La tradizione della Via Crucis è sicurametne una delle feste più caratteristiche e in italia alcune di queste feste vengono indicate come patrimonio tradizionale italiano. L’impatto che ha poi sulla comunità è veramente alto e tra queste ormai la Passione del Venerdì Santo viene visto come un evento, idea vacanza per scoprire riti e rituali di una determinata zona.
Da nord a sud questi riti vengono replicati ogni anno secondo indicazioni ben precise e coinvolgendo tutte le città in cui la festa di matrice religiosa viene effettuata.
La tradizione della Via Crucis nel Nord Italia
In Piemonte a Romagnano Sesia in provincia di Novara il Giovedì e il Venerdì Santo (solo negli anni dispari) si mette in scena la Passione di Cristo con veri e propri quadri viventi che attraversano il paese: uno spettacolo all’aperto che vede partecipe tutta la cittadina. A Vercelli invece la Processione delle macchine nata nel 1833 presenta otto gruppi scultorei trasportati a spalla che vengono portati fino al centro storico.
In Lombardia a Mantova il Venerdì Santo è il giorno dei Sacri Vasi. Questi vasi contengono la reliquia del Preziosissimo Sangue e vengono esposti nella Basilica di Sant’Andrea. Inoltre durante la processione vengono portati per la via della città.
In Liguria nel piccolo borgo di Ceriana in provincia di Imperia viene allestito un sepolcro dove vengono esposte statue lignee a grandezza naturale, in sottofondo un suono lugubre e intenso che viene da corni di corteccia.
In Emilia Romagna segnaliamo la Via Crucis di Frassinoro in provincia di Modena, la manifestazione più importante della regione dove gli abitanti del borgo diventano quadri viventi e ripercorrono la Passione di Cristo rendendo la città suggestiva. Una tradizione che riale ai tempi della Controriforma. Unico problema: la Via Crucis a Frassinoro si tiene solo ogni tre anni e la prossima è per il 2018.
La tradizione della Via Crucis nel Centro Italia
Nelle Marche bisogna andare a Cantiano in provincia di Pesaro Urbino per ammirare una Via Crucis tipica dove la folla che si traveste da romani ed ebraici si sposta lungo le strade del paese ripercorrendo i momenti topici della Processione quale l’ultima cena, il processo, la flagellazione, l’ascesa al Calvario di notte.
In Umbria sicuramente suggestiva la Via Crucis di Assisi dove si celebra il rito della Deposizione del Crocefisso e l’incontro con la Madonna Addolorata.
Nel Lazio, oltre alla classica Via Crucis in cui il Papa è protagonista a Roma, da segnalare la città di Orte in provincia di Viterbo. Qui le confraternite sfilano di sera recando croci e simboli della Passione mentre al loro seguito troverete penitenti scalzi che portano catene alle caviglie. Oltre a loro presenti dietro la bara del Cristo morto le piangenti, le Marie nerovestite e la staua dell’Addorlorata.
In Abruzzo invece la più antica Via Crucis d’Italia, in particolare siamo a Chieti dove partecipano centinaia di figuranti e 13 congregazioni di fedeli. Suonatori, Cantori e una processione con incappucciati rendono la città magica e quasi sospesa nel tempo. Gli ottocenteschi gruppi scultorei della Passione sono portatori che si tramandono di generazione in generazione.
La tradizione della Via Crucis nel Sud Italia
Al Sud Italia la tradizione è anche molto sentita, ad Isernia in Molise ad esempio i penitenti incappucciati sono protagonisti di una precessione e con il capo cinto da corone di spine attraversano le vie della città. Le pesanti croci e statue vengono trasportate da tantissimi fedeli, che a volte superano il numero di 100 persone.
A Calitri, in provincia di Avellino, la procession del Venerdì Santo, detta dei misteri. I membri dell’arciconfraternità dell’Immacolata Concezione sono vestiti di bianco con un capo incappucciato e una corona di spina. Portano con sé a spalla una croce fino alla colline del Calvario. Le origini di questo rito risalgono alla alla prima crociata.
In Puglia indimenticabile e particolare la Via Crucis che interessa la città di Taranto: tre processioni lente e suggestive. La prima detta Perdùne presenta pellegrini con la testa coperta da un lungo cappuccio bianco sormontato da un cappello nero che sfilano a piedi nudi dal pomeriggio del Giovedì fino a tarda notte. La seconda processione quella dell’Addolorata dove il Troccolante che suona appunto la troccola una tavola di legno con denti di ferro dà il ritmo a una processione che interessa la città per 10 ore e 4 lunghi chilometri. L’ultima processione è quella dei Misteri dove i gruppi statuari e il simulacro del Cristo morto seguono la processione fino all’alba del Sabato Santo. In totale sono 40 ore di processione suggestiva e particolare. Da non perdere.
Centinaia di figuranti in costume si riuniscono per la passione di Barile in provincia di Potenza in Basilicata. Oltre a loro personaggi pagani come una zingara, che secondo la tradizione fornì i chiodi da mettere ai piedi di Gesù Cristo e il Moro un personaggio che veste collane appariscenti.
In Calabria la Settimana Santa di Nocera Terinese in Provincia di Catanzaro raggiunge il suo culmine il sabato con i flagellanti o vattienti in corteo, figure che si battono a sangue le cosce e i polpacci in momenti intensi e di grande potenza scenica. Ma già dalla domenica delle Palme nel paese una serie di rituali si alternano tra la benedizione delle palme e l’uscita della Statua dell’Addolorata chiamata “Caccianu a Madonna”.
In Sicilia segnaliamo i Misteri: venti sculture che rappresentano gli episodi dell a Passione e che sfilano dal Venerdì fino all’alba del Sabato Santo. Venti bande musicali si alternano con donne vestite di nero, incappucciati e ragazzi in costume con i ceri accessi. Sempre in Sicilia vi segnaliamo una Via Crucis inserita tra le
Infine in Sardegna a Iglesias tra la notte del Venerdì e Sabato santo un corteo funebre abbastanza pomposo di derivazione spagnola e barocca prende possesso delle vie cittadine.
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