Tappa 40 - Da Montefiascone (Rocca dei Papi) a Viterbo (Piazza del Plebiscito), 17.8 km
Dislivello: +65, -380.
Comuni attraversati: Viterbo.
Come arrivare: stazione ferroviaria di Montefiascone.
Descrizione: Dopo la discesa da Montefiascone, si imbocca un tratto di cammino molto caratteristico e spettacolare, che si inoltra tra uliveti e campagne sull’antico basolato della Cassia, perfettamente conservato. Il saliscendi in collina, abbastanza panoramico poiché rende visibili sia Montefiascone sia Viterbo, è molto breve e subito seguito da un piacevolissimo punto di sosta: lungo la polverosa strada bianca in mezzo a campi, infatti, ci si imbatte improvvisamente nelle terme del Bagnaccio. Si tratta di una serie di vasche di acqua a temperature diverse, tradizionalmente frequentate dai pellegrini lungo la Via Francigena. Si prosegue dunque ristorati e rigenerati fino a Viterbo; la cosiddetta città dei papi è ricchissima di storia e di posti da visitare.
È consigliatissima una visita al centro storico ed in particolare all’antico e suggestivo quartiere di San Pellegrino, con il suo intrico di viuzze, profferli e case a ponte, che si uniscono al di sopra delle strade creando passaggi coperti. I palazzi sono costruiti sul tufo e si affacciano sui cosiddetti richiastri, tipici cortili interni. Le torri medievali sono molto numerose, a testimonianza di un’epoca in cui la ricchezza delle famiglie si misurava sulla base della loro altezza. Se passate per Viterbo nel periodo a cavallo tra aprile e maggio, inoltre, non potete perdervi la manifestazione “San Pellegrino in fiore”, in occasione della quale il quartiere si anima di profumi e colori.
Tra i monumenti più importanti, segnaliamo il Palazzo dei Papi, di cui fanno parte una bellissima loggia e la Sala del Conclave, e il Duomo di San Lorenzo, che custodisce le spoglie di Giovanni XXI e Letizia Bonaparte.
Infine, in Piazza della Morte si può accedere ai sotterranei della città, aperti al pubblico per un centinaio di metri.
Come sempre, le fonti sono poche lungo il cammino (si consiglia di rifornirsi d'acqua alle terme del Bagnaccio) e mancano punti di ristoro.
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Foto di Alessandro Nodari