estivo. Di fronte alla punta della Penisola sorrentina l’isola di Capri, scoscesa e mondana, è una delle isole più celebri del Mediterraneo.

Con due facce e due cuori: da un lato c’è l’isola lussuosa dei vip e degli aperitivi nella Piazzetta, dall’altra vivono i vicoletti silenziosi di Anacapri, rimasta ancora un paese, e la spontaneità della gente del luogo. Capri propone allo stesso tempo mare e montagna, stabilimenti balneari e camminate interessanti, e offre diverse meraviglie naturali e no: la Grotta Azzurra e l’Arco naturale, l’antica villa Jovis e la dimora di Axel Munthe.

Una costa unica al mondo

L’impervia conformazione della costa non lascia molto spazio alle spiagge, che sono piuttosto scampoli di ciottoli rubati alla scogliera o insinuati nel profondo di fiordi. Lunghe scalinate o sentieri consentono di scendere dalle case aggrappate alla costa al limpido mare sottostante, ma sicuramente più comodo è raggiungere le calette disponendo di un’imbarcazione. Una grande impresa della popolazione locale fu quella di strappare quanto più possibili spazi coltivabili all’impervia natura costiera creando quei muri a secco, detti muracine, che sono uno degli elementi fondamentali del fascino paesaggistico del territorio.

Questo straordinario ambiente è reso ancora più singolare dai caratteristici insediamenti che si sgranano lungo la costa e che assumono le conformazioni più bizzarre, dovendosi adattare alla complessa orografia della costa. Il paesaggio della Costiera è dominato dai limoneti, la cui presenza è documentata già a partire dagli inizi dell’XI secolo.

Come sul versante sorrentino, è tradizionale l’uso delle pagliarelle che coprono la chioma dei limoni, anche se ultimamente sono state sostituite dalle più pratiche reti di plastica. Lungo la Costiera sono presenti anche numerosi vigneti: si tratta di uve autoctone da cui vengono prodotti vini di buona qualità.

Non solo mare

La produzione di carta ad Amalfi risale al XIII secolo, quando nella valle dei Mulini, a monte della città, nelle numerose cartiere l’acqua spingeva le ruote che sminuzzavano i panni da cui si ricavava la carta: questa era solo la prima fase della fabbricazione a mano, alla quale se ne aggiungevano altre che mettevano in gioco l’abilità dell’artigiano. Era una carta molto pregiata, utilizzata per lo più nella raffinata editoria d’arte.

Nelle memorie di Ravello si affollano invece una serie di personaggi famosi che rimasero incantati dalla sua bellezza e tra i quali spiccano Giovanni Boccaccio, che qui ambientò una novella del Decamerone, e Richard Wagner che si ispirò al giardino di villa Rufolo per immaginare quello di Klingsor del suo Parsifal. Ravello era nel Duecento un importante centro commerciale rivolto al Mediterraneo meridionale e orientale, e proprio da questi traffici derivano i richiami siciliani e arabi delle sue architetture. Il paese è tra i luoghi magici della Costiera, dove fermarsi almeno per ammirare l’impareggiabile panorama sul mare.

Ciò che si nota arrivando a Vietri sul Mare è l’elegante cupola maiolicata della chiesa di S. Giovanni Battista: fin da questa prima occhiata si riesce già a capire che la ceramica è stata, ed è in parte tuttora, la principale risorsa di questo delizioso borgo della Costiera.

Le località

Positano. Negli anni Sessanta del Novecento era sinonimo di vacanze elitarie. Compresa all’interno dell’Area marina protetta di Punta Campanella, Positano si adagia in splendida posizione sulle ripide pendici del monte Comune e del monte Sant’Angelo ai Tre Pizzi, che digradano verso il mare. Le case candide sono immerse nella vegetazione mediterranea, disposte quasi ad anfiteatro intorno alla baia. Ed è uno scenario che merita di essere ammirato per il suo tessuto urbano fatto di terrazze, vie strette e sinuose, di abitazioni in cui si ritrovano tracce di un’antica matrice mediterranea che si manifesta nell’uso dei battuti a lapillo o delle case intonacate a calce e con i tetti a cupola, un efficiente sistema idrico per convogliare l’acqua nelle cisterne. Il motivo della cupola, questa volta maiolicata a piastrelle gialle e verdi, si ripropone, con ben altre dimensioni e splendori rispetto a quella di Ravello, nella magnifica parrocchiale di S. Maria Assunta, che all’interno conserva il reliquiario di S. Vito, capolavoro di arte orafa napoletana.

