Ci sono luoghi che si lasciano scoprire a poco a poco, quasi gelosi di mostrare i propri tesori nascosti. La Maremma toscana invece è terra aperta e conosciuta, che subito abbaglia con i suoi colori, i paesaggi, l’arte e la storia, le tradizioni: esito di una storia millenaria che si dipana nei secoli tra invasioni, conquiste, incastellamenti, bonifiche.
Le variegate forme del paesaggio costiero come i dolci rilievi collinari sono stati modellati dall’ingegno e dalla fatica di contadini, braccianti, butteri, boscaioli, cavatori e minatori. Andare in Maremma voleva dire un tempo intraprendere un viaggio verso un luogo aspro ma gentile, verso qualcosa di avverso ma non ostile dove tutto risulta, infine, sempre straordinariamente affascinante.
Un mare limpido lambisce una costa lunghissima e variegata che vede soleggiate distese di spiaggia finissima, calette isolate, tomboli, alternati a tratti alti e rocciosi da cui si godono vasti panorami sulle isole dell’Arcipelago. L’insenatura di cala Violina (nella foto sopra), ritenuta uno dei mari più belli e puliti d’Italia, i lunghi arenili di Punta Ala e di Castiglione della Pescaia, la foce dell’Ombrone e la Marina d’Alberese: sono i nomi di località famose e apprezzate da chi ricerca un mare che non è mai noioso o scontato.
Un nastro verde lungo il mare
Tutta la costa maremmana da Bibbona a Marina di Grosseto si allunga all’ombra dei grandi pini domestici. Queste pinete, spesso piantate in sostituzione delle originarie foreste planiziali di leccio e di altre essenze, fanno parte del paesaggio plasmato da almeno due secoli di lavoro dell’uomo.
Sono ormai parte integrante dell’immagine di questo litorale e costituiscono ambienti meritevoli di particolare tutela, oltre che per l’abbondanza di vita che li caratterizza, dal fitto sottobosco mediterraneo alla ricchissima fauna, per l’indiscutibile richiamo turistico che esercitano, offrendo straordinarie opportunità per passeggiate a piedi o in bicicletta o anche semplicemente una piacevole ombra in alternativa a un’assolata giornata di mare.
Sono protette e dotate di percorsi attrezzati le splendide pinete del Parco culturale della Val di Cornia; sono aperte alle visite su alcuni definiti percorsi le pinete di Marina di Alberese, impiantate dai Lorena e ora perfettamente integrate nell’ambiente naturale del Parco regionale della Maremma.
Spiaggia della Maremma Toscana
Il ‘padule’, luogo da scoprire
Le paludi della Maremma, o ‘paduli’ come vuole l’idioma toscano, erano un tempo assai più estese. Nel padule di Bolgheri sopravvive una zona umida dove sostano migliaia di uccelli acquatici. Le paludi degli Orti e del Bottagone si trovano invece nella piana alluvionale del Cornia: aironi, cicogne e cormorani sono solo alcune tra le numerose specie di uccelli che le frequentano. A queste zone umide vanno aggiunte la riserva naturale regionale della palude della Diaccia Botrona, non lontano da Castiglione della Pescaia, e la palude della Trappola, alla foce dell’Ombrone.
E poi, più a sud, 20 km di costa rocciosa e articolata in splendide cale e calette, privi di insediamenti umani e senza strade di accesso (sono infatti raggiungibili solo via mare), se si escludono alcune piste forestali chiuse al traffico: sono i monti dell’Uccellina, dove un’orografia accidentata e una selva fittissima hanno contribuito a mantenere selvaggio e a fare sopravvivere uno dei pochi angoli in Italia che si possano definire autenticamente incontaminati. Come gli arenili, che appaiono di primordiale bellezza.
Antichi porti e torri di guardia
In una terra dove ogni pietra ha una storia da raccontare, anche gli approdi marittimi rimandano a un passato di scambi commerciali, incursioni di pirati, strategie di difesa. Erano scali etruschi Orbetello e Talamone, romani Cosa e Ansedonia. Fu tuttavia Siena a procedere a una globale revisione dell’apparato fortificato. E dopo la sua caduta, con la formazione dello Stato dei Presidi in mano agli spagnoli, venne istituito un poderoso sistema di torri e rocche fortificate che ancora spiccano sul paesaggio costiero. Così a Castiglione della Pescaia come a Talamone ben difeso dalla rocca senese.
