Vicenza è una città perfetta per trascorrere un weekend. E allora noi vogliamo guidarti per scoprire cosa vedere a Vicenza in due giorni.
Città grande, certo, ma a misura d'uomo, estremamente piacevole da attraversare a piedi. La veste elegante dei suoi edifici fa da degno sfondo mentre si passeggia fra le sue strade, ricche di negozi, luci e vitalità, che la rendono una meta rilassante, nonché adatta anche a chi ricerca un po' di romanticismo.
E la primavera si mantiene uno dei periodi migliori per poterla ammirare, quando la campagna veneta che la circonda si risveglia dopo il freddo inverno, e il clima non è più eccessivamente rigido. Partiamo allora alla scoperta della città del Palladio, per una piacevolissima gita di fine settimana.
Vicenza e il Palladio: un legame inscindibile
La Basilica Palladiana
Arrivati a Vicenza, non si può che iniziare da una visita alla Basilica Palladiana. Perché, si sa, Vicenza è il luogo dove l'architetto veneto ha contribuito in gran parte con i suoi progetti più significativi.
Questo edificio non è tuttavia una basilica, nonostante il nome, bensì il Palazzo della Ragione. Splendido trovarsi nella piazza dei Signori, vero centro nevralgico cittadino, che regala l'ampia veduta sui marmi e la copertura bombata della Basilica, nonché sulla Torre Bissara, che svetta appena dietro.
Lasciati il tempo di ammirare la loggia del Capitaniato, altra espressione della Vicenza palladiana, e goditi poi una passeggiata sotto i portici, fra i negozi e le antiche insegne, testimoni della fu presenza di vecchie botteghe artigiane. Qui puoi trovare anche i ristoranti tipici, che si affacciano nella piazza.
Corso Palladio
A questo punto, puoi dirigerti verso il corso principale della città. Neanche a dirlo: Corso Palladio.
È qui che si trovano alcuni degli edifici più eleganti e rappresentativi dell'architettura vicentina, come Palazzo Trissino-Baston e Palazzo Chiericati, così come i principali centri dello shopping del centro.
Qua puoi rilassarti un attimo, a metà mattinata, godendoti un piccolo break in uno dei tanti bar e caffetterie che puntellano il corso. Il tempo per rifocillarsi prima di percorrerlo tutto, in direzione delle rive del Bacchiglione, per raggiungere un altro simbolo cittadino, ovvero il Teatro Olimpico.
Stupefacente la prospettiva che il Palladio ha saputo dare a questo piccolo teatro, ampliato grazie ad una sapiente giustapposizione di elementi geometrici che ne danno un senso di profondità illusorio, ed estremamente avvolgente nella scenografia che ne contraddistingue il palcoscenico così come la platea.
Assaggiare la cucina tipica vicentina
Finite le prime visite, prenditi del tempo per un pranzo alla scoperta dei prodotti tipici, in uno dei ristoranti e trattorie cittadine che li propongono. No, a Vicenza non mangerete gatti, ma ottimi primi piatti con legumi o verdure e pasta fatta in casa, formaggi del territorio come l'Asiago.
E secondi piatti a base di pesce, come il baccalà alla vicentina, ma anche la trota dell'Astico, e carni particolari, come i conigli, l'anatra ed il colombo, cucinate in modo particolare. Anche quello a tavola è un tour cittadino, quasi come sfogliare un libro sulla storia di Vicenza, la sua cultura e le sue tradizioni.
Un giro per i musei
Con la pancia piena e le gambe riposate, puoi rigettarti ora nel cuore della città, e passare un rilassante ed arricchente pomeriggio ad ammirare le esposizioni all'interno dei Musei civici.
Fra i più interessanti e apprezzati troviamo quello di Palazzo Chiericati, già splendido edificio palladiano che ospita al suo interno opere del Veneziano, del Tintoretto e del Veronese, in una vivace collezione permanente della sua pinacoteca.
Ma anche le Gallerie di Palazzo Leone Montanari, che nei suoi mirabili spazi interni conserva opere permanenti e mostre itineranti, facendone uno dei riferimenti culturali degli abitanti vicentini. Altrimenti, se il tuo primo giorno è un sabato, ti conviene approfittarne e partire per una visita appena fuori città, verso la villa palladiana nota come 'La Rotonda' (leggi più in basso).
Raccolta una manciata della vastissima offerta vicentina, può arrivare il tempo di riposarsi, farsi magari una passeggiata lungo fiume e godersi un aperitivo in vista di una cena tradizionale in uno dei tanti ritrovi del centro storico.
Secondo giorno: per le Ville Palladiane
Per questa seconda giornata, ti vogliamo mandare fuori città, per alcune tappe d'obbligo di un weekend a Vicenza. Niente di troppo impegnativo, se hai la macchina, ed una possibilità anche di respirare un po' di aria di campagna veneta, oltre che residenze uniche al mondo.
Ovviamente, ti portiamo verso le ville del Palladio, che puoi selezionare anche in virtù di dove dovrai andare per tornare a casa. La prima delle tappe, più o meno indipendente dalla disponibilità di tempo, è quella che ti porterà a 'La Rotonda', appena fuori città, andando verso sud, costeggiando il Bacchiglione.
Palladio la costruì intorno ala 1570 per il monsignor Paolo Almerico, seguendo uno schema identico che le dona una simmetria perfetta, facilmente ammirabile vista la sua collocazione su un lieve dosso.
Gli interni, usati per convention e congressi, si possono visitare il mercoledì e il sabato, solitamente da metà marzo a metà novembre. Quindi, puoi inserirla per una scappatella pomeridiana il primo giorno, se è un sabato, o accontentarti di uno sguardo da lontano sulle comunque affascinanti facciate.
Una gita fuori Vicenza
Villa Pisani
Un po' più lontano sono la Villa Godi Malinverni, a Lugo di Vicenza, verso nord, e Villa Pisani, a Lunego, verso sud, entrambe a poco più di mezz'ora di macchina.
La seconda, Villa Pisani, è una delle prime ad opera del Palladio, non completamente ultimata, ma comunque meritevole di una visita, se magari viene di strada per un ritorno a casa. Le sue architetture esterne e l'affrescato salone centrale si possono visitare durante tutto l'anno, previa prenotazione.
Villa Godi Malinverni
Villa Godi Malinverni è sicuramente più completa e, probabilmente, più affascinante. Fu costruita nel 1542, e le sue nove sale visitabili sono affrescate con tipici cicli della pittura cinquecentesca, compresi quelli dell'atrio, ad opera del Padovano. Caratteristica di questo luogo, oltre gli spazi interni, anche il Parco della villa, un giardino all'italiana con piante secolari, 1300 metri di viali, statue, fontane e un laghetto con i cigni.
Preparati a scoprire anche tu le bellezze rinomate e nascoste di Vicenza, splendida e nobile città, oltre che meta perfetta per un ricco fine settimana. Prenota la tua casa vacanza, e, se ti va, condividi con noi qualche foto della tua esperienza, usando con l'hashtag #vadoinFeries.
Photo credits: pedro nuno caetano / Ked87