Città di confine tra terra e mare, tra il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia, Portogruaro è sorta intorno all’Anno Mille sul corso del Lemene. All’inizio era lo scalo fluviale di Gruaro, ma le attività portuali hanno fatto da polo d’attrazione per le genti del posto e ben presto è diventata un fiorente centro abitato e un importante snodo per il commercio.
L’origine medievale di Portogruaro è testimoniata dai resti della cinta di mura e dall’impianto urbano caratterizzato dai portici dove si affacciano numerose botteghe. I diversi palazzi signorili in stile gotico e rinascimentale, invece, raccontano l’epoca di ricchezza e prosperità vissuta dalla città sotto la Repubblica di Venezia.
Proprio la “vicinanza” – non solo fisica, ma anche architettonica, culturale e sociale – alla Serenissima è valsa a Portogruaro l’appellativo di “Venezia dell’entroterra”. Ma la Pòrto dei veneti e Puart dei friulani è conosciuta anche con un altro nomignolo: la “città dei mulini”. La ragione sono due antichi impianti per la molitura dei cereali che si stagliano sul corso del Lemene nel centro dell’abitato.
I Molini di Sant’Andrea sono uno degli scorci più suggestivi di Portogruaro e un vero e proprio simbolo della città. Ma vero è che la “Venezia dell’entroterra” di simboli ne ha più di uno. Il Palazzo comunale del Trecento e il “pozzetto delle gru” sono altri due elementi profondamente rappresentativi di Portogruaro.
La città al centro dell’area della “Venezia Orientale” vanta un gran numero di edifici e monumenti di grande valore e bellezza, ma anche gli immediati dintorni non sono da meno. A poca distanza sorgono la millenaria Abbazia di Summaga e l’abitato di Concordia Sagittaria. Il piccolo centro si è sviluppato da un’antica colonia romana – Iulia Concordia – e custodisce una straordinaria area archeologica.
Se vi capita di passare dalle parti di Portogruaro o state progettando una gita alla scoperta della città, qui trovate alcune curiosità da conoscere e una selezione di luoghi da non perdere.