L’arcipelago delle Egadi si trova a circa 8 km dalla costa occidentale della Sicilia. Un mondo a parte formato da tre isole – Favignana
(33 km2), Marettimo (12 km2) e Levanzo (10 km2), cui si aggiungono l’isolotto di Formica e gli scogli di Maraone e dei Porcelli – e tutelato da un’Area marina protetta, la più grande d’Europa.
Favignana deve nome e aspetto al vento favonio, che la batte ininterrottamente rendendo brulle e impervie le sue pendici, ricamate come trafori dalle cave. Tra le isole dell’arcipelago è quella da scegliere se si desidera una vacanza balneare, poiché è ricca di spiagge sia sabbiose e di facile accesso, adatte anche alle famiglie, sia di ciottoli, rocciose o di scogli piatti dove prendere il sole.
L’isola è anche famosa per la sua tonnara: la pesca avviene a maggio, secondo il rituale della tradizione; si pescano tonni rossi della specie Thunnus thynnus, amati dai giapponesi che importano quasi tutto il pescato. Marettimo, seconda delle Egadi per grandezza, è meta di un turismo sportivo ed essenziale, che trova ospitalità nelle case dei pescatori (sull’isola non ci sono alberghi, per scelta degli abitanti) e soddisfazione negli aspri e selvaggi panorami. Levanzo, con poche calette ghiaiose e molte grotte, è l’ideale per chi pratica snorkeling e immersioni subacquee, anche perché nelle sue acque trasparenti ci sono bellissime formazioni di corallo nero.
Tutte le isole dell’arcipelago sono popolate da tempi antichissimi, come testimoniano i reperti preistorici rinvenuti soprattutto nelle grotte di Levanzo. Mitico scalo di Ulisse ed Enea, le Egadi furono anche frequentate dai fenici e divennero teatro, con la battaglia navale del 241 a.C., dell’affermazione di Roma sulla rivale Cartagine a coronamento della prima guerra punica.
I periodi migliori per visitare le Egadi e scoprirne tutta la loro autenticità sono quelli di minore affluenza turistica, quando le isole con i loro marosi e le bellissime giornate invernali o primaverili regalano colori impossibili da immaginare in estate. Le atmosfere, dall’autunno alla primavera inoltrata, sono uniche anche per capire meglio l’anima di questi luoghi.
Le localitÃ
Favignana. È l’isola più grande e popolata, soprannominata la ‘farfalla’ per la sua forma allungata e stretta al centro. Ed è anche la più turistica. Le coste sono splendide e ricche di cale, le più importanti delle quali rispondono ai nomi di cala Rossa, Azzurra, Stornello, Rotonda. L’abitato è un borgo medievale fortificato ricostruito nel Seicento, di cui restano i due forti. In piazza Matrice, il Duomo, dedicato all’Immacolata Concezione, è stato costruito nel 1704. Nei pressi del porto sorgono l’elegante villino Florio, eretto nel 1876 e oggi sede del municipio, e gli edifici dell’antica e famosa tonnara, esempio raro di archeologia industriale. Chi arriva per la prima volta sull’isola rimane stupito davanti agli strani scavi e alle pareti di roccia sul mare che sembrano opera dell’uomo. L’impressione è più che giustificata perché si tratta dei resti delle cave di tufo, il materiale che ha permesso di costruire città e villaggi sia in Sicilia sia in Africa settentrionale, e che ora è la materia prima impiegata dagli artisti dell’isola.
Levanzo. L’isola ha coste scoscese e un altopiano ricoperto di vigne e cereali. La vita dell’isola ruota intorno al porticciolo sul mare di cala Dogana. Le coste sono alte e frastagliate e le escursioni si fanno rigorosamente a piedi, a dorso di mulo oppure in barca.
Marettimo. È la più lontana delle Egadi e morfologicamente diversa dalle altre. L’approdo avviene allo Scalo Nuovo, e subito si avverte il ruolo maestoso della montagna che incombe e che ancora conserva una vegetazione selvaggia, con numerosissime tipologie di piante che ne fanno un vero e proprio santuario di botanica, ricco di ben 515 specie censite.
