Tappa 31 - Da Gambassi Terme (Chiesa Cristo Re) a San Gimignano (Piazza della Cisterna), 13.4 km.
Dislivello: +350, -330.
Comuni attraversati: San Gimignano.
Come arrivare: Autolinee SITA da Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Firenze, Volterra (tel. 055483651).
Descrizione: La tappa è breve e defaticante, ma non per questo meno bella della precedente. Attraversa le campagne toscane ed alcune (rare) zone boscose che riparano dalla luce del sole, il che non è scontato per chi parte in estate. Lungo il tragitto, ci si imbatte nel Santuario di Pancole, dove è presente anche una fontanella oltre ad un punto di ristoro. Si risale quindi verso Collemucioli e la Pieve di Cellole. San Gimignano vale decisamente una giornata di visita, con il suo centro storico dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Una volta arrivati, la domanda sorgerà spontanea: com’è possibile una tale concentrazione di capolavori in un borgo così piccolo? La risposta è piuttosto curiosa: nel 1282 il governo di San Gimignano emanò una legge che impediva di abbattere le vecchie case se non per costruirne di più belle. La decadenza politica ed economica che seguì questo periodo florido fece sì che non si apportassero ulteriori modifiche al borgo, il quale è dunque giunto pressoché inalterato fino ai nostri giorni, anche se delle 72 torri (una per ogni famiglia benestante) medievali oggi ne restano solo 13.
Il Duomo di San Gimignano è caratterizzato da una facciata romanica del XII secolo, molto semplice, che non anticipa lo splendore degli affreschi che si trovano all'interno. Divisa in tre navate, la Collegiata di Santa Maria Assunta conserva infatti sulle pareti alcuni capolavori, tra cui il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli e lo straordinario Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo. Lungo la parete di destra si trovano le Storie del Nuovo Testamento, realizzate dagli allievi di Simone Martini, mentre sulla sinistra sono raffigurate le Storie del Vecchio Testamento, di Bartolo di Fredi. Il transetto, infine, offre altri due tesori: il Crocifisso ligneo policromo del 1200 e la Cappella di Santa Fina.
La chiesa si affaccia sulla magnifica Piazza del Duomo, insieme al Palazzo del Popolo. Il Palazzo Comunale (o del Podestà) si trova sulla sinistra della piazza, tra la Torre Grossa e la Loggia del Comune, la quale ospitava le autorità del governo durante le cerimonie pubbliche. Il palazzo, oggi sede del Museo Civico di San Gimignano, nacque come Palazzo Nuovo del Podestà, in cui si trasferì il governo cittadino nel 1337. Fino a quel momento, il Podestà viveva nel vicino Palazzo vecchio del Podestà, collocato proprio di fronte al Duomo e riconoscibile dalla possente “Torre Rognosa” e dalla bella Torre Chigi. Sulla destra della piazza si trovano le due “Torri dei Salvucci”, ricchi mercanti guelfi che avevano fatto fortuna con l’usura. Le due torri rivaleggiavano con quelle degli Ardinghelli che si trovavano di fronte.
Un altro punto irrinunciabile per chi attraversa San Gimignano è la spettacolare Piazza della Cisterna. Essa prende il nome dal pozzo ottagonale che si trova al suo centro e fu costruita per volontà del Podestà Guccio dei Malavolti, il cui stemma, una scala, è scolpito sulla pietra del pozzo. La piazza, armoniosa e raccolta, è la più bella di San Gimignano e una delle più suggestive della Toscana. Mentre Piazza del Duomo è il centro politico e religioso, infatti, Piazza della Cisterna è da sempre la piazza commerciale, viva e dinamica, circondata dalle torri delle famiglie benestanti in costante competizione tra loro.
Degno di nota a San Gimignano è anche il Museo della Tortura, costituito da due parti, una sui metodi di tortura nel mondo e l'altro sulla pena di morte.
Un piccolo gioiello di solito trascurato dal viandante più frettoloso è la chiesa di Sant'Agostino, che ospita inoltre due capolavori, l’Incoronazione di Maria del Pollaiolo, collocata sull’altare maggiore, e le Storie della vita di Sant’Agostino, ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, nella cappella del coro.
Lasciato il Duomo sulla sinistra, una stradina porta alla Rocca di Montestaffoli, costruita per difendere San Gimignano dagli attacchi di Siena dopo la sottomissione a Firenze. Della rocca non restano che poche rovine, ma il panorama sulla Val d'Elsa di cui si gode da questa posizione è sublime. Un altro motivo per salire alla rocca di Montestaffoli è dato dagli eventi che vi si svolgono: la rocca è infatti sede di manifestazioni culturali e sagre, in particolare la a Giostra dei Bastoni che si svolge nel terzo fine settimana di giugno.
I prodotti tipici di San Gimignano, pregiatissimi, sono la Vernaccia, vino bianco asciutto e armonico, e lo zafferano. Tra i piatti tipici del posto, vale la pena assaggiare i crostini toscani con fegatini, i taglieri di salumi e pecorini locali, alcuni primi piatti con cinghiale e i secondi di carne.
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