Oggi è il turismo la forza trainante dell’economia locale, sostenuto dalla bellezza dei luoghi, dalle tradizioni enogastronomiche e dalle attività artigianali che hanno fatto della cittadina un vero e proprio marchio della moda. Ricco e variato è anche il quadro delle offerte culturali che si rinnovano ogni anno spaziando dai concerti nelle dimore barocche alla danza, alla letteratura, al folclore, fino agli incontri dedicati al cibo.

Praiano. Incastonata in una delle più belle insenature della Costiera, tra Positano e Conca dei Marini, ai due lati di capo Sottile, l’antica Pelagianum (mare aperto) per secoli è stata luogo di villeggiatura dei nobili e delle loro corti, che qui si recavano per goderne la quiete paradisiaca. La cittadina ha mantenuto intatto il fascino di antico borgo di pescatori: è infatti una delle località più suggestive della Costiera, nota come stazione climatica e balneare grazie alle ottime strutture ricettive di cui è dotata. Non può mancare una sosta nella chiesa di S. Giovanni Battista per ammirare il magnifico pavimento in cotto maiolicato del 1790. Dall’altro lato di capo Sottile, la frazione di Vettica Maggiore regala una splendida vista su Positano, su tutta la parte finale della penisola e sull’isola di Capri.

Amalfi. Fu la prima delle Repubbliche marinare a intrecciare nel X secolo un fitto commercio con tutta l’area mediterranea, specialmente con la parte orientale da cui importò l’uso della bussola, fino ad allora conoscenza esclusiva degli arabi. Il suo codice marittimo, la Tabula amalphitana, sancì regole marittime valide in tutto il bacino. Il periodo glorioso terminò con l’assedio del 1137 da parte dei normanni sostenuti da Pisa, la grande rivale di Amalfi. La sfida tra le Repubbliche marinare si ripresenta ogni anno all’inizio di giugno quando Amalfi, Genova, Pisa, Venezia si confrontano nelle acque di uno dei quattro porti in una gara nautica con imbarcazioni d’epoca, la famosa Regata delle antiche Repubbliche marinare. A testimoniarne il glorioso passato restano vari edifici, primo fra tutti il Duomo, alla sommità di una monumentale scalinata. Solo il campanile (1180) conserva intatti i caratteri dell’arte arabo-normanna e la policromia caratteristica dell’architettura romanica del Salernitano. L’interno ha subito trasformazioni in età barocca, ma i pulpiti con decorazione musiva sono del XII-XIII secolo. Accanto si apre il chiostro del Paradiso, costruito nel tardo Duecento in stile arabo.

All’aperto si può godere il fascino del borgo medievale facendo quattro passi per via dei Mercanti, quasi rettilinea e pressoché tutta coperta, oppure sul lungomare, uno dei più belli della Costiera, che sul lato ovest offre un celebre panorama sulla città e sul golfo.

Cetara. Bellissima località di pescatori e marinai, sorge oltre la punta di Fuenti, che domina il golfo di Salerno. Borgo legato da sempre alla pesca (il toponimo Cetara sembra derivare da cetaria, tonnara), tra i suoi prodotti tipici più rinomati vanta il tonno e le alici. Da queste ultime si ricava l’ormai celebre colatura, un prodotto pregiato che viene considerato l’erede del garum, la più famosa salsa dell’antica Roma.

Il paese cela alcuni tesori artistici: ben riconoscibile per la sua cupola maiolicata, la chiesa romanica di S. Pietro fu completamente ricostruita nel XVIII secolo, ma è affiancata da un magnifico campanile medievale. Sul mare si erge l’antica torre di avvistamento, eretta nel Cinquecento e oggi simbolo di Cetara.

Vietri sul Mare. Situata nell’angolo più protetto del Golfo di Salerno, Vietri, considerata una delle località balneari più caratteristiche della Costiera amalfitana, è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco nel 1997. La sua fama è dovuta in particolare alla ricca produzione di ceramiche artistiche e di mattonelle da rivestimento murario, eredità di una tradizione che risale almeno al VII-VI seco-

lo a.C. Vanto della cittadina, le ceramiche antiche risplendono sulla cupola e sul campanile della parrocchiale di S. Giovanni Battista, e altre, più moderne, decorano gli edifici del centro storico. Significativo è il Museo provinciale della Ceramica, situato nella frazione di Raito all’interno del complesso di villa Guariglia, dove si può ammirare gran parte della produzione locale dal XVIII secolo alla prima metà del Novecento.

