Adagiato su una collina morenica che domina l’Alta Valle d’Aosta, il Castello di Aymavilles è diverso dagli altri (tanti) manieri che costellano la regione. L’edificio risale al XIII secolo, tuttavia nel corso di quelli successivi è stato più volte rimaneggiato, fino a diventare un insolito ma elegante “patchwork” di stili.
A operare le maggiori trasformazioni è stata la famiglia Challant, che ha mantenuto ininterrottamente la proprietà del castello dal XIV al XIX secolo. In seguito, il maniero è passato più volte di mano e nel 1970 è entrato a fare parte del patrimonio della Regione Autonoma della Valle d’Aosta.
L’edificio è stato sottoposto a un lungo restauro e – dopo alcune aperture “spot” per eventi speciali – è stato definitivamente reso fruibile al pubblico a maggio 2022. Il percorso museale è un viaggio nella storia del castello e delle famiglie alle quali è appartenuto ed è completato dall’esposizione di gran parte della preziosa collezione di oggetti d’arte e manufatti storici dell’Académie Saint-Anselme d’Aoste.
Il maniero è il fiore all’occhiello di Aymavilles, ma il piccolo borgo custodisce altri due interessanti monumenti: la Chiesa di Saint Léger con l’antica cripta e il ponte-acquedotto romano nella frazione d'Aël. Non solo. L’area è un importante sito di conservazione di diverse specie di pipistrelli (che hanno trovato rifugio a lungo proprio nel castello) ed è attraversata da una fitta rete di sentieri trekking.
Se siete rimasti incuriositi e state pensando di cogliere l’occasione dell’apertura del Castello di Aymavilles per scoprire la zona, ecco alcune informazioni che possono essere utili per programmare la vostra gita!