Le località
Follonica
È rinomata per la sua spiaggia, libera e attrezzata, ma la vocazione di questa cittadina costiera è sempre stata quella siderurgica. Fu il granduca Leopoldo II a potenziare i forni esistenti e a sviluppare l’attività delle fonderie. La parrocchiale di S. Leopoldo è un esempio di come la ghisa possa essere utilizzata in modo originale e innovativo. Nel vasto complesso della Fonderia di ghisa ex ILVA, il Museo del Ferro e della Ghisa documenta tecniche di lavorazione e macchinari in età granducale. Negli anni Sessanta del Novecento, all’estremità sud del golfo di Follonica, in uno degli angoli più suggestivi della Maremma sorse Punta Ala, la località balneare più esclusiva di questo litorale. Dal castello che fu di Italo Balbo si gode uno splendido panorama.
Scarlino
Arroccato sul monte d’Alma, il borgo medievale consentiva, allora come oggi, di dominare la pianura e il golfo di Follonica. A pochi chilometri dalla costa, il nucleo antico, diviso in tre contrade (Centro, San Donato e Rocca) offre scorci di pregio ambientale e si raccoglie verso l’alto dove, tra le antiche case, si distinguono il palazzo comunale e l’imponente castello. Il comune di Scarlino comprende altre due frazioni: Scarlino Scalo e Puntone, dove si trova il porto turistico. Tra i pregi ambientali e naturalistici bisogna ricordare anche il complesso forestale delle Bandite e in particolare la zona delle Costiere il cui accesso è consentito solo a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Castiglione della Pescaia
Ogni anno, puntualmente, le cronache mondane estive ci raccontano delle vacanze a Castiglione della Pescaia. Immersa in una bella pineta, è attrezzata e rinomata stazione balneare dotata di porto canale, stesa tra il mare e il retrostante poggio Petriccio. Alle spalle della zona moderna, in alto a dominio del mare, si raggruppano le antiche case di Castiglione Castello, il borgo medievale inerpicato su uno sperone roccioso e racchiuso dalla formidabile cinta di mura rafforzata da numerose torri. Durante i mesi estivi il borgo vive una grande animazione, soprattutto in agosto quando vi si tiene il Palio marinaro.
Marina di Grosseto
Piccolo borgo costiero sorto attorno alla torre del Sale, unica vestigia del passato, Marina di Grosseto ha conosciuto un notevole sviluppo del turismo balneare richiamato dall’ampia spiaggia di sabbia che a sud arriva fino a Bocca d’Ombrone, cioè direttamente nel Parco regionale della Maremma. Un rettifilo di soli 12 km
separa la marina da Grosseto, capoluogo della Maremma, il cui nucleo storico è racchiuso da una bellissima cinta muraria.
Le spiagge
Spiaggia della Sterpaia
Come arrivare. Dall’Aurelia si può uscire a Vignale-Riotorto o a Follonica Nord, seguendo poi le direzioni Piombino e Torre Mozza. Oppure si può svoltare verso il mare in una delle vie alla spiaggia segnalate dall’indicazione “Parco costiero della Sterpaia”.
Ambiente. Fa parte dell’omonimo Parco costiero che si estende nell’ampio golfo tra Piombino e Follonica. Spiaggia lunga con sabbia chiara e fine, dolcemente digradante verso il mare, è orlata da una stretta fascia dunale ricca di vegetazione. Alcune dune, più estese, ospitano lembi di pineta costiera.
Il Comune di Piombino ha approvato nel 1999 il nuovo piano del Parco per valorizzarne tutte le risorse ambientali, consentendone una fruizione pubblica rispettosa della natura. Allo scopo si sono realizzate strutture a basso impatto ambientale e un sistema di parcheggi che impedisce l’accesso delle auto alla costa e permette una distribuzione più omogenea dei visitatori. Qui risiede una preziosa e rara foresta umida sopravvissuta all’abusivismo degli anni Settanta del Novecento.
Cala Violina
Come arrivare. Dalla via Aurelia si prende in direzione Punta Ala; all’altezza di Pian D’Alma un piccolo cartello di legno segnala la spiaggia. Qui bisogna parcheggiare e percorrere a piedi un sentiero (facile) di 1,5 km circa tra alti lecci e macchia mediterranea.
Ambiente. Questa spiaggia è avvolta nella leggenda: si narra, infatti, che il suo nome derivi dalla speciale sabbia, così fine e soffice da produrre una sorta di ‘suono di violino’ quando vi si cammina a piedi nudi. Vero o no, quel che è certo è la natura della sabbia stessa, davvero finissima, oltre che bianca. Visto da lontano, se ci si allontana dalla riva di qualche bracciata a nuoto, il litorale sembra ancora più luminoso e selvaggio, forse perché circondato da una verde, rigogliosa e fitta macchia mediterranea. Lo spettacolo è incantevole, soprattutto al tramonto.