Capri. Emblema di moda e vacanze da vip, Capri celebra i suoi fasti nella mitica Piazzetta, dove ai tavolini dei bar è frequente incontrare personaggi famosi. Ma Capri è anche arte e natura, dalle numerose passeggiate tra il profumo di macchia e di agrumi alla celebrata Grotta Azzurra. Il paesaggio è prevalentemente montuoso, affascinante nei suoi strapiombi, nelle terrazze panoramiche, nelle coste scoscese ricche di grotte che affacciano su un mare dai colori suggestivi. Alcune coltivazioni tipiche sono gli agrumi, senza scordare che la ricca vegetazione comprende anche rare specie, come la palma nana ancora presente in aree poco accessibili. Tra i piatti da gustare sull’isola, la semplice ma gustosa insalata caprese, a base di pomodoro, mozzarella, un filo d’olio extravergine, basilico e origano. L’imperatore Tiberio vi fece erigere una villa sontuosa (villa Jovis, oggi visitabile) sulla sommità del promontorio orientale. Consigliabile un tour completo dell’isola per ammirare scorci della costa a picco sul mare: basta dirigersi verso il Parco Augusto, passeggiare per la spettacolare via Krupp che scende fino al mare, salire al belvedere Cannone o inerpicarsi per il sentiero per villa Malaparte, a punta Fasullo e non distante dai Faraglioni, simbolo internazionale e inconfondibile dell’isola.

Anacapri. L’isola più mondana del Mediterraneo, indimenticabile per la sua aristocratica bellezza, regala al visitatore questa piccola perla, immersa nel verde degli ulivi e delle viti e circondata dallo scintillio del mare più azzurro di tutto il Tirreno. La posizione discosta l’ha resa inaccessibile a lungo alle incursioni saracene e le ha permesso di coltivare il suo carattere rustico, tipico di una popolazione più contadina che marinara. Sensibile però all’arte: il monumento più insigne è la barocca chiesa di S. Michele, il cui interno è un concentrato di capolavori. Se si prende invece via Capodimonte, dopo la bella teoria di negozi si raggiunge villa San Michele, costruita dallo scrittore Axel Munthe sulle fondamenta di una villa romana. Anacapri ha molto altro da offrire: soprattutto in estate è particolarmente ricca e varia la proposta culturale con festival di musica, concerti e manifestazioni varie. Il borgo è anche il punto di partenza della seggiovia e del sentiero che portano al monte Solaro (589 m), il punto più alto dell’isola che garantisce un panorama a 360° su Capri e sulla costa campana.

Le spiagge

COSTIERA AMALFITANA

Conca dei Marini

Come arrivare. In auto: dall’autostrada Napoli-Salerno si esce al casello di Vietri e si prosegue per Amalfi, superandola. A piedi: attraverso la via della Marina di Conca, una strada larga che parte dalla statale Costiera, dopo la curvona verso il mare. Si consiglia di utilizzare i bus per ovviare alla difficoltà di posteggiare l’auto. In barca si può raggiungere questa deliziosa spiaggia dal porto di Amalfi.

Ambiente. Lungo la Costiera amalfitana, tra i dirupi a mare e le rughe calcaree montuose, si aprono calette ghiaiose, dai fondali azzurri. A Conca dei Marini, il mare cristallino è apprezzato dagli amanti del nuoto e dello snorkeling.

Fiordo di Furore

Come arrivare. Vi si arriva con una stradina pedonale che parte dalla statale Costiera, la quale poi continua il suo percorso passando su un ponte sorpassando il fiordo. Alcuni sentieri invece partono da Furore, borgo più a monte, arrivando all’interno del fiordo e quindi alla spiaggia.

Ambiente. È indubbiamente il fiordo più profondo dell’intera Costiera amalfitana, costellata di cale e calette. Il borgo antico abbarbicato su un versante del fiordo saluta come in un presepe i fruitori di questa rara spiaggia grande di ciottoli. L’atmosfera senza tempo del posto rapisce. Un piccolo mulino ristrutturato, ora adibito a Centro educazione ambientale, chiude la visuale retrostante il mare, segnando un piccolo ruscello che esiste solo d’inverno. Salire attraverso la rete di sentieri dal fiordo al piccolo abitato di Furore verso i monti è un’esperienza unica: terrazzamenti che sfidano le rocce attraverso linee verticali alte e orizzontali corte, scale. Questa è l’essenza di un posto unico che delinea un paesaggio del tutto particolare.