Quanto alle sue coste, queste si sono trasformate in una sorta di merletto traforato, dato che lungo il perimetro dell’isola si contano circa quattrocento grotte, sia in superficie sia in profondità .
Le spiagge
Favignana
Cala Rossa
Come arrivare. Dal paese di Favignana si segue la strada che costeggia il versante settentrionale dell’isola fino a un bivio dove un cartello indica la direzione per raggiungerla. Su una strada sterrata (2 o 3 km) si arriva in corrispondenza di un punto panoramico dal quale è possibile ammirare dall’alto la cala. Per scendere al mare si deve seguire un facile sentiero: se si viaggia in auto, è qui che va parcheggiata. Sull’isola di Favignana tuttavia è preferibile spostarsi in bicicletta.
Ambiente. È la località marina più bella e rinomata dell’isola di Favignana. Situata nel versante nord-orientale dell’isola, si presenta come un ampio anfiteatro roccioso che digrada dolcemente sul mare. Vi si trova soltanto un piccolo fazzoletto di spiaggia sul lato più occidentale, mentre gran parte della cala è contraddistinta da ampi scogli appiattiti.
Cala Azzurra
Come arrivare. Si raggiunge dal paese di Favignana su sentiero difficoltoso, doppiando punta Fanfalo e dirigendosi verso punta Marsala, nei pressi della piccola baia.
Ambiente. Sul versante sud-ovest dell’isola, è caratterizzata da due spiaggette di sabbia bianca, finissima, divise da un complesso scoglioso e collegate a terra da un breve sentiero facilmente praticabile. Il mare prospiciente la cala è limpido e caratterizzato da fondali bassi. La caletta è incastrata in una zona protetta dai venti, quindi il mare è calmo anche nelle giornate ventose.
Cala Rotonda
Come arrivare. Si raggiunge, con mezzi pubblici o privati, in direzione del villaggio Approdo di Ulisse e percorrendo (poco prima di arrivarvi) un sentiero bianco di circa 200 m che si apre a sinistra della strada asfaltata.
Ambiente. Una delle ‘chicche’ dell’isola è questa spiaggia di sabbia e scogli, difesa dalle speculazioni e caratterizzata da una natura incontaminata.
Levanzo
Cala Tramontana
Come arrivare. È raggiungibile via terra percorrendo un sentiero di 400 m che va dal paese di Levanzo alla pineta sotto la quale si sviluppa la spiaggia.
Ambiente. Agli amanti del genere la spiaggia di Cala Tramontana assicura una giornata di relax tra sole e mare goduti dagli scogli.
Marettimo
Spiaggia di Praia Nacchi
Come arrivare. Vi conduce un sentiero (difficoltoso) lungo circa 300 m che parte dal paese: per la direzione, basta chiedere indicazioni agli abitanti del posto.
Ambiente. L’isola, che si presenta montuosa e ricca di sorgenti, ha una costa prevalentemente poco accogliente, che si addice soprattutto a un turismo da barca. La spiaggia di Praia Nacchi, in una piccola insenatura di ghiaia e scogli, è raggiungibile a piedi e poco frequentata.
I consigli di Legambiente
Buoni turismi
• Le Egadi, con le loro 6500 biciclette a noleggio e in considerazione delle caratteristiche morfologiche, presentano un’evidente vocazione alla pratica del cicloturismo. Le isole dell’arcipelago, seppure all’apparenza simili, offrono la possibilità di percorrere diverse tipologie di sentieri più o meno impegnativi, godendo di paesaggi di incantevole bellezza.
Un arcipelago tutto da scoprire
• Non andate via senza aver visitato almeno le tre isole principali. Cercate di scoprire il più possibile di ogni isola: ciascuna infatti ha un suo carattere ben marcato, quasi a rivendicare un ruolo di indipendenza, a cominciare dalla più piccola, Levanzo, teatro della grande battaglia delle Egadi nel corso della prima guerra punica romana, combattuta nelle acque antistanti le falesie a picco sul mare di cala Tramontana, una baia poco conosciuta, ma tra le più belle dell’arcipelago. E poi Marettimo, l’isola sacra per i romani, Itaca secondo lo scrittore Samuel Butler, la più sfacciatamente bella, selvaggia con le sue montagne che hanno i colori delle Dolomiti, a picco sul mare, e le sue grotte marine dai colori impossibili. Infine, da non perdere è Favignana, con una personalità tutta sua, difficile da identificare: visitate il castello di S. Caterina che la domina dall’alto, i giardini ipogei, ricavati dalle vecchie cave di tufo abbandonate, e poi le sue splendide coste con la celebre cala Rossa.
