Nella parte orientale della Sardegna, la costa delle Baronie, a sud di San Teodoro, vede la progressiva rarefazione degli insediamenti turistici: i villaggi vacanze e i complessi di recente costruzione lasciano spazio a un litorale dalle grandi e lunghe spiagge sabbiose decisamente meno affollate. Capo Comino si protende nel Tirreno con il suo faro, punto più orientale dell’isola; oltre il promontorio roccioso, la costa prosegue con un susseguirsi di spiagge separate da basse scogliere granitiche.
Molte di queste spiagge, tra cui quelle meravigliose alla foce del rio Berchida o in corrispondenza dello stagno Bidderosa, sono soggette a protezione a tutela dell’ambiente naturale e accessibili ai bagnanti con qualche limitazione. Le località principali della zona sono Posada, in scenografica ed elevata posizione sulla cima di uno sperone di roccia, con la bella e ampia spiaggia, e Siniscola, più arretrata rispetto alla costa, cittadina di tradizione agricola che più recentemente ha scoperto anche una vocazione turistica grazie alle sue spiagge di finissima sabbia bianca lambite da acque cristalline, in particolare la spiaggia di Santa Lucia, nella omonima frazione a mare.
Le Baronìe
Il paesaggio di questa regione storica è caratterizzato da pianure fertili e da dolci colline, dove l’agricoltura prevale sulla pastorizia. Su questa terra, vera oasi di fertilità in un territorio avaro, misero gli occhi i feudatari spagnoli, e proprio da loro derivò il nome di Baronìa, poi soppiantato da Baronìe, perché sono due: quella di Orosei a sud e quella di Siniscola a nord. Ben visibile anche dalla costa, domina l’entroterra di Siniscola il massiccio del monte Albo (che deriva il nome dal colore bianco della sua roccia), caratterizzato da altissime pareti a picco, da fiumi sotterranei, da profondi orridi e da numerose grotte naturali. Una strada panoramica, percorribile anche in bicicletta, ne segue il crinale sul versante settentrionale.
Posada. Su un isolato sperone calcareo che domina la piana alluvionale formata dal rio Posada, ideale per gli sport acquatici e le escursioni in kayak, Posada è uno dei più scenografici paesi della costa orientale. Il paese, dominato dall’antico castello della Fava di cui si conservano alcune parti e soprattutto l’alta torre quadrata, è costituito da due nuclei distinti: uno medievale e uno ‘nuovo’, sviluppatosi lungo la statale 125, ai piedi del colle.
Oggi il centro storico, un tempo circondato da mura, appare piuttosto degradato ma il suo tessuto urbano è rimasto intatto, con le case aggrappate alle pendici della rupe. Nella parte più alta sorge la parrocchiale di S. Antonio Abate (1324), ricostruita nel Seicento. Meta turistica non solo balneare, Posada si è sviluppata verso il mare grazie alle sue spiagge e alla pittoresca frazione di San Giovanni, protetta da una torre aragonese che domina la baia bordata di spiagge.
Siniscola. È tra i più importanti centri della Baronìa e sorge su una pianura alle falde nord-orientali del monte Albo, immerso in un paesaggio che mantiene i segni delle attività del passato, di tipo agropastorale. Il borgo conserva ancora, in alcune parti, le caratteristiche abitative di un tempo, anche se un recente sviluppo edilizio ne ha stravolto il tessuto urbano. Da vedere la chiesa del Rosario, ricca di statue e arredi preziosi, e la settecentesca parrocchiale di S. Giovanni Battista interamente affrescata.
Più interessanti le escursioni nel piccolo massiccio calcareo del monte Albo, dove il fenomeno del carsismo ha creato fratture e cunicoli e dove sono presenti numerose grotte abitate dall’uomo in età preistorica. Ma la vera vocazione turistica di Siniscola proviene dal mare. Dalla città , andando verso est, si incrociano in periferia le strade rettilinee che conducono ai lidi costieri: La Caletta, un attrezzato centro balneare dotato di porto turistico; Santa Lucia, un piccolo borgo di pescatori nato attorno alla chiesetta da cui ha preso il nome e alla torre spagnola; fino alla spiaggia di Berchida, interrotta solo dalle rocce e dalle dune di capo Comino. Da visitare anche il complesso nuragico di Conca Umosa.
Le spiagge
Su Tiriartzu
Come arrivare. Da Posada, seguendo le indicazioni per le spiagge si arriva a un parcheggio custodito; un ponte in legno porta alla spiaggia.