ISOLA DI CAPRI

Palazzo a Mare

Come arrivare. A piedi, per la stradina comunale (località Palazzo a Mare - Bagni di Tiberio).

Ambiente. La costa a nord dell’isola, una volta lasciato il porto di Marina Grande, è segnata dalla presenza di un grande impianto edilizio romano, con porti, vasche per allevamenti ittici, strutture imperiali augustee. Di tutto ciò oggi rimangono poche strutture, ma dense di fascino: la contrada, con ancora viva una tradizione agraria con influssi arabi, viene attraversata dal visitatore per arrivare nuovamente al mare, attraverso limoneti, vigne e stradine. La spiaggetta è riparo di poche barche a remi e la scogliera protegge gli ultimi resti antichi.

Cala Ventroso, Grotta Verde e Grotta dello Champagne

Come arrivare. Attualmente vi si giunge unicamente via mare imbarcandosi a Marina Piccola, da dove partono anche escursioni per i Faraglioni, famosi scogli alti decine di metri dove vive la rarissima lucertola azzurra.

Ambiente. Le cale che si aprono imponenti nella costa meridionale dell’isola, tra il faro e la baia di Marina Piccola, hanno una loro capostipite nella cala Ventroso, in cui trovano dimora alcune delle più belle grotte di Capri: la Grotta Verde, con fondo sabbioso, e la Grotta dello Champagne, che deve il nome alle onde che, all’interno dell’anfratto, si infrangono producendo una schiuma spumeggiante. Nella località non esiste una spiaggia vera e propria, ma è piuttosto una cala dove tuffarsi in mare dalla barca. Il posto è fantastico, purtroppo pieno di imbarcazioni: Legambiente ne chiede l’utilizzo razionato grazie alla istituenda Area marina protetta. È l’unico luogo dove sugli scogli fiorisce la rarissima pianta Saxicola.

Gradola

Come arrivare. Si trova nel comune di Anacapri e si raggiunge a piedi attraverso il ‘sentiero dei fortini’. In bus, da Anacapri, in direzione Grotta Azzurra. In motoscafo dal porto di Marina Grande, per visitare anche la Grotta Azzurra.

Ambiente. La spiaggia, più appartata rispetto alla vicina e famosa Grotta Azzurra, è formata da rocce e piattaforme dove stendersi al sole. Luogo imperiale di una villa marittima di Tiberio, a ridosso di una delle punte più estreme a nord-ovest dell’isola, è aperta alle correnti e ha uno dei fondali più profondi della costa cui deve il colore blu intenso delle sue acque.

Cosa fare

Eventi

• Le Luminarie di San Domenico a Praiano, dal 1° al 4 agosto, rappresentano un’occasione magica per ammirare il paese illuminato con giochi di luci e ombre, dove il fuoco la fa da padrone grazie ai numerosi mangiafuoco che deliziano grandi e piccoli in questo spettacolo notturno. Eventi sportivi molto importanti per la Costiera sono legati alla presenza del circuito Trail della Campania, dove atleti di tutte le età e luoghi d’Italia si sfidano lungo i sentieri montani di Positano, Amalfi, Agerola, Minori e Atrani.

Nella natura

• Vale la pena di perlustrare la valle delle Ferriere, il ‘polmone verde’ della costa d’Amalfi, e la Riserva naturale orientata (occorre fare richiesta al Corpo Forestale dello Stato: www3.corpoforestale.it); l’area protetta ospita una delle piante più antiche della terra, la Woodwardia radicans, una rara felce appartenente al periodo terziario e presente al mondo in pochissimi esemplari.

A Positano

• L’allegria della notte è di casa a Positano: la ‘regina’ della Costiera amalfitana è la patria della moda e della tendenza. La movida notturna ogni anno attira folle di giovani grazie alla moltitudine di locali di tendenza.

Ad Amalfi

• Il cuoppo è il tipico street food napoletano e consiste in deliziosi cibi fritti: pizze fritte, melanzane e crocchette di patate, pesce, il tutto servito in un cono di cartapaglia. Un indirizzo per gustarlo è Da Donna Stella: quando il tempo lo permette si è serviti in un piccolo giardino sotto le piante dei limoni.

Isola di Capri

• Assolutamente da non perdere è il giro dell’isola dal mare: noleggiate una barca e circumnavigatela con un’affascinante sosta alla celebre Grotta Azzurra.

