Se ami la montagna in tutte le sue sfumature, se sei un appassionato di natura, di paesaggi infiniti e di quiete, una vacanza ideale per te può essere una bella camminata, un'arrampicata o una sciata, dove unire l'attività all'aria aperta alla comodità e il buon gusto. Ti vogliamo far conoscere i più bei rifugi alpini da raggiungere con facilità , per sfruttare a pieno le meraviglie delle vette e per godere dei panorami che le circondano. Per un week end lungo o una settimana dove scoprire posti bellissimi e sostare tra chiacchiere e sorrisi.
La nascita dei rifugi alpini
Potrà interessarti sapere che il rifugio alpino nasce nella seconda metà dell'Ottocento, dalla necessità degli alpinisti di avere un luogo dove sostare prima di affrontare una salita. Naturalmente, in passato non esistevano le strade di oggi e per arrivare anche solo alla base di una montagna occorreva molto tempo. Per questo si era sentita l'esigenza di far nascere una qualsiasi struttura per dare un minimo di sussistenza. Il Cai venne fondato nel 1863 e si diede come primo obiettivo proprio quello di creare dei primi rifugi. Ai giorni odierni può vantare quasi 800 tra rifugi e bivacchi che sommati ai rifugi privati e a quelli di altre associazioni, arrivano tranquillamente ad essere un migliaio di complessi.
A differenza del passato però, se il rifugio era un luogo di partenza per un viaggio o un'avventura, oggi rappresenta anche una meta di destinazione. Spesso infatti, si presentano come ambienti di prestigio, in termini di servizi, di accoglienza e di cucina, in sintonia con le tradizioni dei luoghi. Vediamone alcuni.
Rifugio 5 torri, a Cortina D'Ampezzo
In una bella posizione panoramica a 2.137 metri di altezza, questo accogliente rifugio si trova in una zona ideale per fare alpinismo, pedalate in mountain bike o arrampicate. Facilmente raggiungibile a piedi, in seggiovia o con una navetta. Ci sono poi numerosi sentieri che portano a luoghi storici dei conflitti mondiali; durante la Grande Guerra la struttura fu infatti una sede importante dell'Esercito Italiano dove vi soggiornò anche il re Vittorio Emanuele III quando era in visita al fronte.
In questo delizioso ambiente ti senti come a casa. Ti aspetta un focolare caloroso con una cucina tradizionale trentina, semplice, ma molto curata. Assaggia i tipici chenedi, ovvero dei canederli con lo speck e il formaggio, i casunzei, che sono delle mezze lune di pesta fresca ripiene di pesto di erbe alpine e ricotta oppure la minestra d'orzo. E respira a pieni polmoni l'aria fresca che il luogo ti offre.
Rifugio Peller, sulle Dolomiti di Brenta
Si colloca a quota 2.020 metri, ed è il più settentrionale di tutti i rifugi delle Dolomiti di Brenta. Ebbe una vita travagliata perché fu costruito nel lontano 1903 dalla SAT (Società degli alpinisti tridentini), ma venne completamente distrutto da un incendio nel 1943. Venne poi ricostruito totalmente una decina d'anni più tardi. Di nuovo le fiamme lo colpirono distruggendolo. Infine fu inaugurato ancora nel 1965. È stato recentemente ristrutturato ed ora è raggiungibile sia dalla Val di Sole che dalla Val di Non attraverso numerosi sentieri e da una strada carrozzabile. Se vuoi scoprire l'affascinante Pian della Nana in una vacanza imperdibile, il Rifugio Peller è il punto ideale per partire verso numerosi percorsi.
Rifugio Val di Fumo, nella Valle del Chiese
Quando arrivi a Malga Bissina puoi lasciare l'auto e raggiungere questo delizioso rifugio dopo una camminata di circa un'ora e mezzo. In un ambiente incontaminato circondato da praterie, fiumi, prati e mandrie al pascolo, è il luogo ideale per la tua famiglia e i bambini, ma anche per i camminatori più esperti, da qui infatti puoi percorrere sentieri di trekking molto più impegnativi.