Punta Ala
Come arrivare. Lungo la litoranea da Follonica a Castiglione della Pescaia la segnaletica guida a Punta Ala.
Ambiente. Bordata da una fitta pineta, la magnifica spiaggia sabbiosa lunga vari chilometri, d’estate è in gran parte occupata da lussuosi stabilimenti balneari e molto frequentata anche nella parte ad accesso libero. Per godere della bellezza del luogo è meglio scegliere maggio, giugno e settembre.
Spiaggia delle Rocchette
Come arrivare. Da Castiglione della Pescaia si segue la strada provinciale 158 delle Collacchie verso Follonica per arrivare, dopo qualche chilometro, a un incrocio dove, svoltando a sinistra, si giunge alle Rocchette.
Ambiente. È una delle più belle e famose spiagge maremmane. Di sabbia fine e chiara, si presenta incastonata all’interno di un paesaggio selvaggio e suggestivo. Questa località è caratterizzata da un costone roccioso di colore rosso scuro, al nord della spiaggia, che si può affrontare arrivando a una caletta ciottolosa. Il mare è cristallino e trasparente, con un fondale adatto per fare snorkeling. Sul promontorio è facile notare una fortezza, il forte delle Rocchette, il cui nucleo antico risale al XII secolo. Non è raggiungibile in quanto in proprietà privata.
Riva del Sole
Come arrivare. La spiaggia è situata a 2,5 km dal centro abitato di Castiglione della Pescaia, in direzione nord.
Ambiente. A Riva del Sole si trova una spiaggia arretrata e a stretto contatto con una verde pineta. Un tratto di quest’area denominato “Il gatto e la volpe” è ciò che rimane di una più ampia area naturale dunale, oggi oggetto di un progetto di conservazione ideato insieme da Legambiente e dal Comune di Castiglione della Pescaia, con l’obiettivo di rendere la duna e la pineta difese, ma allo stesso tempo visitabili, in particolare dai giovani, stimolandoli a conoscere, apprezzare e rispettare questo meraviglioso ambiente.
Spiaggia delle Marze
Come arrivare. Dalla strada costiera che unisce Castiglione della Pescaia a Marina di Grosseto.
Ambiente. Tutto questo tratto di costa è un litorale sabbioso su cui affaccia una pineta molto estesa e con la duna ben conservata in alcuni punti. La spiaggia – o meglio tombolo – delle Marze è costituito da un arenile sabbioso avvolto da una folta vegetazione maremmana: un paradiso della natura, dove il litorale basso è tra i meglio conservati in Toscana per estensione, naturalità e ricchezza di flora e vegetazione spontanea. Consigliamo di non sostare sulla strada o sulla pista ciclabile, ma di usufruire dei parcheggi a disposizione: le multe sono molto salate e il controllo è costante.
Spiaggia delle Capanne
Come arrivare. Principina a Mare è collegata a Grosseto dalla SP 40 della Trappola. Arrivati in fondo alla strada, nella pineta, si gira a sinistra per la spiaggia denominata dai locali ‘delle capanne’.
Ambiente. È così chiamata perché d’inverno i pescatori, per ripararsi dal freddo della notte, vi costruiscono delle capanne arrangiate con i tronchi spiaggiati trasportati dal fiume Ombrone. La spiaggia, molto selvaggia, è al confine nord del Parco della Maremma. In questo tratto di litorale costiero, tra i più ampi del grossetano, vi sono dune stupende che riparano i chiari palustri e la pineta, che in quest’area si presenta bassa e compatta.
Spiaggia di Collelungo
Come arrivare. Per raggiungerla bisogna entrare nel parco durante gli orari di apertura (informazioni presso il Centro visite del Parco) e seguire i sentieri e i percorsi indicati. Ad Alberese si può parcheggiare l’auto e usufruire di un servizio navetta per arrivare a Marina di Alberese.
Ambiente. È tra le più belle spiagge del Parco della Maremma e, al contrario di quella di Marina d’Alberese, è ampia e conserva tutto il sistema dunale.
Cala di Forno
Come arrivare. La spiaggia si trova nel cuore del Parco della Maremma ed è raggiungibile dopo un paio d’ore di cammino lungo il sentiero A4 (C3 nel periodo estivo). L’itinerario si sviluppa quasi interamente lungo un comodo sentiero parallelo alla costa; la prima parte è su strada asfaltata e porta dai Pratini all’uliveto di Collelungo; al termine di quest’ultimo è possibile osservare il Paduletto, piccolo lembo di terra palustre periodicamente allagato durante le stagioni piovose. In prossimità di Cala di Forno si attraversa una piccola pineta di pino d’Aleppo.