Ambiente. Di grande interesse naturalistico, con la sua sabbia chiara e i fondali bassi, la spiaggia è estesa per circa 5 km tra Sos Palones e la spiaggia di Orvile. Presenta dune e stagni retrodunali formati dal sistema deltizio del fiume Posada, fino allo stagno Longu.
San Giovanni
Come arrivare. Dalla statale 125, tra la frazione di La Caletta di Siniscola e Posada, una deviazione di 2 km porta a San Giovanni. Dal borgo si accede al suo litorale.
Ambiente. La spiaggia si estende per alcuni chilometri fino alla zona umida di alto pregio ambientale di stagno Longu. Caratterizzata da sabbia chiara e fine, è delimitata da una pineta che la protegge dall’azione erosiva del vento. Due aree sosta lungo l’arenile sono meta abituale dei camperisti. Il fondale è sabbioso tranne che nei pressi della torre di S. Giovanni, dove sono presenti scogli affioranti. La spiaggia è dotata di servizi tra cui un punto attrezzato per le attività sportive quali windsurf e kitesurf, ampiamente praticate vista la ventosità della zona.
Santa Lucia di Siniscola
Come arrivare. Da Siniscola, lungo la statale 125, si giunge al borgo di Santa Lucia. La spiaggia è proprio di fronte al centro abitato.
Ambiente. Il borgo di Santa Lucia, fondato da un gruppo di pescatori di Ponza attorno alla torre aragonese del XVI secolo, ha un litorale caratterizzato da lunghi e ampi tratti sabbiosi, con spiagge in cui si alterna sabbia grossolana coperta da vegetazione e ghiaia di vari colori levigata dal mare.
Capo Comino
Come arrivare. Da Siniscola lungo la statale 125 in direzione sud svoltare a sinistra per capo Comino.
Ambiente. Lunga e ampia spiaggia costituita da un movimentato sistema dunale con folti gineprai. L’arenile è formato da sabbia calcarea bianca, il paesaggio è solitario, il mare è di un azzurro trasparente. Giugno e settembre sono i mesi più indicati per fruire della sua natura ancora integra.
Berchida
Come arrivare. Vi si accede dalla strada costiera statale 125 tra capo Comino e Orosei, svoltando a sinistra all’altezza del km 65,3 su strada sterrata.
Ambiente. Su un tratto di costa che conserva ancora paesaggi naturali quasi integri. Movimentata da tante insenature, è lunghissima: da capo Comino (che si può raggiungere a piedi passeggiando sulla riva) fino alle spiagge di Orosei. Il candore della sabbia e il riverbero del mare sono accecanti. Vari stagni si susseguono lungo il litorale, con praterie pianeggianti e colline che si levano appena sull’orizzonte.
Cosa vedere
Panorama
• Del castello della Fava (detto anche ‘casteddu de Sa Fae’ ed eretto per difendere la costa dalle incursioni) è rimasta solo la torre, a pianta quadrangolare con coronamento merlato; salite fino in cima per godere di un panorama mozzafiato in cui lo sguardo, nelle belle giornate di sole, si perderà fino alla costa.
Paesaggi da birdwatching
• La Sardegna vanta numerose zone umide. I laghi artificiali del Cedrino e del rio Posada offrono belle opportunità a chi desidera scoprire le zone interne della Baronìa. Passeggiate in mezzo al verde, con la possibilità di ammirare molte specie animali. Suggestivo tutto il retroterra (dietro la spiaggia di Posada) che, oltre a una distesa di dune e a una bella pineta, ospita una vasta zona umida, protetta come Riserva regionale, che comprende la foce del rio Posada e alcune sue derivazioni nonché lo stagno Longu: vi si possono riconoscere alcune specie di uccelli d’acqua, tra cui i fenicotteri rosa e gli aironi cinerini.
I consigli di Legambiente
Itinerari
• Le divagazioni del basso corso del rio Posada hanno generato un dedalo di canali da percorrere in kayak, tra ‘pareti’ dense di vegetazione ripariale in cui trovano casa le specie più interessanti dell’avifauna delle zone umide. Da Su Tiriarzu sino a Punta Orvile, il percorso costeggia il cordone di sabbia candida del litorale di Posada e offre la possibilità di fare tappa per un tuffo nei punti più solitari della spiaggia.