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Rifugio Luigi Brioschi, nel comune di Pasturo, in provincia di Lecco
Si trova nelle Prealpi lombarde, a 2.410 metri di quota, sulla vetta della Grigna. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne demolito ma poi ricostruito totalmente a conflitto terminato. Il luogo dispone di un'ampia sala dove puoi degustare un appetitoso menù che prevede la zuppa d'orzo, i pizzoccheri, lo spezzatino, il brasato o la selvaggina con la polenta. Il percorso più frequentato che raggiunge la vetta è quello dal versante est partendo dal colle di Balisio, oppure quello da Pastura, in Valsassina.
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Rifugio Fuciade, in Val di Fassa
Al Passo San Pellegrino, a 15 chilometri da Moena, trovi questo bel rifugio a 1.982 metri, molto conosciuto sotto l'aspetto enogastronomico. Lo raggiungi in circa un'ora di camminata dal parcheggio che incontri superato il valico. La vista che ti si presenta è veramente notevole, dove ai lati spiccano le inimitabili cornici dolomitiche. Il rifugio al suo interno è molto caratteristico: le stufe sono di maiolica, si trovano molti utensili agricoli e chiavistelli, porte antiche e altri pezzi di arredamento antico. Il tutto è molto genuino come i sapori che gusti a tavola, ricercati ma autentici, come il tomino in crosta di pistacchi o le grappe aromatizzate. Se è inverno e il tempo non è dei migliori, non temere, la struttura mette a disposizione un gatto delle nevi, una motoslitta, oppure un pulmino, ma se appena puoi, vale la pena fare una bella camminata.
Rifugio Francesco Gonella, nel comune di Courmayeur
Si trova a 3.071 metri sul Monte Bianco, nel Gruppo del Miage e nacque nel 1891 per permettere di salire sul monte dal versante italiano. Venne demolito e poi di nuovo ricostruito e quindi aperto nel 2011. La nuova struttura è dotata di riscaldamento e luce elettrica. Per raggiungerla devi attraversare il ghiacciaio dei Miage. Oltre al Monte Bianco puoi fare altre passeggiate come: Dôme du Goûter a 4.304 metri, Aiguille de Bionnassay a 4.052 metri e Aiguilles Grises a 3.837 metri.
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Rifugio Dorigoni, nel Parco Nazionale dello Stelvio
È situato a 2.436 metri in una valle del Gruppo dell'Ortles-Cevedale. La gestione è familiare, qui producono energia idroelettrica attraverso una turbina che sfrutta le correnti d'acqua dei dintorni e trovi la connessione internet via satellitare. Si raggiunge salendo un bel sentiero pieno di marmotte dalla Valle dei Rabbì. Inoltre, è un ottimo punto per fare tante altre escursioni come, ad esempio, le camminate verso il Rifugio Largo Corvo a 2.437 metri, il Lago della Valletta a 2.349 metri o il Rifugio Canziani a 2.561 metri.
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Rifugio Zamboni Zappa, nel comune Walser di Macugnaga
Si trova a 2.070 metri di altezza, dalla parete est del Monte Rosa, nella conca dell'Alpe Pedriola. Tutto intorno al prato che lo attraversa si trovano dei massi che permettono di fare bouldering, ovvero l'arrampicata sui massi. Puoi raggiungerlo a piedi da Macugnaga, oppure in seggiovia fino a quota 1.900 metri e proseguire poi a piedi, per circa 45 minuti, con un'intensa camminata attraversando il ghiacciaio. Inoltre, da qui puoi arrivare al Pizzo bianco (a 3.125 metri), a Punta Battisti (a 2.754 metri), a Punta Grober (a 3.467 metri), a Punta Tre Amici (a 3.620 metri), oppure a Punta Gnifetti (a 4.554 metri).
Rifugio Vajolet, in Val di Fassa
Si trova nel cuore del gruppo del Catinaccio/Rosengarten, a 2.283 metri, circondato dalle Dolomiti, recentemente ampliato e rimodernato. La sala fu intitolata a uno degli arrampicatori più importanti della storia dell'alpinismo, Marino Stenico, considerato un capostipite degli alpinisti trentini. Il rifugio è raggiungibile attraverso il passo delle Cigolade in circa 2 ore e mezzo di cammino. Puoi anche percorrere splendide ferrate della Ronda di Vael o del Majarè o una delle tante vie alpinistiche.
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