Ambiente. Sulle scogliere vicine alla spiaggia è possibile, con un po’ di fortuna, osservare nidi del falco pellegrino.
Un gioiello della Maremma
Il Duomo di Massa Marittima, Bandiera arancione del Touring Club Italiano, è un importante esempio di architettura romanico-gotica. Sopraelevato su un’ampia e ripida scalinata, domina la scenografica piazza su cui si affacciano altri pregevoli edifici medievali. Il paese è poi dominato dalla fortezza, un ardito complesso difensivo: è possibile salire sulla torre dell’Orologio e accedere ai camminamenti: il panorama sulla pianura bonificata, le colline metallifere e il centro storico è davvero eccezionale. Al Museo della Miniera si visita la miniera scavata nella roccia. Poco distante, in località La Pesta, si trovano gli scavi archeologici del villaggio minerario dell’Accesa, testimonianza delle attività estrattive dal VI secolo a.C.
I consigli di Legambiente
Alla scoperta delle terre umide
• Il tour delle aree umide, per un territorio fortemente segnato dall’intreccio tra natura selvaggia e intervento dell’uomo con l’opera di bonifica, durata vari secoli, per contrastare la malaria e recuperare terre da coltivare, è d’obbligo: dalla Diaccia Botrona a Castiglione della Pescaia, a Torre Trappola e la foce dell’Ombrone all’interno del Parco della Maremma, per proseguire poi verso la laguna di Orbetello assieme al promontorio dell’Argentario, per finire con l’ultima tappa al lago di Burano.
Vivere il Parco
• Per chi si trova la prima volta in questo territorio, il consiglio è assolutamente di visitare il Parco regionale della Maremma, un parco in cui sono ‘riassunti’ i principali ambienti naturali, dove la natura si mescola alla storia e alla cultura e dove ci si può rilassare in una delle tante spiagge selvagge.
La tavola maremmana
• I cibi della Maremma, intensi e di carattere, si intrecciano tra mare e terra: vanno dai sapori del pescato e dei pecorini dell’entroterra al cinghiale in dolce e forte; dall’acquacotta ai tortelli maremmani di ricotta e spinaci con le erbe selvatiche. Provateli tutti.
Tuffarsi a Collelungo
• Andate a fare un bagno alla spiaggia di Collelungo, all’interno del Parco della Maremma, un luogo al tempo stesso selvaggio ma facilmente accessibile.
Un’area protetta per l’Ultra Trail
Dopo il risultato positivo ottenuto con l’edizione zero, l’Ultra Trail Parco della Maremma (UTPM) sarà un appuntamento fisso ogni primo fine settimana di ottobre nel Parco della Maremma a partire dal 2016. La manifestazione abbraccerà l’intero territorio del Parco regionale della Maremma, creando un connubio tra turismo, natura e sport: due giorni di sfide tra i partecipanti ma anche di scoperta di un territorio ricco di bellezze naturali, tradizioni, cultura e ottima qualità del cibo.
La manifestazione, che coinvolgerà a più livelli l’intero territorio, con i 3 comuni della Comunità del Parco (Grosseto, Magliano in Toscana e Orbetello), entrerà a far parte del circuito nazionale e internazionale degli Ultra Trail con una forte potenzialità di sviluppo nei prossimi anni.
Inoltre, le scuole parteciperanno alla realizzazione di un’app che sarà disponibile per tutti gli atleti e gli spettatori dell’UTPM. Per informazioni: www.utpmtuscany.com
Un museo a cielo aperto
Suvereto domina la pianura del fiume Cornia. Il borgo antico presenta un tortuoso intreccio di vie, scorci panoramici e un pregevole palazzo comunale duecentesco. In questa zona, l’attività estrattiva rappresenta un patrimonio culturale alla cui valorizzazione tende il Parco archeologico-minerario di S. Silvestro, che documenta la storia delle lavorazioni metallurgiche nell’arco di quasi 3000 anni. Camminando tra le rovine del villaggio di Rocca San Silvestro si ha l’impressione che il tempo si sia fermato mentre si va alla scoperta della vita quotidiana di minatori vissuti mille anni fa.
Cosa vedere
A Bolgheri
• Il viale dei cipressi di Giosuè Carducci, il poeta della Maremma, congiunge l’oratorio di S. Guido al borgo: nella piazzetta alberata, si trova la casa dove visse lo scrittore durante la sua infanzia.
