Arrivano le feste e le tradizioni fanno capolino. Fra le tante, fiorisce il presepe, uno dei simboli per eccellenza del Natale. Molto radicato in Italia, lo puoi trovare di diverse fogge, tipi e materiali. Si erge fiero tra le case della gente, nelle vie cittadine e nelle rappresentazioni allestite per l'occasione. A Napoli la spiritualità di questa rappresentazione va al di là del credo religioso, è uno spettacolo suggestivo unico e bellissimo da ammirare.
Ed è proprio qui che ti vogliamo portare nel tuo prossimo viaggio, alla scoperta dei presepi napoletani: i più belli da vedere in piena tradizione popolare. Una vacanza ideale in dicembre per esplorare la città e conoscere un'antichissima arte.
L'arte del presepe napoletano
Napoli è indubbiamente una delle città al mondo più legata alla storia e al culto del presepe.
I primi esempi risalgono al XIV secolo quando la regina Sancia d'Aragona, moglie di Roberto d'Angiò, regalò alle Clarisse un presepe del quale il Museo Nazionale di San Martino conserva ancora la statua della Madonna. Successivamente si diffuse la consuetudine di allestire il presepe nelle chiese.
L'origine della vera arte del presepe a Napoli però coincide con l'apertura di una scuola composta da artisti specializzati nella suddetta arte e voluta dalla scultore napoletano Giuseppe Sanmartino, nel '700.
La forte connotazione del presepe napoletano è lo spiccato realismo. Non viene infatti riprodotto solo come una semplice rappresentazione religiosa. È più una descrizione, dettagliata e precisa, di scene di vita quotidiana. Il loro aspetto sociale è semplice e umile, per sottolineare le origini di Gesù, e il loro animo è grande e ricco. Da questo concetto sono infatti nati diversi spettacoli teatrali molto noti che hanno riscosso un grande successo, tra i più celebri citiamo “Natale in casa Cupiello” di Eduardo De Filippo.
Il presepe napoletano quindi è un villaggio animato che rivive i mestieri, le gesta e la quotidianità del passato. Non c'è solo la grotta della Natività ma ci sono anche le botteghe, i mercatini di Natale, i fornai e i macellai, i Re Magi, il vinaio, la zingara, il pescatore, la meretrice, i pastori, i venditori, il pescivendolo e tanti altri personaggi. Poi ancora, lo scenario si arricchisce con oggetti che rappresentano la vita e la morte come il fiume e il ponte e il pozzo, come contatto tra la superficie e il sottosuolo, ricco di superstizioni.
Via San Gregorio Armeno, la via dei Presepi
Nel cuore del caratteristico quartiere Spaccanapoli si trova la pittoresca via San Gregorio Armeno, la strada dei presepi napoletani, un'icona, un'istituzione riconosciuta a livello mondiale. Perennemente affollata dai pedoni che si accalcano per vedere le creazioni artigianali in esposizione permanente tutto l'anno, a dicembre, è una completa invasione. Nelle botteghe d'arte si producono originali statuette di terracotta, che a partire dai primi di novembre, iniziano a creare piccoli villaggi impreziositi da effetti speciali e giochi di luce, che regalano un’atmosfera magica densa di emozioni.
Ogni maestro artigiano sa consigliare al suo cliente il significato e l’uso di ogni pastore. Il solo parlare con loro è un viaggio, un'immersione nelle tradizioni della Napoli verace e nella personalità prorompente e colorata dei suoi abitanti. Per ogni famiglia napoletana una visita al quartiere è una tappa obbligatoria a Natale, prima di fare il proprio presepe o allargarlo con pastorelli e angioletti. E puoi trovare di tutto: le classiche statuine, le mangiatoie, le grotte, le casette complete di balconi e lanterne, le stelle comete, le decorazioni in sughero o in cera, personaggi alti pochi centimetri o quasi a grandezza naturale. E le caricature di personaggi illustri dello sport, lo spettacolo, la politica o l'intrattenimento come Totò, Berlusconi, Diego Armando Maradona, Lady Diana, Renzi, il Papa, Leonardo Di Caprio e tanti altri.