Oltre il tonno...
• Indubbiamente il cibo che caratterizza questi luoghi è rimasto da sempre il tonno, anche se non si pesca più come un tempo. Ma una tipicità che non potete farvi scappare assolutamente è un bel piatto di cuscus incocciato a mano, con una zuppa di pesce povero fresco. Anche i dolci tipici fatti artigianalmente sono unici, come gli squarati o i cutureddi di fico, oppure i rametti di Pasqua.
Per un mare più pulito
Le Egadi sono una meta molto ambita per il turismo balneare, diportistico e subacqueo. L’Area marina protetta ha istituito una serie di misure in modo da conciliare la sostenibilità del patrimonio naturale con la presenza antropica: campi ormeggio per la nautica da diporto – installati ogni primavera e rimossi per la manutenzione in inverno e con un sistema di richiesta autorizzazione anche dal web –, e servizio di recupero, con mezzo spazzamare, dei rifiuti provenienti dalle barche. L’Area marina protetta ha inoltre promosso un proprio marchio di qualità ambientale per i servizi turistici, ha visto una forte risposta negli operatori di settore locali e, in collaborazione con ENEA, ha realizzato la mappatura degli itinerari sommersi. Per informazioni: www.ampisoleegadi.it
Cosa fare
A Levanzo
• Non può mancare, in un giro in barca alla scoperta dell’arcipelago, una sosta a cala Tramontana: è tra le più belle baie delle Egadi.
A Marettimo
• Marettimo va visitata possibilmente insieme a una guida locale e armati di scarpe da trekking per salire fino al castello di Troia, recentemente ristrutturato e aperto al pubblico.
• Per i subacquei, da non perdere le immersioni nella grotta la Cattedrale (sviluppo maggiore 110 m, profondità massima -29 m in corrispondenza dell’ingresso), ricca di concrezioni sommerse, con stalattiti e stalagmiti anche saldate fra loro a formare colonne, da cui il nome di ‘cattedrale’, e di notevoli popolamenti biologici. Si apre nella Zona B dell’Area marina protetta delle Isole Egadi e la visita è consentita unicamente rivolgendosi ai diving autorizzati. Per info: www.ampisoleegadi.it
A Favignana
• Definita l’isola più ciclabile del Mediterraneo, con i suoi 19 km2 di superficie, 33 km di costa, più di 20 km di percorso ciclabile asfaltato quasi tutto pianeggiante che si snoda tra l’ala destra e l’ala sinistra dell’isola, oltre 50 km di strade bianche, oltre 20 punti noleggio per biciclette, bici elettriche e tandem, Favignana è la maggiore delle Egadi e assume la veste perfetta per gli amanti del cicloturismo.
Cosa vedere
A Favignana
• Una visita unica e particolare è quella all’ex stabilimento Florio, ovvero la tonnara di Favignana che, cessata ufficialmente la propria attività commerciale nel 2007, è stata riqualificata dalla Regione come museo di archeo-
logia industriale. I visitatori possono ammirare le attrezzature, le ancore e le barche della mattanza e, attraverso installazioni multimediali, ripercorrere la storia di questo stabilimento. All’interno una suggestiva mostra d’arte contemporanea permanente che accompagna lungo i percorsi antropologici dell’isola.
A Levanzo
• Imperdibili le visite guidate in barca o in fuoristrada (su autorizzazione del municipio di Favignana) presso la grotta del Genovese, che conserva uno straordinario patrimonio di pitture parietali di età paleolitica raffiguranti animali, figure umane e idoli.
Testo esclusivo: Touring Club Italiano