• I totani sono il pescato tipico di Capri: apprezzateli nella preparazione del piatto più tradizionale della cucina isolana: totani e patate.

A Vietri sul Mare

• Il 9 maggio del 1981, nella Torretta

Belvedere di villa Guariglia, è stato inaugurato il Museo della Ceramica vietrese, quasi a rendere importanza istituzionale a questa antica tradizione artigiana locale, così famosa. Nel museo sono conservate opere che hanno segnato le stagioni della ceramica di Vietri a partire dai più antichi esemplari conservati.

Costiera: i consigli di Legambiente

Lasciare a casa l’automobile

• Per godere appieno di questi luoghi, utilizzate i mezzi pubblici: le strade della Costiera sono strette e piene di curve e i molti turisti che capitano da queste parti per la prima volta potrebbero trovare non poche difficoltà.

Foto ricordo

• Prendete la macchina fotografica e soffermatevi in ognuno dei 16 comuni, perché ogni paesino riserva sorprese e curiosità. 

Il sentiero degli Dei

• L’itinerario principe per cogliere appieno la bellezza di questi luoghi è quello dei monti Lattari: da Agerola si sviluppa il suggestivo sentiero degli Dei, il cui tratto più famoso è quello cosiddetto ‘basso’, da Bomerano a Nocelle. Qui è possibile godere di una visione quasi integrale del comprensorio, e c’è anche un punto panoramico unico dove è possibile ammirare sia la Costiera amalfitana sia quella sorrentina.

La Costiera in tavola

• Riguardo ai sapori, sono molti quelli particolari da provare: a Cetara gli spaghetti con la colatura di alici, uno dei cibi simbolo di questo borgo; a Minori, durante la festa della santa patrona Trofimena, a novembre, le buonissime melanzane al cioccolato; Amalfi, invece, è famosa per lo Sfusato amalfitano, un limone tipico della Costiera qui proposto in tutte le sue sfumature, dal dolce al salato.

Vivi la Natura

Il Circolo Legambiente ‘Vivi la Natura’ di Amalfi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Limone Costa d’Amalfi Igp, organizza il vitaminico Lemon Tour, mini-tournée dello Sfusato che, partendo da piazza Duomo e attraversando il centro storico di Amalfi, conduce fino ai meravigliosi giardini di limoni della Valle dei Mulini.

Il tour viene effettuato solo su prenotazione da concordarsi in anticipo, con un numero minimo di 10 partecipanti fino a un massimo di 25 persone. Per informazioni: [email protected]

Capri: i consigli di Legambiente

Capri dal mare

• Per farsi immediatamente un’idea chiara di Capri bisogna circumnavigarla via mare. Il giro in barca, con partenza dal porto di Marina Grande, rende ben chiaro perché due imperatori romani, Augusto e Tiberio, la scelsero come casa… 

Villa San Michele

• Da non perdere, ad Anacapri, la Casa Museo Villa San Michele di Axel Munthe, medico svedese che fu collezionista di opere d’arte e uno dei massimi intellettuali del Novecento in Europa.

Una passeggiata tra i fortini

• Un itinerario entusiasmante a Capri è il sentiero dei fortini napoleonici, che dal faro di punta Carena attraversa tutta la costa ovest dell’isola fino alla punta Arcera, zona di Gradola: un percorso di enorme fascino tra rocce e macchia mediterranea.

L’eremo di Santa Maria

• Programmate un’escursione all’eremo di Santa Maria a Cetrella: ci si può arrivare a piedi salendo l’antica mulattiera oppure con la seggiovia fino a monte Solaro e poi scendere all’eremo con un sentiero: arrivati lì, alcuni volontari vi offriranno il caffè, come da tradizione, e il panorama mozzafiato sotto un glicine sarà la ricompensa. 

Passeggiando, Pasteggiando

Ogni anno il circolo Legambiente di Capri promuove l’iniziativa Passeggiando, Pasteggiando, con la quale, attraverso un’accurata selezione di ristoranti, pietanze tipiche e ricercate, riscoprirete la Capri più autentica in cui la natura, la storia e la buona cucina si intrecciano rievocando il mito di una terra ricca di cultura e di bellezza.

