Tra il XIX e il XX secolo – in Europa e negli Stati Uniti – si è affermato un gusto artistico e architettonico ispirato tanto al revival di antichi generi che alla cultura del Medio Oriente e dell’Asia Meridionale e Orientale. Lo stile neomoresco ha preso forma in questo contesto ed è una rivisitazione di quello che si è sviluppato tra l’XI e il XV secolo in Spagna e nel Maghreb.
L’originale stile moresco è detto così dal modo in cui erano chiamati nella Penisola Iberica gli invasori che provenivano dall’Africa del Nord – “Moros”– ed è caratterizzato da forme essenziali e fastosi decori. La bellezza e il fascino esotico di edifici come l'Alhambra di Granada e la Grande Moschea di Siviglia hanno conquistato ricchi e aristocratici al di qua e al di là dell’oceano e hanno ispirato castelli, palazzi e ville. Ma non solo.
Gli ebrei d’Europa hanno scelto lo stile neomoresco per le sinagoghe costruite dopo l’“emancipazione”, il riconoscimento della religione e dei diritti del popolo israelitico. Il grandioso Leopoldstädter Tempel di Vienna è diventato il modello di riferimento dei nuovi edifici di culto e di fatto sopravvive in essi dopo essere stato distrutto nella Notte dei Cristalli.
In Italia esistono sia sinagoghe che edifici privati che esprimono il gusto esotico che ha preso piede tra Ottocento e Novecento. Alcuni presentano uno stile puramente arabeggiante, ma più spesso sono contaminati da elementi che fanno parlare di uno stile neomoresco “predominante” all’interno di un linguaggio eclettico.
Qui trovate otto tra i più rappresentativi per compiere un viaggio in paesi lontani… senza superare i confini nazionali!