Archeologia e natura
• Il Parco archeologico di Baratti-Populonia, al centro dell’incantevole golfo di Baratti orlato da una lunga spiaggia sabbiosa, custodisce una delle più importanti necropoli etrusche. Sosta deliziosa per godere del tramonto è il vicino borgo murato medievale di Populonia, in un bellissimo contesto ambientale.
• Da non perdere a Scarlino il Museo del Portus Scabris, dedicato agli scavi archeologici subacquei nella rada di Portiglioni e sui fondali del Puntone.
Giardini d’autore
• I borghi maremmani racchiudono incredibili sorprese. A Seggiano, Daniel Spoerri ha allestito tra spazi erbosi e boschetti una rassegna di opere sue e di artisti internazionali; inoltre, presso il podere Il Leccio – in località Buriano, a Castiglione della Pescaia – il bioarchitetto Rodolfo Lacquaniti ha ideato Viaggio di ritorno, un giardino artistico le cui istallazioni vengono definite di ‘arte povera’ in quanto realizzate con materiali di scarto e di recupero. Per informazioni: www.rodolfolacquaniti.com
Alberi secolari
• Nella Maremma toscana sono molte le piante secolari considerate i progenitori della natura maremmana; nella provincia di Grosseto è possibile effettuare un vero e proprio tour alla scoperta dei principali alberi monumentali. Tra le piante più popolari ricordiamo gli ulivi di Fibbianello e della Strega, il leccio di San Bernardino, il faggio della Contessa e il crognolo di Travale. Per informazioni: scaricare gratui-
tamente la pubblicazione “Patriarchi di Maremma” dell’Ufficio Aree protette e Biodiversità della Provincia di Grosseto dal sito www.provincia.grosseto.it
Cosa fare
Nella natura
• Trekking e avventura attraverso itinerari che offrono la possibilità di visitare luoghi di particolare interesse naturalistico o storico-archeologico. È la ricca proposta di Orme (per informazioni: tel. 0564416276 - [email protected]), realtà che accomuna guide turistiche e guide ambientali, che opera nei Parchi e in tutte le zone di interesse naturalistico della Toscana meridionale, nelle aree archeologiche e nei centri storici più belli e suggestivi della Maremma e del senese.
• Ideale per il birdwatching in palude è la Riserva Diaccia Botrona, una delle aree umide più importanti d’Italia e vero paradiso per gli uccelli. Si visita in modalità slow: a piedi, in mountain bike o con un barchino.
• Il trekking a cavallo coinvolge ogni anno, in tutte le stagioni, decine di migliaia di appassionati. Chi è già abile cavaliere può cimentarsi in tour a cavallo della durata di più giorni, con bivacchi nei cascinali e possibilità di scoprire gli angoli più nascosti e impervi della Maremma interna.
Feste e Pali
• La festa dei butteri, il 1° maggio ad Alberese, è la tradizionale Merca del bestiame, durante la quale i butteri marchiano a fuoco puledri e torelli. Il 15 agosto si tiene il Torneo della Rosa, singolare competizione a cavallo tra i butteri più abili, che provano a strapparsi a vicenda una rosa appuntata sul bavero della giacca.
• Il 20 maggio e la seconda domenica di agosto, a Massa Marittima si svolge il Balestro del Girifalco. Per le Carriere del 19 agosto Scarlino si anima di attori contradaioli che recitano come in un grande teatro all’aperto. La prima domenica dopo Ferragosto a Castiglione della Pescaia si svolge un altro Palio marinaro, nel quale si sfidano le cinque contrade del paese. La fatica dei campi è celebrata intorno alla metà di luglio nella festa della Trebbiatura in Maremma presso il podere Spergolaia di Alberese dove vengono rievocate tradizioni e tecniche d’un tempo.
• Da più di 25 anni, nel periodo di ferragosto, si svolge a Rispescia, presso “Il Girasole” (Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile) Festambiente, il festival ecologico nazionale di Legambiente. Dieci giorni di musica, cinema, mostre mercato, dibattiti e conferenze, area bimbi, ristorazione bio e tradizionale, spazio benessere. Una cittadella ecologica unica in Italia, in cui sono il rispetto per l’ambiente e le radici culturali a comandare. Per informazioni: www.festambiente.it
Enogastronomia
• A Bolgheri si degustano eccezionali vini rossi a cominciare dal Sassicaia, mito dell’enologia internazionale.
Testo esclusivo: Touring Club Italiano