Tipicità uniche
• Agrume antico e dalle origini misteriose, sa pompìa da almeno tre secoli rappresenta una delle specie vegetali che contraddistinguono il territorio di Posada e Torpè e della vicina Siniscola. Una lunga lavorazione trasforma sa pompìa in alcuni dei più gustosi dolci tradizionali: s’arantzada, fatta di scorza caramellata e mandorle, e sa pompìa intrea. Dal 2004 è presidio Slow Food.
La bellezza dell’entroterra
• Quasi 8000 tra foreste, sentieri, sorgenti, corsi d’acqua, oltre al delicato sistema dunale e al mare cristallino di Posada. È il Parco naturale regionale di Tepilora, territorio ricco di cultura, integro nei paesaggi e negli ambienti naturali. Fate una visita al sito nuragico di Su Romanzesu a Bitti, un trekking lungo i percorsi CAI sul monte Albo di Lodè o una passeggiata nella foresta demaniale di Usinavà a Torpè.
L’Oasi di Orvile
Con l’approvazione del PUC (Piano urbanistico comunale), su proposta della giunta guidata dal sindaco Roberto Tola, nel 2009 il comune di Posada torna a essere proprietario dell’area di Orvile scongiurando definitivamente la realizzazione di circa 60 000 m2 di residenze turistiche a ridosso della spiaggia e del delta del rio Posada. L’intervento pubblico sull’area, inserita all’interno del Parco naturale regionale di Tepilora e oggetto di un’opera di ripristino della copertura vegetale da parte dell’agenzia regionale Fo.Re.S.T.A.S., ha ricevuto una menzione speciale dal MiBACT nell’ambito del Premio europeo del Paesaggio come azione di buon governo del territorio. Questo ha portato alla restituzione alla collettività e alla naturalità di uno dei siti di maggior pregio ambientale del litorale posadino.
A Orvile e in tutta l’area della foce, il Centro di Educazione ambientale di Casa delle Dame organizza attività escursionistiche a piedi, in canoa e in bicicletta e appuntamenti di birdwatching. È inoltre il punto informativo turistico per Posada e per il Parco di Tepilora. Per informazioni: tel. 07841949588 - cea
In Barbagia tra vini e cultura
Alle spalle della costa del golfo di Orosei si dispiega il territorio delle Barbagie, di assoluto interesse anche per i suoi paesi. Merita la qualifica della Bandiera arancione del Touring Club Italiano Oliena, importante centro agricolo, capitale del vino Cannonau e capofila dell’iniziativa Cortes Apertas - Autunno in Barbagia, che si tiene nei principali paesi barbaricini, con un ricco calendario di eventi culturali a tema vendemmia e tradizioni. Nell’entroterra di Orosei, l’altra Bandiera arancione, Galtellì, conserva un bel centro storico e un parco culturale dedicato a Grazia Deledda.
Cosa fare
Itinerari
• Un percorso ideale, sia per chi ama camminare all’aria aperta sia per chi preferisce andare in bici su percorsi sterrati, è quello che ha inizio nella periferia sud della frazione di Santa Lucia di Siniscola, in passato noto villaggio di pescatori. La strada si snoda lungo la costa affiancando una vasta pineta e regalando, di tanto in tanto, meravigliosi scorci panoramici. Il tracciato è tutto pianeggiante ma sterrato. Il punto di arrivo dell’itinerario è la frazione di Sa Ena’ e S’Acchitta nei pressi di capo Comino.
Mirto
• La Sagra del mirto, a Brunella, frazione nel comune di Torpè, si svolge ogni primo fine settimana di agosto. È l’occasione per assaggiare il tipico mirto, prodotto artigianalmente dal comitato della sagra (un’associazione no profit), visitare gli stand di artigianato sardo e la mostra dell’Ente Foreste, degustare i prodotti locali, ascoltare musica e ballare. Non perdetevi poi la consegna del premio ‘Mirto d’Oro’, un riconoscimento prestigioso che viene assegnato a quei personaggi che si sono distinti per il loro prezioso contributo alla diffusione e alla valorizzazione della tradizione sarda nel mondo.
A Siniscola
• Gli appassionati delle attività sportive in acqua possono trarre ispirazione dall’associazione Kitesurf ‘La Caletta’, che organizza corsi di kitesurf base o avanzati, collettivi o individuali. La scuola è aperta da primavera ad autunno inoltrato, fino a quando le temperature miti della Sardegna permettono di stare in spiaggia e godere del mare. Per info: [email protected]