Puoi decidere di dedicare un lungo week end o una vacanza ad allietare il tuo palato, un modo diverso per divertirti e per conoscere un luogo. Un viaggio in coppia o con gli amici per un soggiorno di puro piacere. Il turismo enogastronomico infatti è fonte di libidine e benessere che unisce due straordinarie passioni: il viaggio e la buona cucina. Nella nostra nazione poi, come è ben noto, le scelte sono infinite.
Qui vogliamo mostrarti un itinerario enogastronomico nelle Marche, alla scoperta dei prodotti tipici e dei vini doc. Anello di congiunzione tra Nord e Sud d'Italia, grazie alla sua conformazione geografica, le Marche offrono una cucina varia perché utilizzano materie prime dall'entroterra e dal mare. Generalmente povera, ma capace di mutare verso la ricchezza e la raffinatezza. Scopriamola.
Vincisgrassi e passatelli
Forse si può annoverare come il simbolo della cucina marchigiana: i vincisgrassi rappresentano il piatto tradizionale regionale, originario di Macerata. Simile alle lasagne ma più rustico e corposo, infatti nel ragù sono presenti animelle e frattaglie di pollo, agnello e vitello.
Di tradizione antica, legata alla cucina contadina, sono invece i passatelli in brodo, un composto di pane grattugiato, tuorli d'uovo e formaggio parmigiano.
Il brodetto di pesce
Nasce in passato come un piatto povero, oggi invece è ricco e prezioso. Varia a seconda delle zone e le materie prima utilizzate in base alla stagione. A Fano diventa di colore rosso perché si cucina con la conserva di pomodoro diluita nell'olio, acqua e aceto. Ad Ancona si usa la salsa di pomodoro per dare più consistenza al brodo, a Porto Recanati il brodetto diventa giallo perché si insaporisce con uno zafferano selvatico che cresce sulle pendici del Monte Conero. Invece a San Benedetto del Tronto il pescato viene rinvigorito nei sapori con l'aggiunta di aceto, pomodori verdi e peperoni.
I frascarelli
È una sorta di polenta bianca che deriva dalla campagna ed è il simbolo della cucina rurale e contadina. Si prepara con farina di grano tenero e farina di mais a cui si aggiunge qualche goccia d'acqua per creare i grumi. Condita generalmente con ragù di carne o sugo al pomodoro.
I salumi e i formaggi
Che sia un antipasto sfizioso, un ricco contorno o un secondo da leccarsi i baffi, la regione offre una vasta scelta di formaggi e salumi deliziosi.
Tra i tanti citiamo il ciauscolo IGP di Visso (il salume spalmabile della tradizione alimentare contadina), il prosciutto aromatizzato del Montefeltro e il salame di Fabriano.
Poi ancora, il sapore unico del formaggi di fossa, realizzato dal metodo di stagionatura nelle fosse di roccia arenaria, i pecorini o la caciotta di Urbino e quella di Montefeltro,
La crescia sfogliata
Questa specie di focaccina, cugina della piadina romagnola, qui si cucina in maniera più sostanziosa, con l'aggiunta di lievito e uova, poi unta in un'abbondante quantità di strutto. Risulta una pasta spessa perché la sfoglia viene ripiegata più volte su se stessa, mentre la farcitura viene solitamente consumata con salumi e formaggi tipici della zona.
I potacchi
Si intende per potacchio un tipico procedimento di cottura. Utilizzato prevalentemente per ricette a base di carne di agnello, coniglio e pollo, ma anche per il pesce, con la coda di rospo, lo stoccafisso, le vongole e le verdure, nelle melanzane, i pomodori e le patate. La preparazione prevede la brasatura della vivanda in un condimento a base di vino bianco, olio, aglio e rosmarino.
Lo stoccafisso all'anconetana
Questo buon piatto è formato da pezzi di stoccafisso che vengono riposti in una teglia con un trito di sedano, cipolla, carota e pomodori. Poi innaffiato con abbondante olio extravergine di oliva, acqua e vino e coperto da fette di patata tagliate grossolanamente. La cottura deve essere lenta, lo stoccafisso non si deve rompere per mantenere intatto il suo impareggiabile gusto, una beatitudine per gli occhi e per l'olfatto.
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Il Fritto Misto all'Ascolana e l'oliva ascolana
Il Fritto Misto all'Ascolana è composto da un tripudio di elementi come i cremini (dadini di crema pasticcera solida), le costolette di agnello, le zucchine e i carciofi, ma soprattutto dalla conosciutissima oliva ascolana. L'oliva riempita di carne amalgamata a uova, noce moscata e parmigiano, che viene poi fritta, una piccola sfera di bontà infinita dalla fama internazionale.
Il coniglio alla porchetta
Nelle Marche si usa mettere a porchetta un po' tutto. Ma il coniglio, nello specifico, è particolarmente tipico. Un secondo molto gustoso che viene preparato differentemente, a seconda delle zone, ma tutte gradevoli e ricche di sapore. È un piatto abbastanza laborioso in quanto l'animale deve essere chirurgicamente disossato, condito con sale e pepe, e poi farcito con il suo fegato soffritto con abbondante pancetta. Successivamente viene ossequiosamente aromatizzato con finocchietto e maggiorana, dopo di che, si chiude il tutto e si cuoce in forno con olio, vino e rosmarino.
I dolci
Sono tanti e appetitosi, diamo solo un qualche esempio. Il sanguinaccio, un mix di pan grattato, scorza d'arancia, rum, cannella schiacciati nel budello del maiale e bollito per mezz'ora. I cavallucci, che sono dei piccoli dolcetti ripieni di fichi e cioccolata. I maritozzi, una pagnotta di impasto di pane dolce con uvetta, anice e uno strato di glassa. Il ciambellone che non è rotondo ma spianato, ripieno di cioccolata o crema e mandorle.
Da provare la lonza di fichi, che non è un salume ma un dolce particolarissimo e abbastanza raro che ha la forma di un insaccato. È fatto da un impasto di fichi, frutta secca e semi di anice stellato, avvolto da foglie di fico.
Il vino e il liquore
Ed ora diamo uno sguardo al vino locale, da abbinare alle ricche pietanze appena descritte. Tra i doc citiamo il celebre Verdicchio dei Castelli di Jesi e quello di Matelico, ricavati dal vitigno di Verdicchio. Il Bianco dei Colli maceratesi, asciutto e armonico; il Rosso di Piceno, dalle note floreali, di frutta e spezie. Il Rosso Conero, risalente all'epoca etrusca, nel tempo è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti. Lacrima di Morro D'Alba, dal profumo intenso e dal gusto corposo e la Vernaccia di Serrapetrona, uno spumante che spesso si accompagna ai dolci secchi e alle crostate.
Infine, se vuoi digerire, concediti un bicchierino di Mistrà , il liquore artigianale del luogo, ottenuto dalla distillazione del vino. Si presenta di colore verde perché viene aromatizzato con anice o erbe.
L'appetito viene mangiando, ma anche viaggiando. Se le tue papille gustative si sono accese, non farle attendere, prenota subito una casa vacanza nelle Marche e parti per il tuo itinerario di gusto e divertimento.
Photo credits: Agriturismo Ca Licozzo