Per informazioni e prenotazioni: tel. 3495290191 - [email protected] 

Gita a Ischia

Non si possono lasciare questi luoghi senza avere fatto un’escursione a Ischia (per i collegamenti rivolgersi agli uffici turistici locali), la cui bellezza e il fascino, immortalati da scrittori e pittori, resistono immutati a dispetto dello sviluppo edilizio spesso disordinato. Mete irrinunciabili saranno Ischia Porto, con il mondano corso Vittoria Colonna; la ‘ruspante’ Ischia Ponte, che si apre a ventaglio sul castello aragonese (da non perdere la visita dell’interno); la villa Arbusto di Lacco Ameno, già incantevole residenza dei Rizzoli e ora Museo archeologico; Forìo, con il suo bel borgo di stampo antico, negozietti per lo shopping e la bianca Madonna del Soccorso stagliata sul mare; il prezioso giardino botanico La Mortella; i Giardini termali Poseidon (ingresso piuttosto costoso ma il relax è assicurato) protesi sulla bella spiaggia di Citara; Monte Sant’Angelo, delizioso borgo diventato soggiorno elitario.

A Monte Sant’Angelo non ci sono comodi arenili ma d’estate un servizio ‘navetta’ sulle barche dei pescatori porta, di là della punta, a Maronti, la più bella e intrigante spiaggia dell’isola (da terra, l’accesso è a Barano). Gli ischitani dicono che l’energia generata dalle fumarole sulla sabbia e nel mare sia benefica al corpo e allo spirito.

Cosa vedere

Panorami

• Il sentiero degli Dei è uno straordinario percorso che collega Agerola, paesino sulle colline della Costiera amalfitana, a Nocelle, frazione di Positano abbarbicata alle pendici del monte Pertuso. Basta il nome per far intuire la spettacolarità del percorso: si consiglia di compierlo nella direzione che va da Agerola a Nocelle in modo da camminare in leggera discesa e avere davanti il panorama della Costiera amalfitana e di Capri.

Ad Amalfi

• Le cartiere che fabbricano la carta secondo i dettami tradizionali sono una decina, di cui due con sede ad Amalfi. Per chi vuole rivivere il fascino di questa produzione è stato allestito, presso un’antica cartiera restaurata, il Museo della Carta (via delle Cartiere 23; www.museodellacarta.it) che raccoglie i reperti impiegati nella fabbricazione, fotografie e stampe d’epoca. Ha anche un punto vendita.

A Ravello

• La lavorazione del corallo era tipica di Ravello. Il Museo del Corallo, in piazza Duomo 9, colleziona numerosi manufatti in corallo, da ex voto a oggetti apotropaici, cammei, madreperle incise al tempo dei romani, strumenti d’epoca per la lavorazione.

Vietri sul Mare

• Tra le perle della Costiera e frequentata località balneare, ha un’antica tradizione artigianale illustrata nel Museo della Ceramica vietrese in via Nuova Raito (località Raito). Il percorso museale spazia dagli oggetti di carattere religioso alla ceramica d’uso quotidiano e al cosiddetto periodo tedesco della produzione locale. Lo stile delle ceramiche di Vietri, oltre a proporsi con un oggettistica raffinata e mattonelle per pavimenti, offre anche incantevoli e più pregiate ceramiche artistiche.

Isola di Capri

• Dopo l’immancabile sosta in Piazzetta, fate due passi per visitare la Certosa di S. Giacomo, costruita nel 1371 e sede nei secoli di un convento, una prigione, un ospizio e, dal 1975, del museo (chiuso il lunedì; www.capri.net) dedicato al pittore tedesco Karl Wilhelm Diefenbach, morto sull’isola nel 1913.

Grotte

• La Grotta Azzurra di Anacapri è forse la cavità marina più famosa al mondo, con uno sviluppo maggiore di 310 m e la profondità massima di -22 m. Ha un angusto ingresso semisommerso e un ampio ingresso sommerso che genera i celeberrimi effetti di luce. All’interno si trova una vasta caverna semisommersa di 60 m

di lunghezza, soggetta ad accesso turistico; in fondo alla sala vi sono un ramo emerso non turistico di 250 m

e un passaggio sommerso che conduce alla Piccola Grotta Azzurra, cioè una sala semisommersa concrezionata. Sul fondo sono stati ritrovati reperti archeologici di età imperiale romana. Purtroppo parte delle concrezioni di questa grotta sono state asportate.

• La Grotta Bianca - Grotta Meravigliosa di Capri è una vasta caverna semisommersa, costituita da una parte aerea (Grotta Meravigliosa), molto concrezionata e resa turistica, e da un’altra parte semisommersa (Grotta Bianca), rettilinea, con laghi salmastri e prosecuzione sommersa di circa 100 m.

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Testo esclusivo: Touring Club Italiano

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