Oltre che per i pastori del presepe, una passeggiata nella via ti offre un'ottima opportunità per visitare il centro di Napoli. Intorno ci sono infatti molti monumenti tra i più significativi della città: la chiesa e il monastero stessi di San Gregorio Armeno con il campanile, il Monastero di Santa Chiara e il chiostro, la Chiesa del Gesù Nuovo, il percorso di Napoli Sotterranea e il Cristo Velato, custodito nella Cappella Sansevero.
Presepe Cuciniello al Museo di San Martino
Al Museo di San Martino, in Largo San Martino numero 5, si conserva il noto Presepe Cuciniello, dal nome dell'architetto possessore dei personaggi pastori e curatore dell'allestimento. Un vero capolavoro di arte presepiale napoletana. Venne inaugurato nel 1879 nel refettorio dei monaci della Certosa, di fronte alla gremita presenza di visitatori che ammirarono la “traduzione in dialetto napoletano della pagina più sublime del Vangelo”, secondo le parole dello stesso Cuciniello. Si tratta di un spettacolare insieme di case arroccate sul fianco di un masso di legno, sughero, cartapesta e terracotta ravvivata da pastori, contadini, angeli e greggi. Il presepe fu realizzato creando varie scene, tra cui le migliori sono la Natività, la Taverna e l’Annuncio ai pastori.
Presepe del Banco di Napoli alla Cappella Palatina di Palazzo Reale
All'interrno del Palazzo Reale, in Piazza del Plebiscito, nella Cappella Palatina, si trova un altro bellissimo presepe della collezione presepiale del Banco di Napoli, conosciuto come "il presepio del Re". La prestigiosa collezione è composta da 210 figurine di pastori e da 144 accesori vari che provengono da presepi differenti smontati e venduti in parte o dispersi. Quasi tutti i pastori risalgono al Settecento e sono in gran parte opera dei noti scultori come Giuseppe Sammartino (autore del Cristo Velato della Cappella Sansevero), Salvatore Franco, Francesco Celebrano, Giuseppe Gori, Lorenzo Mosca e Matteo Bottigliero. Oltre alla rappresentazione della Natività e della Gloria, quest'opera si presenta ricca di personaggi e situazioni tipiche della realtà quotidiana dell'epoca. La scenografia è quella classica del presepe napoletano: la Sacra Famiglia è situata sullo scoglio di fronte ai resti di un tempio pagano, ci sono i personaggi biblici come i Re Magi e il tradizionale popolo come gli zampognari, il maniscalco, i mercanti, i pescatori o il panettiere.
Il Presepe è di proprietà del Banco di Napoli ed è conservato a Palazzo Reale in forma di comodato.
I gioielli nascosti nella Basilica di San Lorenzo Maggiore
Durante il tuo giro nella bella Napoli puoi fermarti nell'affascinante Basilica gotica di San Lorenzo Maggiore, in via Tribunali numero 316. Devi cercare, in un angolo, due bacheche con dentro un piccolo tesoro in miniatura: un centinaio di gusci di noce con all'interno piccolissime scene presepiali d'ispirazione biblica.
Il Presepio nella Reggia a Caserta
Infine, appena fuori i confini di Napoli, se hai voglia di spostarti, merita una visita il Presepe Borbonico, attentamente custodito nella Reggia di Caserta, in viale Douhet, numero 2/a. Pare che Carlo III fosse un appassionato del presepe e che abbia partecipato personalmente all'allestimento. Qui ti ritrovi davanti ad uno storico assemblaggio delle raccolte di tutti i presepi dei Borbone.
Alcuni esemplari, rubati nel gennaio 1985, sono stati sostituiti con figure d’epoca provenienti da Monaco e Catania.
Se hai voglia di immergerti in un'atmosfera suggestiva, storica, folcloristica e festosa preparati a visitare Napoli e i suoi presepi. Non dimenticare di prenotare un alloggio, per evitare inaspettate sorprese, e aspettati di vedere dei pezzi artigianali e degli scenari tra i più belli al mondo. Per una vacanza culturale e divertente.